martedì, novembre 09, 2010

Veggenza e visione elettromagnetica





Nel corso delle antiche iniziazioni, l'adepto, dopo aver creato nel corpo astrale gli organi adatti per la visione spirituale, era condotto dallo ierofante in una dimensione simile alla morte nella quale il suo corpo eterico era allontanato dal complesso fisico-eterico.
Il corpo fisico-eterico, che poteva mantenere in vita la struttura fisica per non più di tre giorni, era in una condizione tale di cui si poteva dire che l'adepto era morto. Ma era solo un'apparenza.
Per tre giorni dunque il corpo eterico, libero in massima parte dai legami con il corpo fisico-eterico, era irradiato dagli organi astrali dell'iniziando, precedentemente elaborati con la meditazione e gli esercizi spirituali. Durante la "morte iniziatica" gli organi astrali producevano un'impronta nel corpo eterico ed al risveglio l'iniziando era in grado di ricordare quanto aveva percepito nel mondo spirituale e continuare a percepirlo come manifestazione astrale–eterica.

Un processo d'iniziazione simile a questo non avviene più: l'ultimo risale all'iniziazione di Lazzaro con il Cristo ierofante.


La visione elettromagnetica
Durante la cosiddetta morte clinica, può verificarsi uno stato di coscienza analogo a quello dell'antica iniziazione con effetti che possono sembrare simili a quelli di allora ma in genere non lo sono.
Il corpo fisico è compenetrato da quello eterico (fig.1) ma una parte di quest'ultimo "deborda" in modo che si ha un corpo fisico-eterico ed un corpo eterico. Tra i due si manifesta lo spazio elettromagnetico quantico.(1)
La morte (fig.2) compare quando tutto corpo eterico abbandona quello fisico.
Durante il sonno (fig.3) il corpo astrale e l'organimo dell'Io si distaccano dal corpo eterico,che resta con quello fisico-eterico ma privato della coscienza di veglia.
Nella morte clinica (fig.4) il corpo fisico-eterico è privato della parte debordante di quello eterico ed il fisico-eterico continua a vivere ed a mantenere i fenomeni vitali, sebbene con un'intensità talmente ridotta che è molto difficile comprendere se si tratti di una vera morte. Ma una cosa è certa: se si tratta di morte clinica, il corpo fisico, per quanto sia difficile metterlo in evidenza, non è morto; se è veramente morto non può resuscitare.
La condizione di coma (fig.5) è un sonno prolungato dal quale è impossibile uscire per la presenza di uno "smog elettromagnetico" che impedisce al corpo astrale ed all'organismo dell'Io di ricongiungersi con il corpo eterico.
Durante la morte clinica il corpo fisico-eterico è irradiato da tutte le frequenze elettromagnetiche presenti nel cosmo e ciascuna delle frequenze del corpo, accresce la sua ampiezza d'onda e si amplifica la sua naturale attitudine di trasduttore elettromagnetico.

L'entità umana
Fig. 1 - L'ENTITA' UMANA

Di conseguenza, si amplifica anche la capacità di vibrare e di risonare dello spazio elettromagnetico quantico poiché entra in risonanza con quelle frequenze che normalmente restano al disotto della percezione durante la veglia.

La morte
Fig. 2 – MORTE

Questa circostanza consente al "tornato in vita" di percepire la controimmagine elettromagnetica degli archetipi soprasensibili, non soltanto i propri, ma anche quelli del cosmo intero corrispondenti a quelli attivi, nel suo spazio elettromagnetico quantico, nel qui ed ora.

Il sonno
Fig.3 - SONNO

Morte clinica
Fig. 4 – MORTE CLINICA

Il coma
Fig. 5 - COMA
La visione elettromagnetica del "tornato in vita"" ha di solito inizio con un tunnel di luce, che origina dallo spazio elettromagnetico quantico e si estende fino al corpo eterico.
Tutte le immagini visionarie, che si manifestano in questa condizione, provengono dagli spazi elettromagnetici quantici presenti nel cosmo intero e appartengono alle energie unite con la materia fisica. Questo fatto esclude la visione degli archetipi spirituali, che si osservano invece con la veggenza soprasensibile com'era quella delle antiche iniziazioni.
L'esclusione del mondo spirituale da questa visione non consente al "tornato in vita" di percepire la natura e la presenza dell'Io, che è di sostanza spirituale e quindi la conoscenza, che si configura nella sua coscienza al risveglio, sarà priva della cognizione dell'Io operante spiritualmente nella manifestazione cosmica. Senza l'Io il suo pensiero, legato alla terra ed alla dimensione temporo-spaziale, lo induce al riconoscimento della volontà incomprensibile ed autopoietica del Tao.(fig.6)
Dopo il risveglio, il "tornato in vita" può conservare, per il resto della sua vita terrena, o per un periodo più o meno lungo di questa, la facoltà di percepire l'aura elettromagnetica ed i fenomeni della stessa natura (scrittura automatica, chiarudienza, immagini medianiche e simili) e di far risuonare in maniera più o meno intensa l'energia elettromagnetica, presente nello spazio elettromagnetico quantico degli esseri viventi e nelle manifestazioni autopoietiche della vita.
La morte clinica non ha nulla a che vedere con gli effetti visionari dell'antica iniziazione perché la parte del corpo eterico, che si libera dai legami con il fisico-eterico, non riceve l'impronta degli organi astrali se non sono stati precedentemente elaborati, come faceva l'antico adepto con la massima intenzione del suo Io. Inoltre il "tornato in vita" è, quasi sempre, un individuo che mai, prima di quell'evento, ha preso in seria considerazione la realtà soprasensibile. Un tale soggetto pertanto non riceve una manifestazione del mondo spirituale e la visione elettromagnetica dell'accaduto potrà o meno indurlo in una ricerca conoscitiva successiva che attrae la sua coscienza, per i motivi appena esposti, in una grandiosa concezione fisico-cosmica dell'energia presente panteisticamente in ogni cosa come realtà soprasensibile (fig.6).
L'accrescimento energetico del "tornato in vita", se non si esaurisce nel corso del tempo può raggiungere un'intensità simile a quella dello sciamano.
Per conoscere ed operare, dentro un'incarnazione terrena, come individuo provvisto di un Io, l'essere umano deve unire nella sua coscienza percezione e pensiero. Senza una di queste due parti non può esservi né conoscenza né autocoscienza secondo l'umano terrestre.
Lo sciamano ha una percezione elettromagnetica di grado elevato perché percepisce con la vastissima gamma di vibrazioni attive nel suo spazio elettromagnetico quantico. Operando attraverso il mondo della visione elettromagnetica lo sciamano non sceglie in base ad una conoscenza degli archetipi, ma secondo la sua vibrazione, senza ritenere di conoscere il perché degli accadimenti che sperimenta o di quelli da lui stesso provocati con l'intervento di un suo impulso energetico inconscio. Nella sua coscienza sono assenti gli archetipi originari, quelli che coesistono nella materia e nel pensiero, e l'unica forma di conoscenza operante, tramite la magia od il rito, è il confronto sensibile tra il sé energetico corporeo e l'esterno energetico.
La visione elettromagnetica è in sostanza una percezione senza il pensiero centrato sull'Io. Al suo posto subentra la forza inconscia dei processi cognitivi dei sistemi viventi indicati dagli archetipi eterici che, nell'ambito dello spazio elettromagnetico quantico di tutto il cosmo visibile, sembrano dirigere autonomamente lo schema e la struttura della realtà manifesta.
La veggenza soprasensibile
La veggenza spirituale presente nel nostro tempo deriva, se il karma lo consente, da un consapevole proposito interiore dell'Io, diretto sul corpo astrale, che ricorda quello dell'antica iniziazione ma senza l'intervento dello ierofante.
Esiste una veggenza immaginativa, mediante la quale le immagini spirituali si affollano nella coscienza, secondo la loro natura archetipica. E' il primo stadio della conoscenza del mondo spirituale.
Vi è poi una veggenza ispirativa mediante la quale le immagini parlano di sé stesse, rivelando la loro natura archetipica interiore .
Infine c'è la veggenza intuitiva, che consente l'immersione dell'Io dentro gli archetipi e la conoscenza della loro intima essenza in relazione con l'insieme degli archetipi. Nella veggenza intuitiva si rivelano essenza, forma e funzione, pricipio e fine, evoluzione e trasformazione. In essa si fondono dunque pensiero e percezione e si ha la conoscenza scientifica del mondo spirituale.(2)
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Fig. 6 - METAMORFOSI DELL'ENERGIA E COSCIENZA DELL'IO
Questa conoscenza è in funzione dell'Io, ovvero l'Io diviene il centro stesso della conoscenza e fonte di libertà, nel pensare, nel sentire e nel volere. L'Io sperimenta consapevolmente la sua vera individualità all'interno di un tutto cosmico.
Per l'evoluzione della coscienza umana è importante conoscere e distinguere queste due forme di visione tra le quali è posto l'Io come l'ago di una bilancia.
La visione elettromagnetica permette di conoscere nel corpo fisico-eterico quanto riguarda essenzialmente la matrice eterica ancestrale (3), che è la matrice fisica-eterica della discendenza ereditaria, soprattutto quella dei genitori, e riguarda solo in minima parte ciò che, dentro la sostanza, dipende dall'attività del corpo eterico individuale.
Questo fatto spiega le caratteristiche di tale visione che si estende fino alla percezione cosmica dell'evoluzione della materia. Ciò conduce ad una matrice umana comune per tutta l'umanità, ovvero alla visione dell'opera della Divinità, Padre o Madre, del Nirvana, del Tao.
Si tratta di una visione in cui l'Io non appare e del quale si perde anche la coscienza in quanto mostra unicamente il cammino evolutivo della materia cosmica realizzato dalla saggezza divina.
Di conseguenza il corpo fisico-eterico è percepito come saggezza cosmica, in quanto è ovviamente compenetrato della saggezza cosmica, che tutto crea e muove e nel quale l'Io di tanto in tanto ha preso dimora collaborando evolutivamente in rapporto al suo grado di moralità. Quanto più elevata è questa moralità, tanto più un essere umano, secondo questa visione, è ritenuto un Avatar.
La presenza spirituale del Cristo risorto non appare nella visione elettromagnetica, perché la sostanza del Suo corpo fisico-eterico, resuscitata transustanziata dopo la morte, non appartiene alla matrice dell'uomo cosmico.(4)
Con la visione elettromagnetica si risveglia una memoria spazio-temporale delle "gesta divine", dell'opera degli Dei dalla quale si ritiene escluso l'Io, a meno che non sia quello di un Avatar, anche perché tale opera è stato compiuta soprattutto dalla volontà di Entità superiori all'Io umano. L'Io è stato ed è ancora la parte meno progredita dell'essere umano.
Nella coscienza del visionario elettromagnetico non affiora l'Io individualmente operante ma la divinità che compenetra il cosmo e tutto quello che ne deriva, come concezione filosofica od esoterica, si fonda su questa coscienza. (fig.6)
In definitiva si trovano le azioni divine ma nulla si può sapere delle intenzioni evolutive che sono rivelate soltanto dalla veggenza spirituale. E' come se, aprendo la cassa di un orologio, si potesse percorrere a ritroso l'attività dell'inventore, ma alla fine non si riescisse a capire a che cosa serva un orologio.
Il principio dell'indeterminatezza e l'ipotesi del bootstrap sono una prova tangibile di quanto siano lontane, dalla conoscenza umana, le intenzioni divine mentre se ne risconoscono gli atti nella loro manifesta e meravigliosa complessità.
Dal riconoscimento di questi atti non emerge nulla dell'Io individuale, che rimane sommerso dalla preponderanza delle gesta divine e pertanto s'impone, nella coscienza umana visionaria la grandezza del macrocosmo e del suo riflesso olografico nel microcosmo.
Anche il microcosmo, percepito dalla visione elettromagnetica, non può rivelare altro che il passato, le proprie origini cosmiche, alle quali l'Io non ha ancora preso parte integrante, fin dentro la sostanza fisic,a come avverrà mediante la transustanziazione (5).
Durante l'incarnazione fisica, l'Io vive dentro il suo fantom corruttibile e mortale. Il fantom non sopravvive alla morte ed è per questo che non appare nella visione elettromagnetica, che per questo sollecita la coscienza umana ad abbandonare teleologicamente l'Io con il suo fantom e ad accettare soltanto la realtà cosmica riflessa dal corpo fisico-eterico.
L'unico fino ad oggi che sia stato incarnato in un corpo terreno, in presenza di tutti gli effetti ancestrali dell'evoluzione umana, per strappare il fantom alla corruzione della morte del corpo fisico-eterico, è il Cristo. Egli ha il potere di transustanziare cosmicamente la sostanza prodotta dal Padre concedendo all'individuo, all'Io, la possibilità di diventare il principale conduttore dell'evoluzione della propria sostanza fisica dentro la nuova matrice cristica, individuale ed universale. Ma tutto ciò non è visibile con la visione elettromagnetica; tanto che la dimensione cosmica del Cristo è ridotta razionalmente a quella di un Avatar.
Per riconoscere l'Entità del Cristo occorre la veggenza spirituale individuale, perché è suscitata dall'Io cosciente ed è attiva nella dimensione astrale-eterica dell'individuo e dell'universo.
Con la visione elettromagnetica si può seguire il cammino formativo del corpo fisico- eterico fino alle cellule embrionarie e da qui il cammino prende la via del passato comune a tutti gli uomini fino alla rappresentazione cosmica di cui ho detto finora. Questa visione non può incontrare il corpo eterico individuale, né quello proprio del visionario né quello altrui. La visione spirituale, che appare invece nella dimensione astrale-eterica, dove è scritta la cronaca dell'akasha (6), penetra nel mondo spirituale delle intenzioni divine e non soltanto nelle opere divine.
La visione elettromagnetica non consente d'identificare un corpo eterico individuale, né un corpo astrale individuale, né tanto meno un Io. Questa conoscenza è invece propria della veggenza spirituale.
La visione elettromagnetica non mostra un corpo eterico individuale bensì un corpo fisico-eterico appartenente a quello cosmico, né mostra un corpo astrale individuale bensì gli effetti del corpo astrale e degli archetipi della stessa sostanza, senza la manifestazione delle intenzioni archetipiche corrispondenti a quegli effetti.
Nella visione elettromagnetica, il chakra rappresenta la matrice fisico-eterica ancestrale. E' quindi "grossolana" e "riconoscibile" attraverso forme simili a quelle visibili nel mondo fisico come composizioni di figure geometriche. (fig.7)
Nelle immagini della veggenza il chakra riceve forma e movimento dalle forze del corpo eterico individuale e da quello del corpo astrale individuale; contiene quasi nulla della visione elettromagnetica. Appare quindi come un'immagine multicolorata (6) di piani complessi etremamente mobili e non riconducibili ad alcuna di quelle visibili nel piano fisico. (fig.8). Non fa pensare né a spirali né a coni ed estendendo la visione attraverso di essa, come attraverso ad una porta, si penetra in un mondo di processi in costante mutamento che si estendono agli estremi limiti del cosmico eterico e del cosmico astrale.
Visione elettromagnetica del chakra
Fig. 7 - VISIONE ELETTROMAGNETICA DEL CHAKRA

Visione soprasensibile del chakra
Fig. 8 - VISIONE SOPRASENSIBILE DEL CHAKRA
Mentre la visione elettromagnetica svela la storia del mondo fisico e delle sue implicazioni con la sostanza eterica cosmica e la sostanza astrale cosmica, quella della veggenza spirituale svela la storia del corpo eterico, del corpo astrale, dell'Io e delle loro origini lungo la linea delle trascorse incarnazioni della Terra a partire da Saturno.
L'antroposofia nasce da questa veggenza.
La visione elettromagnetica dello sciamano origina dal suo corpo fisico-eterico e dal suo spazio elettromagnetico quantico, mediante i quali sperimenta tutto ciò che nell'uomo e nel cosmo è della stessa natura delle sue frequenze elettromagnetiche. Da questa visione non nasce l'antroposofia ma la cosmosofia, la teosofia, l'esoterismo del microcosmo e del macrocosmo.
Al termine di un viaggio conoscitivo, che prescinda dai corpi sottili e dall'Io cosciente, non s'incontra lo Spirito operante ma una rappresentazione fenomenica del Tao, mentre la veggenza spirituale rivela le intenzioni creatrici che hanno origine con la meditazione di Chi ha posto, all'inizio dell'Universo, il Tao.
Con la visione elettromagnetica un organo si presenta atomizzato nelle singole frequenze elettromagnetiche portate dalle particelle-onda, che oscillano tra materia ed antimateria come avviene nel corso di reazioni nucleari. L'apparente indeterminatezza dei fenomeni rivela, dentro lo spazio elettromagnetico quantico, le manifestazioni frammentarie dell'energia, a metà tra il fisico-eterico e l'eterico. Le immagini sono frammentate, come pezzi di un puzzle in continua composizione e scomposizione di forme, dove ogni pezzo prende parte ora ad una forma ora ad un'altra che necessiti dello stesso pezzo per un tempo più o meno breve per poi sparire dalla dimensione spaziale del piano complesso.
E' come se si presentassero le vorticose immagini di molteplici superfici dell'organo, che si sostituiscono molto rapidamente l'una all'altra e che solo il loro arresto potrebbe consentire di riconoscerne la forma indicata dall'archetipo eterico.
Dalla riunione mnemonica dell'insieme di queste superfici sorge una composizione frattalica, alla cui base vi è la forma cosmica archetipica dell'organo che unisce la Terra al Cielo.
Lo sciamano può cogliere quella forma archetipica frattalica, la cui vibrazione fondamentale è identica a tutti i multipli di essa ed è informata della rete di tutte le superfici frattaliche corrispondenti. E' sufficiente coglierne quell'unica vibrazione per sentire quella dell'intero organo.
In tal modo, una frequenza-vibrazione può essere definita sana o malata solo confrontandola con la frequenza-vibrazione corispondente dello sciamano; ma tutto il processo di malattia e di guarigione rimane sostanzialmente occultato. Può soltanto essere rimesso alla saggezza cosmica od alle leggi karmiche. Per questo lo sciamano è irresponsabile rispetto a ciò che opera; esso osserva soltanto ciò che avviene e si fa tramite di una volontà che lo trascende.
Con la veggenza spirituale è possibile conoscere come un organo sia coinvolto processualmente con l'energia della Terra, dei Pianeti e delle Costellazioni fino a raggiungere le stesse Entità spirituali che sono alla sua origine. Questa conoscenza non conduce soltanto alla contemplazione dell'Opera del Padre, ma anche all'impulso del Figlio-Cristo ed al senso della Sua incarnazione terrena, avvenuta per sostenere l'Io umano e confermarlo nella responsabilità terrena delle sue scelte evolutive.
Fonte:Esonet

CARTOGRAFIA DELLA MENTE UMANA SECONDO GROF di Stanislav Grof


L'universo è un mistero di cui si esperienza, non un enigma da risolvere
Regni dell'inconscio Umano, Apertura su nuove dimensioni della coscienza
I dimensione delle matrici Perinatali (sistemi COEX)
Ciascuna costellazione COEX sembra essersi sovrapposta e ancorata a uno specifico aspetto dell'esperienza della nascita. Esiste una costante azione reciproca fra i sistemi COEX del nostro mondo interiore e gli accadimenti esterni: questi ultimi possono attivare dentro di noi le corrispondenti costellazioni COEX; viceversa, i sistemi COEX aiutano a modellare le nostre percezioni del mondo e le azioni... queste quindi possono funzionare come copioni complessi attraverso cui ri-creiamo, nel mondo esterno, i temi di base dei nostri personali sistemi COEX.
1. MPB I, L'unità e l'universo amniotico; Estasi Oceanica o Apollinea (simbolismo relativo...)
- Caratteristiche biologiche e psicologiche della MPB I
- Lo stato di estasi e di unità cosmica
- i tormenti del grembo cattivo
- (punto di) passaggio al territorio transpersonale
- dove si fondono le esperienze della vita adulta e di quella perinatale
- ha inizio una nuova fase.
2. MPB II, L'espulsione dal Paradiso (simbolismo relativo...)
- l'utero che inghiotte
- ingabbiato in un mondo ostile (avvenimento apocalittico che distrugge la pace oceanica e cosmica del feto, tramutandola in una trappola angosciante e nella sensazione di essere sopraffatto da forze esterne sconosciute. Il mondo può apparire disumanizzato, grottesco, artificiale con robot e automi).
- dove inizio e fine convergono (la verità esistenziale che si acquista rivivendo tale matrice è: tu sei polvere e in polvere ritornerai).
- Emozioni individuali e riflessi culturali della MPB II (legami con filosofia esistenzialista)
- Metafore e intuizioni spirituali legate alla MPB II (le rappr. dell'inferno Cristiano, Musulmanno e buddhista, quello di Dante è una drammatica descrizione della II matrice, Sisifo, Giobbe)
- Espressioni artistiche della seconda matrice (Divina Commedia di Dante, resoconto di un viaggio di trasformazione e di apertura spirituale, Kafka, Dostoevskij, Zola, l'ebreo errante Ahasvero, Ecce Homo di Nietzsche, via Crucis e crocifissione di Cristo, dipinti di Hieronymus Bosch, Francisco Goya con i suoi orrori della guerra, surrealismo di Hansruedi Giger e i suoi disegni per Alien.
- La MPB II e il ruolo di vittima nella vita quotidiana.
- Passaggio dall'inferno al purgatorio.
3. MPB III, Lotta fra morte e rinascita, Estasi Vulcanica o Dionisiaca (simbolismo relativo...)
- Inizia il passaggio rischioso (la cervice dell'utero, adesso è aperta e permette al feto di avanzare nel canale vaginale, ora c'è un senso di speranza che la lotta avrà fine).
- Esperienza di nascita e sessualità.
- La dimensione titanica della terza Matrice (cinque categorie simboliche: titanica, aggressiva e sadomasochistica, sessuale, demoniaca, scatologica).
- Le radici perinatali della violenza.
- Agonia ed estasi nella nascita (estasi vulcanica con tensione esplosiva con elementi di aggressività e autodistruzione, essa può essere raggiunta nella Danza del sole degli Amerindi del nord America, nelle danze selvagge frastornanti dei popoli primitivi e nei concerti Rock. Unione tra sesso e trascendenza, identificazione con prostituzione sacra, Dioniso, morte e sessualità, torture e estasi sessuali).
- Incontri con il grottesco, il satanico e lo scatologico (Giovedi grasso del carnevale per la connessione con l'archetipo della rinascita, la lotta vissuta nel canale vaginale può associarsi a visioni che ricordano riti delle messe nere, Sabba delle streghe. Il transito nel canale vaginale implica dolore intenso, incontro con sangue, escrementi, eccitamento e desiderio sessuale, tutto ciò porta il bimbo vicino alla morte, ma contiene anche la promessa della liberazione e della trascendenza, idea del servire il Dio oscuro).
- Temi psicologici e spirituali (titanismo del confronto tra forze del bene e del male, Kali, Shiva, satana, Marte, Coatlicue, mito della Fenice).
- La MPB III e l'arte (Amleto, Wagner con il crepuscolo degli dei).
- Il legame con le esperienze postnatale. Le esperienze della MPB III sono accompagnate da manifestazioni speciche nelle zone erogene Freudiane.
- Fine della lotta.
4. MPB IV, esperienza di morte e rinascita (esperienze iniziatica dello sciamano) (simbolismo...)
- Realtà biologiche (quando il viaggio all'interno del corpo della madre giunge alla fine).
- La morte, la rinascita e il concetto di Io (forma del passaggio da morte a rinascita, morte dell'Io, tale esperienza segna il passaggio tra la terza e la quarta matrice, è spesso catastrofica, l'intero mondo sembra collassare poiché si perde ogni punto di riferimento significativo con la vita: realizzazioni personali, affetti, sostegni sociali, speranze, sogni, tutto appare privo di valore, la strada che conduce alla libertà dallo sconforto e dal sentirsi privi di aiuto passa attraverso la resa: l'unica cosa importante contro cui l'Io, invece, combatte! l'esperienza di un totale abbandono è il necessario prerequisito per connetterci con la sorgente transpersonale).
- La mitologia di morte e rinascita (la morte dell'Io può essere sperimentata come se si venisse sacrificati alla terribile dea Indiana Kali, oppure con un neonato che venga buttato nelle fauci fiammeggianti del Dio Moloch citato nella Bibbia. La rinascita può essere sperimentata come unione con divinità specifiche quali Osiride, Adone, Dioniso, La Fenice, Cristo, tale nuova beatitudine è chiamata estasi Prometeica).
- Celebrare il mistero del viaggio (sentimenti di trionfo: San Giorgio che uccide il drago, Teseo che sconfigge il Minotauro, l'illusione del sé individuale (Jiva) svanisce e l'individuo sperimenta la gioia della fusione dell'atman con il brahman; fusione con ogni cosa, apprezzamento per la vita semplice e la bellezza naturale diventa forte. La morte dell'Io e la rinascita ci libera da quella posizione paranoica di difesa nei confronti del mondo. E' come se perdessimo le lenti distorcenti sulla percezioni di noi stessi e il mondo.
- Dove il presente si congiunge con il passato (complicazioni con la nascita sono in correlazione con i frequenti problemi specifici che costellano i progetti futuri dell'individuo, quali che siano.
- Altri mondi, altre realtà.
II Dimensione Transpersonale (Regione della mente al di là dell'ambito Biografico e Perinatale)
1. Panoramica del paradigma transpersonale: la coscienza transpersonale è infinita piuttosto che finita, si estende al di là dei limiti di tempo e spazio. L'universo e la psiche umana non possiedono barriere o confini. Ciascuno di noi è in connessione con tutto il creato è ne è l'espressione. Ciò comporta l'approvazione del principio secondo cui la vita non è modellata esclusivamente dall'ambiente che ci sta intorno dalla nascita in poi, ma anche da influenze ancestrali, culturali spirituali e cosmiche. Molte persone vivono in un circolo angusto rispetto alle proprie potenzialità (Jung, Einstein).
2. Carta Geografica del regno Transpersonale. (Grof, per comodità, divide il regno Transpersonale in Tre Regioni Esperienziali:
1) espansione della coscienza all'interno del concetto quotidiano di tempo e spazio;
2) espansione della coscienza al di là del concetto quotidiano di tempo e spazio;
3) esperienze psicoidi (estremo limite della coscienza transpersonale).
3. viaggi al di là dei limiti fisici.
- Identificazione con altre persone (Le esperienze mistiche non sono privilegio esclusivo di pochi, una delle scoperte sensazionali della moderna ricerca sulla coscienza è quella secondo certe occasioni, per esempio a causa di stadi mentali stra-ordinari, queste visioni possono essere accessibili a ciascuno di noi. Si producono grazie al potenziale transpersonale insito nella coscienza umana. ...avevo già provato gli stati alterati di coscienza in alcune sedute psichedeliche e sapevo che i peggiori timori, in tali situazioni, non riflettono pericoli obiettivamente esistenti e normalmente scompaiono non appena la coscienza ritorna al suo stato normale.
- Gettare un ponte sull'abisso fra le specie (uno dei grandi misteri della natura: i campi morfogenetici che forniscono i modelli energetici per creare la forma della farfalla a partire dal corpo liquefatto del bruco. Coscienza delle piante e dei processi botanici, funghi, batteri, plancton, alberi come il fico baniano dell'India, la sequoia, il peyote).
- Sperimentare la coscienza della biosfera (la mia individualità si allargò non solo orizzontalmente, nello spazio, in modo da contenere ogni forma vivente, ma anche verticalmente, nel tempo. Divenni l'albero dell'evoluzione darwiniana in ciascuna delle sue ramificazioni. Ero la totalità della vita).
- Sondare la coscienza della materia inanimata e dei processi inorganici (divenire i cinque elementi, le montagne, i terremoti, le tempeste elettriche, le eruzioni vulcaniche, gli uragani. Oppure con prodotti tecnologici quali jet, astronavi, laser e computer. Due forze che appaiono di frequente nelle varie sedute esperienziali, sono l'acqua e il fuoco. Aldous Huxley intuì come i metalli e le pietre preziose ci servono da surrogato di quelle esperienze mistiche di cui la nostra esistenza è carente. Gli sciamani considerano i cristalli luce solidificata, quindi mezzi di potere).
- Gaia: l'esperienza della coscienza planetaria (il nostro pianeta possiede l'aspetto organizzato e autonomo di una creatura vivente, ricca di informazioni e abile nel trattare il sole. Esso mostra un comportamento molto simile a quello di una cellula vivente e... gioisce alle danze e ai canti tribali!
4. Oltre i confini del tempo.
- esperienze embrionali e fetali (identificazione con lo spermatozoo vittorioso verso l'ovulo).
- La coscienza: una macchina del tempo (mondo dei genitori, antenati, ecc.)
- Esplorare l'infanzia dei genitori
- Esplorare il mondo degli antenati (antenati con cui si entra in risonanza, squarci nella vita passata possono aiutarci a comprendere (sovente a risolvere) i conflitti della nostra attuale esistenza. Certi ricordi, carichi di emotività possono venire incisi nel codice genetico ed essere trasmessi, attraverso i secoli alle generazioni future).
- Esperienze collettive e razziali (migliaia di casi di esperienze ancestrali, razziali e collettive, suffragano l'asserzione di Jung secondo cui la psiche è profondamente influenzata anche dall'inconscio collettivo, il quale permette l'accesso a un vasto serbatoio di memorie che comprendono tutte le esperienze umane, dall'inizio del tempo).
- Il mistero del Karma e della reincarnazione (eventi passati possono intrecciarsi con la nostra attuale storia individuale e posseggono un potenziale di guarigione: il ricordo di Grof di esser stato un monaco per ripiego, nel monastero ortodosso di Pechorskaya Lavra vicino Kiev, costruito in antiche catacombe in una montagna e risparmiato dai bolscevichi).
- Siamo già vissuti? Pitagorici, Orfici, seguaci di Platone, credevano alla metempsicosi, gli Esseni, Farisei, Caraiti e altri gruppi ebrei e semiti, neoplatonici, gnostici, amerindi, asiatici, ecc. la stessa idea faceva parte del primo misticismo Cristiano. Secondo San Girolamo, (IV V sec.) tale concetto era esoterico ed era accessibile solo all'élite della Chiesa. Origene fu uno dei più grandi padri della Chiesa che speculò molto sul ritorno dell'anima sulla Terra, i suoi scritti furono (scritto nel III sec fu il: De Principiis) condannati dal secondo Concilio di Costantinopoli convocato da Giustiniano nel 553. "L'idea che la coscienza individuale sopravviva alla morte del corpo è un modo per spiegare molte osservazioni di cui ho parlato" Grof. Un'altra interpretazione ritiene che ad incarnarsi sia tutto il campo della coscienza umana, una superanima planetaria che assume identità individuali per esplorare e imparare da e su se stessa.
- Percezioni extrasensoriali e Parapsicologia. Le esperienze fuori dal corpo, in inglese OOBE out-of-body-experienze, analogia con le esperienze di Realtà Virtuale di Rheingold. Grof "mi tornavano alla mente brani di diversi libri che mettevano in guardia da trastullarsi con tali poteri prima di aver superato le pulsioni egoistiche dell'Io. Tanatologia, giovane disciplina che studia le esperienze connesse con la morte e con il morire, tali esperienze confermano alcuni passi del Bardo Thodol, secondo cui immediatamente dopo il decesso, prendiamo il cosiddetto corpo del bardo in grado di trascendere i comuni limiti spazio-temporali e viaggiare attorno alla Terra). Assieme alle esperienze di percezioni straordinarie è associata spesso una profonda paura metafisica. Essa risiede nel fatto che esperienze di questo tipo sfidano e minano la nostra fede di base sulla realtà della natura così come noi la abbiamo appresa. Molti, quando si trovano di fronte alla scelta se accettare una nuova visione del mondo o soffocare la paura, sovente scelgono quest'ultima alternativa).
- Oltre il tempo e lo spazio, verso un mondo mitologico. (E' il mondo conosciuto dagli sciamani e i veggenti: il mondo degli dei, demoni, degli esseri sovrumani, noti a noi attraverso i miti e le favole, insomma i diversi regni rappresentati nella ruota del Samsara del Lamaismo tibetano).
5. Al di là di ciò che chiamiamo realtà. ("non dobbiamo confondere mitologia con ideologia. Il mito non indica un fatto, va al di là dei fatti, verso qualcosa che da forma a un fatto" Joseph Campbell. E' simile al mondo delle idee di Platone... dice il filosofo Aldous Huxley "come la giraffa o l'ornitorinco dal becco d'anatra, le creature che abitano le più remote regioni della mente sono estremamente improbabili. Ciò nonostante esistono, possono essere osservate, in quanto tali, dunque non possono essere ignorate da nessuno che onestamente cerchi di capire il mondo in cui vive").
- Esperienze medianiche e di spiritismo. (il lutto, normalmente, aiuta le persone a portare in certo qual modo a compimento il proprio dolore. Nell'impossibilità di accertare la morte del coniuge, non riusciva a dare inizio a un nuovo capitolo della propria esistenza senza di lui, poi dopo averci comunicato si sentì sollevata...).
- I fenomeni energetici del corpo sottile. (Nadi e chakra. Un'esperienza di kundalini, tra le varie sensazioni, è in grado di produrre un largo spettro di fenomeni transpersonali e un aumento della consapevolezza).
- Contatti con gli spiriti degli animali. (Gli sciamani di varie tradizioni aborigene entrano in contatto con gli spiriti degli animali nel corso di stati non ordinari di coscienza, raggiunti sia in maniera spontanea sia mediante tecniche che inducono la trance. Per mezzo del proprio spirito custode o animale di potere lo sciamano può comunicare con importanti forze archetipiche per il bene della sua tribù. Gli incontri con gli animali presentano alcune distinzioni: a volte questi appaiono in sogno o in visione e possono quindi essere l'espressione simbolica del linguaggio dell'inconscio. Invece gli animali di potere appartengono al regno della realtà archetipica. Tale spirito animale trascende i normali ruoli dei suoi omologhi in natura. Il biologo Rupert Sheldrake crede che i ricordi e la saggezza di varie specie siano immagazzinati nei "campi morfogenetici" i quali diventano accessibili per mezzo di tecniche sciamaniche. E' il ruolo della mente nella natura.
- Incontri con spiriti guida e con esseri sovrumani. (Le guide comunicano telepaticamente, attraverso canali diversi dai cinque sensi. Attraverso i tempi, gli uomini hanno ricevuto informazioni da entità superumane e da spiriti guida: i rishi dei Veda, Maometto per il Corano, Smith per i Mormoni, ecc.) ... "Gli anziani sono i guardiani del sapere di ciò che sta accadendo da miliardi e miliardi di anni nell'universo, poiché ho cercato questo sapere, sono stato portato davanti al concilio degli anziani per acquisirlo. Devi faticare per riceverlo, non distrarti, ascolta!".
- Visite in altre dimensioni e in universi paralleli. (Tali avventure sono spesso simili a geniali serie di fantascienza come Guerre Stellari e Star Trek. Qui i confini tra la realtà oggettiva e l'inconscio collettivo si confondono).
- Viaggi nelle realtà mitiche. (Jung e Campbell hanno chiarito che i veri miti sono le manifestazioni dei principi organizzatori fondamentali esistenti nel cosmo e come tale riguardano la nostra vita. Jung li chiamò archetipi; essi stanno al di sopra della psiche e molti di essi riescono ad influenzare anche i grandi avvenimenti storici e sociali (come il mondo delle Idee di Platone, esso è sovrapposto alla realtà di tutti i giorni e rappresenta la sua forza motrice. Spesso poi, tali archetipi, noi li identifichiamo con gli astri, lo zodiaco, ecc.). Gli archetipi non sono stati creati dall'uomo, esistono nel vasto oceano del sapere umano dell'inconscio collettivo, oltre la psiche individuale. Alcuni fra di essi sono: La Madre, il Padre, il Vecchio, la Vecchia, il Saggio, l'Amante, il Martire, il Burlone, l'Escluso. Jung ne identificò tre tipi nel comportamento umano:
1) l'Anima: personificazione degli aspetti femminili nell'inconscio dell'uomo.
2) l'Animus: personificazione degli elementi maschili nell'inconscio della donna.
3) l'Ombra: parte sconosciuta, repressa e oscura della nostra personalità.
Tutti e tre questi lati della psiche esercitano una forte influenza sulle scelte di vita, finchè non riusciamo a portarli alla coscienza e quindi a conoscerli. Ad esempio, il complesso di Edipo e il suo opposto, il Complesso di Elettra, cioè l'amore della figlia per il padre e ostilità per la madre, esistono indipendentemente da noi e dalla nostra vita quotidiana, essi sono espressioni di forze universali che agiscono in ciascuno di noi. Molte altre fiabe sono variazioni di questi temi universali.
- Il mondo degli archetipi. (Molta gente sul sentiero spirituale incontra dapprima le divinità archetipiche nel contesto del processo di morte-rinascita. Le entità adirate, impressionanti e terrorizzanti sono simbolici portatori della morte dell'ego, un passo necessario per iniziare il cammino. Entrambe le figure, quelle adirate e quelle beate, sono dotate di grande energia, quando ci appaiono, l'esperienza è associata di regola a emozioni molto forti, tuttavia per quanto forti e potenti possano essere questi incontri, le divinità dei due generi sono esse stesse creazioni della forza più elevata dell'universo, esse sono le personificazioni chiave dei principi universali. Queste figure sarebbero trasparenti rispetto al trascendente, di cui sono espressione. Ciascuno ha accesso ai temi archetipici di tutti i tempi e di tutte le civiltà, (Jung) durante i sogni e le visioni possiamo fare esperienza di questi miti estranei alla nostra storia, è il mondo infinito dell'inconscio collettivo, serbatuum di informazioni.
- Decifrazione intuitiva dei simboli universali. (Freud passò molti anni a cercare di identificare tutti i simboli degli organi sessuali maschili e femminili, dei rapporti sessuali e di altri aspetti della vita istintuale, secondo Jung, invece, tutto ciò era da prendere solo come segni riferiti a complesse realtà trascendenti. La croce la cui origine è preistorica, possiede profondi significati cosmici nel contesto di molte culture diverse.
- L'incontro con il Creatore e con la Coscienza Cosmica. (Questo principio è l'unico mistero oltre il quale non c'è più nulla da scoprire. Anche un solo breve contatto esperienziale con essa soddisfa completamente la nostra disperata sete di comprendere. In sanscrito e in molte altre lingue esiste un vocabolario ricco e sofisticato per definire i vari stati mistici della coscienza. L'intelligenza della complessità è eguagliata solo dalla profondità dell'amore che la ispira. Le allucinazioni possono giungere anche a seguito di febbre alta.
- Il vuoto sopracosmico e metacosmico. (Il più enigmatico fra tutti i fenomeni transpersonali è l'incontro con il vuoto, la Vacuità primordiale, il nulla, il silenzio. Esso è pieno di ogni possibile esistenza. La scelta di una particolare realtà crea quella realtà nella coscienza.
6. Esperienze di natura Psicoide. Psichico e fisico (virtuale), paragonato a Giano, il dio bifronte. I due volti dell'archetipo fanno parte dell'unica testa che è il significato. Fenomeno Psicoide è usato da Jung per indicare gli archetipi non appartenenti al regno della psichè e nemmeno alla realtà materiale, ma presenti in quella zona indistinta compresa fra la coscienza e la materia. Gli archetipi sono poi transindividuali, cioè non creati dalla storia di ciascun soggetto o dalle sue esperienze. Essi hanno una coscienza completamente separata dalla nostra e sono in grado di pensare e agire di per sé. Lo studio dei fenomeni psicoidi è ancora alle frontiere del sapere umano.
Si dividono in Tre Categorie:
- Sincronicità, mondi al di là della Causalità. (Esistono fenomeni che non obbediscono al principio di causa ed effetto. Principio di connessione acasuale, ovvero la sincronicità. La casualità piuttosto che essere una legge assoluta della natura è un fenomeno statistico (principio della relatività di Einstein) esistono tanti casi in cui questa legge non si può applicare, come nelle velocità della luce. Coincidenze in cui avvenimenti esterni erano connessi in modo significativo con esperienze interiori, ovvero sono parallele allo stato soggettivo del momento.
- Spingersi oltre i confini della realtà materiale. (Alcuni fenomeni psicoidi comportano modificazioni drastiche del corpo umano e delle sue funzioni).
- Il lato psichico degli sport. (Pelè e Uyeshiba, l'inventore dell'Aikido, sembrava trascendere le leggi fisiche quando faceva dimostrazioni della propria abilità).
- Il mondo della parapsicologia: scienza, frode e finzione.
- Poltergeist o Spiritello Rumoroso. (Psicocinesi spontanea ricorrente. Spesso un adolescente pare essere all'origine di queste insolite manifestazioni. Comunque gli schemi dei fatti di natura psicoide sembrano mutare con il tempo).
- UFO: oggetti volanti non identificati. (Esperienze psicoidi dei tempi moderni, cioè pur non essendo mere allucinazioni di massa, allo stesso tempo non si possono definire reali nel senso comune del termine, questi fenomeni hanno piuttosto una natura ibrida. Essi pertanto non possono essere studiati dai metodi scientifici tradizionali. Gli UFO potrebbero essere visioni archetipiche aventi origine nell'inconscio collettivo).
- La mente che agisce sulla materia: Psicocinesi Intenzionale. Gli antropologi e la magia cerimoniale, vedi lo sciamanesimo e la magia cerimoniale, riti per la pioggia, ecc.
a. Le facoltà soprannaturali degli yogi.
- ricerche di laboratorio sulla psicocinesi. (Swami Rama. Padroneggiare molte funzioni involontarie, oggi in medicina esiste il termine biofeedback Training
- Il territorio inesplorato.
7. Nuova Psicologia dell'Essere. (vi sono periodi in cui osare è la massima saggezza).
Diverse visini della psiche raggruppabili in 4 categorie:
- la coscienza umana e il suo rapporto con la materia. (Connessioni tra la coscienza individuale e il mondo della materia). Gli studi mettono in luce come coscienza ed esperienza umana sono mediate dal cervello, ma non hanno origine là, ne dipendono obbligatoriamente da quest'ultimo. Il neurochirurgo Wilder Penfield afferma: la coscienza non ha la sua sorgente nel cervello. La nuova mappa della coscienza umana, ci permette di trovare significati negli antichi riti di passaggio, nelle cerimonie di guarigione e nelle rappresentazioni misteriche di morte e rinascita in uso presso i popoli del passato. Molte di queste cerimonie implicano stati non ordinari di coscienza indotti per mezzo di una delle tante tecniche sciamaniche (tecniche dell'estasi. L'essere umano ha un profondo bisogno di esperienze transpersonali in cui trascendere il proprio ego, tale istinto è fondamentale, più del desiderio sessuale e se non viene soddisfatto possono derivare seri disturbi psicologici.
- La natura dei disordini emotivi e psicosomatici. (Tutti ci portiamo dentro le registrazioni di traumi fisici ed emotivi, alcuni dei quali di origine biografica, prenatale e transpersonale. Quando una persona comincia a presentare sintomi di un disordine emotivo piuttosto che organico, va capito che non è l'inizio di una malattia, bensì è l'emergere alla coscienza di materiale prima sepolto nelle zone inconsce del nostro essere. Gli stati non ordinari di coscienza agiscono come radar interiori che scoprono le zone più cariche di tensione, portando il loro contenuto alla consapevolezza perchè questa trovi la soluzione. In tale processo, i sintomi che già esistono si aggravano e il materiale giunge in superficie.
- Psicoterapie e pratiche di guarigione. (Requisito richiesto ad un analista che adopera gli stati non ordinari di coscienza consiste nell'accettare lo svolgimento spontaneo del processo e nell'aver fiducia in ciò che avviene, agire incondizionatamente, anche se a volte il terapeuta non comprende, dal punto di vista intellettuale, che cosa sta accadendo).
- Le radici della violenza e l'attuale crisi globale. (Psicopatologia di massa, guerre, rivoluzioni, crudeltà dei regimi totalitari, genocidi. Il trauma della nascita implica una lotta di vita e di morte che può contenere in nuce la base per molte emozioni estreme. Poiché è un avvenimento vissuto da noi tutto, esso possiede il potenziale di innesco per aberrazioni psicologiche su vasta scala. La guerra è determinata da svariati fattori: storici, politici, economici ma possiede anche radici psicologiche (dimensione questa, spesso ignorata). Quando si raggiunge il ricordo del trauma della nascita, si aprono i cancelli dell'inconscio collettivo e nel medesimo tempo si accede ad esperienze di persone che hanno provato situazioni affini nella vita reale.
- La tirannia del Sé-Ombra. (I ricordi del trauma perinatale rivestono un ruolo importante nelle azioni violente della società. Coloro che danno inizio ad attività belliche, dal punto di vista psicologico stanno in realtà sostituendo con bersagli esterni gli elementi della propria personalità che dovrebbero essere affrontati con un'appropriata autoesplorazione. Nessun intervento esterno ha la possibilità di creare un mondo migliore se non è associato a una profonda trasformazione della coscienza umana.
- Echi e riflessi dell'inferno. (Secondo jung, gli archetipi dell'inconscio collettivo guidano pure i grandi movimenti storici... abili leader usano deliberatamente immagini archetipiche per ottenere traguardi politici...
Al centro dell'attuale crisi globale vi è: la psiche umana. Pertanto il maggior ostacolo è il presente livello di evoluzione della nostra coscienza.
fonte: La mente Olotropica, Stanislav Grof

CONTATTI CON I MONDI SOTTILI


Contatto con l'aldilà (1°parte)
Medium e Medianicità
Da alcuni anni sono aumentati in modo esponenziale i siti, i libri e gli incontri che trattano "dell'aldilà". Eppure il modo in cui viene oggigiorno trattata la Metafisica ha delle peculiarità che lo distinguono da fenomeni similari e di origine ben più antica. In questa prima parte dell'articolo, ci focalizzeremo sul fenomeno classico del Medium e della Medianicità.
Il Medium è una persona che, per un certo periodo o per tutta la sua vita a seconda dei casi, ha la capacità di comunicare con dei soggetti che non sono percepibili ai sensi. E' importante sottolineare sin da subito che la capacità di comunicare con l'aldilà si può sviluppare con degli esercizi appositi, ad esempio attraverso pratiche meditative (che abituano a svuotare la mente favorendo quindi una buona canalizzazione del messaggio, oltre a favorire una percezione dell'energia eterica) o pratiche più specificamente energetiche (quali il Reiki, ad esempio, che favorisce lo sviluppo della percezione delle energie sottili o eteriche). 
La caratteristica principale di un buon medium (e delle altre forme di contatto con l'aldilà di cui tratteremo nei prossimi articoli) è di essere un buon "canale", ossia di riuscire a trasmettere verbalmente informazioni provenienti da altri piani di realtà. Non sempre le informazioni "canalizzate" da un Medium sono però effettive informazioni provenienti da una fonte esterna a sé. Spesso, in altre parole, le informazioni esternate da un Medium provengono dal suo subconscio il quale, tuttavia, è proprio una parte dell'aldilà: o meglio, l'insieme dei corpi eterici dello stesso Medium e delle relative informazioni in essi contenute. Qualora le informazioni "canalizzate" da un Medium provengano da una fonte esterna, tale fonte è sempre di natura eterica. La Medianicità, infatti, indica una comunicazione con l'eterico cioè con uno qualsiasi dei piani non fisici dello spazio-tempo.
La caratteristica che distingue la Medianicità da altre forme di contatto con l'aldilà (e che tratteremo nelle prossime parti dell'articolo) è l'impossessamento (solitamente temporaneo) di uno o più corpi eterici del Medium da parte di una data entità eterica. Ciò che viene impossessato, durante una sessione medianica, non è quindi il corpo fisico della persona bensì uno o più corpi eterici della stessa. Tale impossessamento medianico avviene tecnicamente attraverso un'entrata nel corpo eterico della persona (attraverso dei cordoni energetici, ossia attaccamenti karmici, presenti tra tale persona e l'entità in questione) da parte del corpo eterico di tale entità. Avviene cioè una fusione temporanea delle particelle eteriche formanti i corpi eterici del Medium e dell'entità. E' tale fusione dei corpi eterici che permette la canalizzazione dell'informazione da parte del Medium, connettendosi con la parte eterica di sé. Tale fusione porta il Medium ad uno stato di trance, sovente non cosciente.
Tale forma invasiva di contatto con l'aldilà oggigiorno è molto meno diffusa rispetto al passato. Conseguenza, questa, soprattutto del fatto che molta gente sta evolvendo e rilasciando karma con entità eteriche; e rendendo quindi sempre meno presente quel tipo di karma (di natura radioattiva, elettrica o elettromagnetica) che rende possibile tale impossessamento (anche se temporaneo, solitamente). Secondo questa prospettiva, quindi, il superamento della Medianicità classica è un processo naturale evolutivo, e di certo benefico.
Le entità che si impossessano di un corpo eterico umano e che trasmettono il messaggio medianico sono di 3 tipi: 1) egregora o forme-pensiero collettive; 2) entità eteriche umane; 3) entità eteriche non umane, soprattutto rettiliane. Gli egregora possono essere di natura radioattiva od elettrica; le entità eteriche umane (che impossessano altre persone) possono essere di natura elettrica o elettromagnetica; infine le entità non umane possono essere di natura radioattiva (come i rettiliani, ad esempio) o elettrica










Contatto con l'aldilà (2°parte)
Sensitivo e Sensitività
La seconda forma di contatto con l'aldilà storicamente conosciuta e praticata è la Sensitività. Con tale termine si suole intendere la capacità di una data persona (il Sensitivo) di percepire delle realtà non percepibili ai sensi comuni. Mentre il Medium quindi si contraddistingue per la capacità di comunicare con realtà non sensoriali, il Sensitivo si contraddistingue per la capacità di percepire tali realtà non sensoriali. Talvolta un Medium è anche Sensitivo e viceversa, ma esistono tuttavia Sensitivi che non sono Medium e Medium che non sono Sensitivi. Anche la Sensitività si può sviluppare attraverso pratiche quali quelle già dette nell'articolo passato per quanto riguarda lo sviluppo della Medianicità. 
Anche per essere un buon Sensitivo, così come per essere un buon Medium, è necessario essere un buon "canale", ossia riuscire a trasmettere informazioni provenienti da altri piani di realtà. Non sempre le informazioni "canalizzate" da un Sensitivo sono però effettive informazioni di altri piani di realtà. O meglio, un Sensitivo può anche filtrare le informazioni "canalizzate" attraverso paure od illusioni presenti in sé, e spesso inconscie, al pari di un Medium. La Sensitività indica una percezione dell'eterico cioè di uno qualsiasi dei piani non fisici dello spazio-tempo.
Se la caratteristica che contraddistingue la Medianicità è l'impossessamento, quella che contraddistingue la Sensitività è la presenza di chakra puliti. Il Sensitivo, in altre parole, è tale perché i suoi chakra eterici contengono una quantità minore di blocchi energetici, che solitamente sono attaccamenti eterici verso altri esseri o luoghi ma talvolta anche macchinari eterici appositamente posti in quella zona da parte di qualche entità eterica. Il Medium invece non necessita, per essere tale, di chakra puliti. I chakra infatti sono quei vortici eterici che servono per far passare l'informazione dall'eterico al fisico: mentre l'informazione "canalizzata" dal Sensitivo passa dall'eterico al fisico, quella "canalizzata" dal Medium rimane nell'eterico. 
E' per questo motivo che il Medium cade in trance nell'atto medianico, mentre il Sensitivo no. Il Sensitivo rimane perfettamente cosciente proprio perché l'informazione percepita dei piani eterici viene trasmessa al cervello fisico e quindi elaborata dallo stesso in forma di immagini, sensazioni, intuizioni o suoni. L'informazione del Medium invece, sebbene possa essere filtrata dai corpi eterici del Medium stesso, non raggiunge mai il cervello fisico: è il corpo mentale eterico del Medium stesso che permette l'espressione verbale del Medium affinché comunichi una qualche informazione, e non il cervello fisico dello stesso. Ciò che viene impossessato, durante una sessione medianica, non è infatti il corpo fisico del Medium (che non subentra in alcun modo nella comunicazione medianica)  bensì uno o più corpi eterici dello stesso.
Mentre la Sensitività è quindi una facoltà attiva, la Medianicità è una facoltà passiva. La Medianicità richiede una forte dipendenza dall'eterico da parte del Medium (ossia deve essere fortemente sradicato dalla Terra), mentre la Sensitività non richiede tale dipendenza sebbene possano esservi persone molto dipendenti dall'eterico e Sensitive.
Se è vero che, come già detto, per questioni karmiche la Medianicità è sempre più rara, non è così per la Sensitività che anzi è in forte aumento. La stessa crescita spirituale delle persone che porta al rilascio di karma ed alla minor diffusione della Medianicità, porta ad un progressivo ripulimento dei chakra favorendo quindi una più cosciente Sensitività dei mondi eterici da parte di un numero sempre più crescente di persone.
La pulizia di tutti i chakra principali (7 fino al livello 3000 che diventano 12 a partire dal livello 4200) è importante per sviluppare una completa Sensitività. Dobbiamo distinguere tuttavia 4 tipi di Sensitività principali: la Chiaroudienza (capacità di sentire i suoni dell'eterico), per la quale ha particolare importanza la pulizia del chakra della gola; la Chiaroveggenza (capacità di vedere immagini dell'eterico), per la quale ha particolare importanza la pulizia del chakra della fronte; la Chiarosenzienza (capacità di percepire le emozioni di un altro essere nell'eterico), per la quale ha particolare importanza la pulizia del chakra della pancia; ed infine la Telepatia (capacità di percepire i pensieri di un altro essere nell'eterico), per la quale ha particolare importanza la pulizia del chakra della corona.







Contatto con l'aldilà (3°parte)
Channeler e Channeling
La prima delle due forme moderne di contatto con l'aldilà è il Channeling. Con tale termine si suole intendere la capacità di una data persona (il Channeler) di comunicare con e di percepire delle realtà non percepibili ai sensi comuni. Il Channeling comprende in sé, quindi, sia la capacità della Medianità sia quella della Sensitività ma tuttavia si distingue da esse. 
Mentre la comunicazione medianica avviene attraverso l'impossessamento, come già spiegato, quella del Channeling avviene attraverso una comunicazione eterica ma priva di impossessamento. In particolare, tale comunicazione eterica alla base del Channeling può avvenire in due modi: 1) attraverso attaccamenti karmici presenti tra il Channeler ed una qualche entità canalizzata; 2) attraverso una normale comunicazione tra il corpo eterico del Channeler ed una qualche entità senza che vi siano attaccamenti karmici tra di essi. Nel primo caso, l'informazione canalizzata può essere distorta sia a causa del karma presente tra il Channeler e l'entità in questione, sia a causa di paure e/o illusioni presenti nei corpi eterici del Channeler. Nel secondo caso, l'informazione canalizzata può essere distorta solo a causa di paure e/o illusioni presenti nei corpi eterici del Channeler.
Al pari del Sensitivo, il Channeler percepisce le energie eteriche quando i chakra eterici sono sufficientemente puliti. Da questo punto di vista Sensitività e Channeling sono uguali, l'unica cosa che il Channeling ha in aggiunta alla Sensitività è, come detto, la capacità di comunicare con i piani sottili. Un Channeler è quindi un Sensitivo, ma non un Medium. Meglio ancora, è un Sensitivo con la capacità ulteriore di trasmettere verbalmente comunicazioni provenienti da un qualche piano eterico. Così come avviene per un Sensitivo e per un Medium, anche un Channeler può filtrare le informazioni "canalizzate" attraverso paure od illusioni presenti in sé e spesso inconscie.
Anche il Channeling si può sviluppare attraverso pratiche quali quelle già dette per la Medianità e la Sensitività. Da cosa dipende quindi il fatto che, attraverso tali pratiche (o per nascita), uno diventi (o nasca) o meno un Medium, un Sensitivo od un Channeler? Dipende fondamentalmente dal tipo di karma che la persona ha rilasciato e da quello che deve ancora rilasciare. Al proposito, non esistono regole generali che possano qui essere elencate ma dipende da caso a caso.
L'informazione canalizzata da un Channeler, al pari di quella canalizzata da un Sensitivo, passa dall'eterico al fisico. Anche nel caso di un Channeler quindi l'informazione viene trasmessa in uno stato di veglia, attraverso un trasferimento della stessa al cervello fisico il quale poi la elabora in forma di parole (comunicazione) o di immagini, sensazioni, intuizioni o suoni (percezione). Anche il Channeling è quindi una facoltà attiva, al pari della Sensitività; e non richiede altresì una dipendenza dall'eterico da parte del Channeler, sebbene possano esservi persone molto dipendenti dall'eterico (e quindi sradicate etericamente dalla Terra) e Channeler.
Il Channeling è in forte aumento, per la stessa ragione già addotta per la Sensitività nel precedente articolo. Non esistono categorie ben definite di Channeling, variando esso da persona a persona. Esso deve essere tuttavia distinto da una forma particolare di "Channeling" che descriveremo nel prossimo articolo.




Contatto con l'aldilà (4°parte)
Ispirato ed Ispirazione
E' con i termini Ispirato ed Ispirazione, con cui abbiamo intitolato questa ultima parte dell'articolo "Contatto con l'aldilà", che abbiamo scelto di definire quella specifica forma di "Channeling" che è puramente spirituale. Spieghiamo meglio.
Il Channeling, così come la Medianità e la Sensitività, è una facoltà che ha come fonte di informazione l'insieme dei piani eterici dello spazio-tempo. L'Ispirazione, invece, ha come fonte di informazione lo Spirito al di fuori di spazio-tempo. Con il termine Ispirazione (azione dello Spirito) si suole intendere quindi la capacità di una data persona (l'Ispirato) di comunicare con la propria Anima (Spirito individualizzato) e con altri Spiriti. Naturale che, trattandosi di Esseri al di fuori di spazio-tempo, vi è solo comunicazione e non percezione: non vi è nulla da percepire nell'Ispirazione essendo l'oggetto della percezione, per definizione, una forma (fisica o eterica) spazio-temporale percepibile dai sensi (fisici o eterici).
L'Ispirazione non esclude comunque le forme eteriche di comunicazione con e percezione dei piani eterici. Tuttavia solo il Channeling e la Sensitività, ed entrambe con radicamento eterico con la Terra, sono compatibili con l'Ispirazione. Il radicamento con la Terra è necessario nell'Ispirazione, in quanto la comunicazione con la propria Anima può avvenire solo quando il corpo astrale della persona è radicato con la Terra (con l'Aurora al centro della Terra, in particolare). Ciò è necessario poiché solo con il radicamento dei corpi eterici lo Spirito può discendere anche nelle particelle fisiche della forma e quindi entrare pienamente (sia a livello fisico sia a livello eterico) nel corpo.
La comunicazione tra una persona e lo Spirito viene definita comunicazione olografica, in quanto è attraverso l'ologramma che ogni persona ha nel chakra del cuore che si può comunicare con la propria Anima e quindi con gli altri Spiriti (l'ologramma permette una comunicazione istantanea con ogni Essere spirituale, oltre alla tipica condivisione istantanea olografica delle informazioni tra tutte le Anime).
Anche la comunicazione olografica può subire delle distorsioni, ma ciò può avvenire solo da parte di paure e/o illusioni presenti nel cervello fisico dell'Ispirato. Eventuali paure e/o illusioni presenti nei corpi eterici non hanno alcuna influenza sulla qualità della comunicazione olografica.
 Al pari delle tre forme di contatto con l'aldilà di cui si è parlato in precedenza (Medianità, Sensitività e Channeling), l'Ispirazione si può sviluppare attraverso pratiche o esercizi particolari. Tuttavia è importante precisare che solo al livello 3000 ogni persona incorpora automaticamente l'ologramma divino puro e solo a partire da quel livello la comunicazione olografica è corretta. Prima del livello 3000 esiste già un ologramma nel chakra del cuore di ogni persona e che viene trasmesso geneticamente da uno dei due genitori. Tale ologramma, tuttavia, non essendo puramente magnetico in natura, non permette una comunicazione corretta con la propria Anima. Anche con tale ologramma, comunque, è possibile creare una qualche forma di Ispirazione ossia di comunicazione olografica con lo Spirito, anche se distorta.
 L'informazione "canalizzata" da un Ispirato passa quindi direttamente dal mondo spirituale a quello fisico, bypassando cioè direttamente quello eterico. L'informazione olografica viene sempre trasmessa in stato di veglia e piena coscienza e non richiede alcun tipo di dipendenza dall'eterico. Anzi, come detto sopra, è necessario un radicamento a Terra completo dei propri corpi eterici affinché si possa comunicare olograficamente.
 L'Ispirazione è una forma comunicativa con l'aldilà ancora poco diffusa. E' naturalmente quella più evoluta, in quanto permette una comunicazione diretta con lo Spirito. Essa è comunque destinata ad essere sempre più diffusa man mano che la gente evolve ed entra sempre più in contatto con la propria Anima.









BAMBINI INDACO, CRISTALLO ED ARCOBALENO
Una delle informazioni nell'ambito New Age che vanno più di moda è senza dubbio quella dei bambini speciali. Con ciò intendiamo i vari bambini indaco, i bambini cristallo e così via....ora si parla di un sacco di "tipologie" di bambini speciali. E per tal motivo, è forse utile mettere un po' di ordine e chiarire e definire tali tipologie. 
E' importante innanzitutto far sì che l' "unicità" di tali bambini non crei separazione e non escluda in qualche modo tutti gli altri. Pur essendo certo che consciamente tutti siamo d'accordo sul non mettere eccessivamente sul piedistallo questi bambini, penso che inconsciamente le cose siano più complesse.
E spesso ci sono forme-pensiero e pensieri inconsci distorti di separazione, esaltazione, distorsione emotiva, traumi infantili, problemi relazionali ecc. che stanno dietro all'esaltazione mediatica di questi bambini. Insomma, anche tale fenomeno, come ogni aspetto della Vita, può essere utile per porci di fronte ai nostri limiti interiori ed eventualmente rilasciare le distorsioni. 
Solo in tal senso i bambini indaco, i bambini cristallo ed arcobaleno si possono considerare nostri maestri: essi, è necessario sottolinearlo, non sono infatti assolutamente superiori agli altri spiritualmente! Per capire ciò, è bene spiegare la natura di questi bambini.
La percezione dei bambini indaco è una percezione dell'eterico da parte di sensitivi, dove si è notato esservi bambini con caratteristiche eteriche peculiari. E' dall'eterico cioè che si è scoperto tale fenomeno.
I bambini cristallo ed arcobaleno hanno invece caratteristiche fisiche peculiari. In altre parole, nel primo caso la caratteristica è una connessione energetica, nel secondo una attivazione genetica. Vediamo meglio tali due tipologie.
Innanzitutto, se è vero che esistono macchinari che possono vedere in parte le connessioni energetiche eteriche (ad es. macchina Kirlian che percepisce l'aura eterica, intesa come insieme di connessioni energetiche elettriche, più vicina al corpo fisico) non esistono invece tecnologie, al giorno d'oggi (e per fortuna), per misurare l'attivazione del dna: tale attivazione è infatti nel dna spirituale del Corpo di Luce, attivazione che aumenta man mano che lo Spirito (attraverso il Corpo di Luce) entra nella forma umana durante la propria personale ascensione.
Ciò che le tecnologie moderne vedono è invece la sola attività fisica delle basi azotate del dna, e non la loro reale attività spirituale. Attività, quest'ultima, che si esplica in una attività interna alla singola base azotata, e non in un suo scambio informativo esternamente visibile dalle macchine ed inteso come attività fisica.
Le informazioni del Corpo di Luce, infatti, vengono trasmesse a livello olografico da una base azotata all'altra (e più ancora in profondità, da ogni singolo quark ad un altro) senza il bisogno di un passaggio di informazioni fisicamente visibile da una particella all'altra.
La caratteristica dei bambini indaco è quella di avere nell'eterico una connessione speciale con razze extraterrestri. La loro natura (a differenza dei bambini cristallo ed arcobaleno, come si vedrà) non è connessa ad una maggiore attivazione genetica alla nascita, bensì ad una particolare connessione con extraterrestri alla nascita.
Nessuna persona fisica terrestre è di per sè un extraterrestre, nemmeno a livello eterico in quanto se nato fisicamente qui per forza, per le leggi della manifestazione, deve essere nato qui anche nell'eterico (la realtà passa dallo eterico al fisico, e ciò che è fisico è per forza stato anche eterico in precedenza).
Questa connessione è sempre karmica: attaccamenti eterici con persone eteriche ET (presenti su quel dato piano eterico) e così forti da far percepire talvolta alla persona fisica di essere essa stessa extraterrestre.
La definizione "indaco" è sensata, dato che la maggior parte di tali bambini presenti in occidente sono connessi etericamente ai siriani (popolo il cui colore dominante nell'aura eterica è il blu). In oriente, invece, la maggior parte di tali bambini speciali sono connessi etericamente ai pleiadiani (popolo il cui colore dominante etericamente è il violetto).
La caratteristica dei bambini cristallo ed arcobaleno (o bambini della Nuova Era), invece, è quella di avere una genetica alla nascita superiore alla norma: si tratta di un'attivazione genetica di 1024 o superiore. Ora, sebbene sia vero che tale attivazione riguarda prima di tutto il dna spirituale (cioè del Corpo di Luce), ciò non significa dire che tali bambini siano spiritualmente più evoluti degli altri! Assolutamente no! 
Tale attivazione genetica riguarda la sola possibilità che si dà allo Spirito di discendere nella forma: maggiore è l'attivazione del dna, e maggiore è la "quantità" di Spirito che può discendere nella forma. Ma tale "quantità" discesa è solo una piccolissima frazione della grandezza di un'Anima (Spirito individualizzato), la cui reale grandezza si può notare solo una volta che tutta tale Anima è discesa nella forma (ossia quando si completa lo sviluppo del Corpo di Luce, livello 3 miliardi).
Ciò significa, in altre parole, che vi possono essere persone la cui Anima è molto più evoluta di quella dei bambini cristallo ma che, per questioni karmiche e limiti della forma, non è stata (ancora, si spera) incorporata nella realtà fisica nella stessa percentuale. L'evoluzione spirituale è dello Spirito, e non della forma fisica.
Sebbene sia vero che la vera novità di questa Nuova Era è che esiste la possibilità di incorporare l'Anima, attraverso la nuova energia (magnetica), in modo completo nel proprio corpo e poterne manifestare fisicamente le qualità, rendendo altresì il proprio corpo fisico sempre più forte, sano e, si spera, immortale.
Si parla anche di altre "tipologie" di bambini speciali, ma in realtà non ne esistono altre se non come ulteriori specificazioni delle due qui analizzate. Una tipologia di cui si parla di recente, ad esempio, è quella dei bambini arcobaleno: essi altro non sono che una specificazione dei bambini cristallo, in particolare si tratta di bambini nati con una vibrazione di 6000 o superiore.
E' importante sottolineare anche che tali bambini non hanno alcun potere speciale a livello fisico, mentre a livello eterico possono mostrare di certo una maggior sensitività ed un maggior senso di potere. A livello spirituale, senza dubbio mostrano una coscienza fisica più espansa, dovuta appunto alla maggior attivazione genetica. I bambini indaco esistono sin dai primi anni cinquanta, mentre i bambini cristallo solo dal 2000 (i bambini arcobaleno, in particolare, solo dal 2004).
   
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PARADIGMA OLISTICO



Che cos’è l'olismo?
Il termine olismo risale a Smuts, che lo coniò negli anni 1920, e negli ultimi decenni, ha registrato uno straordinario sviluppo e ha influenzato profondamente la nuova cultura planetaria. In ogni parte del globo sono nati movimenti, gruppi, filosofie che rifiutano l'imperante "cultura della frammentazione" e tendono ad una visione unitaria del mondo e dell’essere umano; in modo particolare l’intera gamma delle nuove medicine alternative che infatti tendono sempre più a chiamarsi "olistiche", la nuova ecologia, le nuove forme di ricerca del sacro e di spiritualità, dallo yoga allo sciamanesimo, la nuova cultura globale, dalla musica, ai film, ai libri, fino alla filosofia new age.
La pubblicazione dei principali testi antichi e moderni sulla spiritualità, la medicina e la cultura di ogni paese del pianeta (cinese, indotibetana, etnica, sciamanica, ecc.), ha portato ad una vasta conoscenza dei presupposti olistici in esse presenti, lo sviluppo dello Yoga, del T'ai Ci, delle medicine orientali e delle tecniche energetiche in occidente ha contribuito a fertilizzare la nostra cultura medico-scientifica di tipo materialista.



Negli ultimi decenni il paradigma olistico ha acquistato maturità e complessità grazie ad una serie di scoperte scientifiche e di ipotesi (ologramma, Gaia, vuoto subquantistico, non località, teoria dei sistemi, coerenza elettrodinamica quantistica, psiconeuroendocrinoimmunologia, stati di coscienza, ricerche sulla meditazione, ecc) che non solo confermano i presupposti filosofici olistici del passato dando loro dignità scientifica e sperimentale ma ne espandono ancor più le possibilità e le applicazioni.
Tra queste scoperte assumono particolare importanza quelle relative ai seguenti campi:
1. Miti e cosmogonie: che narrano dell’unità di coscienza da cui nacque ogni cosa (vedi campo 2° - Miti, le tre matrici archetipiche).
2. Antiche religioni: che considerano l’anima individuale unita alla coscienza cosmica, che parlano dei differenti piani di realtà e dei livelli di coscienza e dell’evoluzione umana (vedi campo (vedi campo 2° - Spiritualità; Atman-Brahman; Corpi e livelli, etc.) .
3. Scienza: - la "teoria generale dei sistemi", la teoria olografica, la non località, la sincronicità, la cibernetica olistica, etc. (vedi campo 3° - la nuova scienza olistica, etc..).
4. Medicine tradizionali: che parlano della relazione profonda tra essere umano e dimensione sacra (vedi campo 4° - medicine olistiche tradizionali).
5. Neurofisiologia: una vasta serie di scoperte scientifiche di psiconeuroendocrinoimmunologia e neurofisiologia, che comportano una riunione funzionale e informatica tra corpo, cellule, sistemi, cervello e coscienza (vedi campo 4° - medicina olistica).
6. Psicologia transpersonale: che offrono una concezione spirituale dell’essere umano e della patologia psichica (vedi campo 5° - psicologia transpersonale).
7. Ecologia profonda: che considera la terra un immenso organismo vivente formato da infinite reti di relazione, catene alimentari, cicli biochimici perfettamente coerenti, (vedi campo 6° - l’ipotesi Gaia)
8. Culture etniche e sciamaniche: basate su di un profondo legame spirituale tra uomo e natura (vedi campo 4°)
9. Arte: molte forma di arte contemporanea – film, musiche, balletti, teatro, libri - riprendono antichi temi di fusione tra materiale e spirituale e propongono contenuti con finalità evolutive (vedi Campo 7° - arte, nuova cultura. Films, etc.)
10. Nuova Spiritualità: vedi campo 2°
11. Economia Etica: Vedi campo 6°
12. Educazione globale: le nuove direzioni dell’evoluzione propongono un concetto di essere umano multidimensionale che debba essere educato in modo coerente nelle sue varie dimensioni umane e spirituali (vedi Campo 7° - educazione globale)
13. Cultura Planetaria: personaggi pubblici che hanno una visione olistica ed evolutiva dell’essere umano e del pianeta: ad esempio capi di stato come Gorbachev (Russia), Vaclav Havel (Repubblica Ceca), Vigdis Finnbogadòttir, (presidente dell'Islanda), Capo Seattle, grandi artisti, scrittori, registi, musicisti (vedi campo 1° e Campo 7°).


Il paradigma olistico emergente si propone di superare la visione dicotomica e meccanicistica da secoli dominante nella cultura e nella scienza occidentale, che ha prodotto un pericoloso senso di separazione dell'uomo da se stesso, dagli altri e dalla natura. Ciò ha prodotto e produce non solo sofferenza psicologica nei singoli individui ma anche gravi conseguenze che si ripercuotono su tutta l'umanità e sull'intero pianeta, quali una scienza "senza anima", una conoscenza a compartimenti stagni, e una concezione del mondo meccanica, senza etica né finalità. Il risultato di questa politica cieca e inconsapevole della globalità dei processi e delle relazioni ha causato i drammatici effetti di devastazione degli ecosistemi, dell’inquinamento delle acque, dei cibi, dell’aria, la dispersione delle scorie radioattive, il disboscamento selvaggio, la sovrappopolazione, lo sfruttamento del terzo mondo, l’estrema povertà, gli abusi umani. Anche l'essere umano è stato ridotto a macchina, così che il corpo viene curato dai medici, la mente dagli psicologi e l’anima dai preti, come se si trattasse di entità distinte e non di aspetti interconnessi di un unico sistema-uomo. Nessuno insegna, né a scuola né nelle università a prendersi cura dell’essere umano nella sua totalità, nessuno lo educa all’unità.
Per risolvere questo stato di crisi sociale ed ecosistemica è necessario passare dalla separazione all'unità, cioè prendere consapevolezza che il nostro pianeta è un unico grande sistema interconnesso, dove ciò che avviene ad esempio in Amazzonia o sopra l'Antartide, in ex Yugoslavia o in medio oriente, non è separato e isolato ma si può ripercuotere su altre parti del sistema e anche sul sistema nel complesso. Parimenti, anche l'essere umano va visto come sistema intedipendente, in cui il corpo non è indipendente dalla mente, un organo non è isolato dagli altri e dal tutto, la coscienza e lo spirito si riflettono sulla realtà materiale, emozionale, mentale. Solo tale processo unificante potrà rappresentare un punto di svolta nell’attuale crescita storica industriale aprendo le porte ad un futuro più umano e sostenibile.


Qual'è il rapporto tra visione olistica e scienza?
Come è noto, la scienza attuale è suddivisa in molteplici campi disciplinari, ciascuno ulteriormente articolato in settori e sottosettori, spesso incomunicanti gli uni con gli altri. Ne consegue che di ogni fenomeno si hanno molteplici visioni particolari, specialistiche ciascuna delle quali si sofferma su singoli aspetti, livelli, parti, ma non sul fenomeno nella sua totalità. Questa separazione arbitraria dell'intero in parti comporta innegabili vantaggi, ed ha permesso alla scienza di conseguire importanti traguardi, ma diventa un ostacolo formidabile se dimentichiamo — e abbiamo purtroppo dimenticato — che prima o poi l'intero va ricomposto.
Il paradigma dominante nella scienza è stato definito meccanicistico-riduzionista: meccanicistico, perché tende a concettualizzare e rappresentare ogni realtà (ivi compresi gli organismi viventi, l'uomo, la psiche, la società) come se fosse un congegno meccanico; riduzionista perché ritiene che ogni fenomeno possa essere ricondotto (o ridotto) all’azione di unità elementari, studiabili una per una isolatamente dalle altre e dal tutto.
Per studiare il funzionamento dei fenomeni fisico-chimici è appropriato (entro certi limiti) utilizzare un metodo di studio riduzionistico,e difatti, grazie a questo metodo di riduzione della complessità la scienza aveva, già nel XIX secolo, conseguito risultati importantissimi quali l’equazione di stato dei gas, la tavola periodica degli elementi e via dicendo. Ed è in virtù di tali risultati che anche le altre scienze — quelle del vivente, dell’uomo e della società — hanno ritenuto vantaggioso adottare tale metodo ed il paradigma cui si ispira. Come però ha osservato Ashby W. R., (1971): "Agli inizi del secolo, con gli esperimenti di Ronald Fischer sui suoli coltivati, si è visto chiaramente che esistono sistemi complessi che non permettono in alcun modo di variare un fattore alla volta, perché sono così ricchi di interconnessioni dinamiche che la variazione di un singolo fattore provoca la variazione immediata di altri fattori, e probabilmente di molti altri fattori." Problema analogo si pone nello studio degli organismi viventi, e soprattutto dell'uomo e delle "sfere" ad esso inerenti: psicologica, socioculturale, politica, religiosa etc.
Da alcuni decenni a questa parte sta crescendo il numero di studiosi che manifestano una posizione critica verso il meccanicismo e il riduzionismo, auspicando un nuovo paradigma che non si ispiri più al dispositivo meccanico come modello del reale, o alla "anatomia" — alla scomposizione analitica pezzo a pezzo, aspetto per aspetto — come modello di riferimento per le varie metodologie di indagine. Non si può più a lungo ignorare che ciò che è stato analizzato, scomposto, ridotto appunto, debba prima o poi essere ricomposto e che fino a quando una scienza non riesce a completare il processo conoscitivo — a tornare all’intero, alla globalità da cui è partita — non può dirsi realmente soddisfacente.
Si rende dunque necessario un ampliamento degli orizzonti della scienza, che consenta di produrre non solo una miriade di immagini settoriali ma anche una visione d'assieme di ogni realtà studiata. Questo è, appunto, ciò che si propone il paradigma olistico emergente, che non intende prescindere dai preziosissimi contributi della scienza riduzionista, impegnandosi però a collegarli tra loro, evidenziandone l'interdipendenza e ricomponendo così l'intero da cui si era partiti. L'obbiettivo è di accogliere sia la visione razionale-matematica-materialista sia la visione intuitiva-artistica-spiritualista, non più viste come antagoniste, ma conciliandole e coordinandole tra loro. Come infatti ha dimostrato la fisica quantistica, è inevitabile che coesistano modelli diversi della realtà — oggettuale e processuale, corpuscolare e ondulatorio, riduzionistico e olistico — e il punto è di dargli pari dignità e impegnarsi a trovare i ponti di collegamento tra i due, le vie attraverso le quali sia possibile tradurre dall'uno all'altro e quindi pervenire ad un modello integrato di livello superiore, insomma ad un metamodello.


Quali sono le implicazioni spirituali del paradigma olistico?

Molte culture e religioni, sin dalla più remota storia umana, considerano l’esistenza come una Unità, un Tutto, un’unica infinita divinità che nelle differenti culture viene chiamata Tao, Dio, Logos, Brahman, Coscienza Cosmica, Infinito, Grande Spirito.
Questa unità cosmica - nelle antiche tradizioni - veniva raffigurata con un cerchio raffigurante l’infinito,


il Tao


o simboleggiata nei miti da un "uovo d’oro"
o uovo cosmico
L’universo materiale diventa Brahman una infinita Coscienza Cosmica dai mille volti e dalle mille membra a significare le molteplici dimensioni materiali e spirituali della creazionne, diventa uno Shiva Nataraj che danza roteando nelle galassie. La Terra diventa Gaia, la Grande Madre che anima e dà sacralità alla vita.


Brahman
Shiva Nataraj
Gaia
Secondo il paradigma olistico l’infinita intelligenza del Tutto si realizza concretizzandosi fisicamente nel grande gioco dell’evoluzione della vita e della coscienza. Così ogni creatura, ogni unità vivente rispecchia in sé il Tutto con differenti livelli di consapevolezza e libertà di arbitrio.
Il paradigma olistico si basa quindi su un modello unitario dell’essere umano che ha come centro interiore l’unità della coscienza e come espressione fisico-energetico manifesta la complessità dei piani di realtà, dai livelli somatici ai più sottili livelli mentali e spirituali.
Il paradigma olistico è un gioco circolare di conoscenza: il suo assunto di base è che, essendo il Tutto nel tutto, conoscere se stessi è la chiave per la conoscenza globale della grande vita di cui si è parte integrante e, attraverso questa autorealizzazione, diventare così co-creatore del processo di crescita e di evoluzione.



IL PARADIGMA OLISTICO
L’anima comune della cultura emergente
 
Olos in greco significa “il Tutto”, l’Unità Globale”


Cos'è un paradigma?                                                                                                  
Ma che cos'è un paradigma, e perchè è così importante in questo momento storico?
Un paradigma è uno schema collettivo di interpretazione della realtà, un modello dell'essere umano e del mondo, che può condizionare – positivamente o negativamente - il modo di pensare e di vivere di una piccola parte della società o di un'intera civiltà.
Il paradigma che ha dominato la nostra civiltà negli ultimi secoli è un paradigma dicotomico. La base filosofica di questo paradigma si basa sulla divisione o dicotomia cartesiana tra scienza e coscienza, tra materia e spirito, tra res extensa e res cogitans(2). Questa dicotomia tra scienza e coscienza ha creato una biologia priva del concetto di vita, un concetto di evoluzione casuale senza intelligenza, una medicina senza anima, una psicologia senza coscienza, una logica economica senza etica.

fonte:encicopledia olistica