venerdì, marzo 14, 2014

La saggezza della Chassidut


Baal Shem Tov  - La discesa allo scopo dell’ascesa
Quando un uomo deve salire da un livello all’altro, prima della sua ascesa deve prima sperimentare una discesa. Il paradosso è che il vero scopo della discesa è l’ascesa. Da qui si può vedere quanto sforzo è richiesto nel servizio di Hashem. Anche quando cadete o scendete in qualsiasi modo, non dovete mai permettere a voi stessi di perdere l’equilibrio al punto da avere una bassa stima di voi stessi o disprezzarvi. Dovete rifiutare di considerarvi lontani da Hashem ma invece aspirare a salire ancora più in alto di prima della caduta, portando con voi le parti della vostra anima, le scintille sante, che avete recuperato, liberate, purificate e innalzate con la vostra discesa in basso e la vostra successiva risalita.
Il Baal Shem Tov insegna che, giusto un momento prima che una persona venga messa alla prova dal Cielo, perde tutta la sua conoscenza ed entra in uno stato di mochin de katnut, uno stato di coscienza, consapevolezza, inferiore, e deve affrontare la prova inviatagli solo con i suoi istinti essenziali. Questo significa che non è quando sappiamo quello che dobbiamo fare che veniamo messi alla prova dall’Alto, ma esattamente nel momento in cui ci sentiamo come se avessimo dimenticato tutto quello che sapevamo. Ecco come l’Altissimo può veramente vedere se siamo cresciuti!
Noi esseri umani andiamo a caccia in tutto il mondo alla ricerca di cose:
Scaliamo alte montagne, e scendiamo nelle profondità dei mari, andiamo nel deserto e nella natura.
C’è un luogo in cui trascuriamo di cercare: il nostro cuore. Ma è lì che troveremo Hashem.
-Rabbi Tzadok HaKohen of Lublin
“Tutto è nelle mani del Cielo, eccetto il timore del Cielo” (Talmud Berachot). Questo s’intende esattamente così com’è. Tutto! Stipendio, salute, amicizie. Il nostro libero arbitrio consiste nell’essere consapevoli di questo o vivere in uno stato di sonno o amnesia.
C’è un detto popolare che dice: “Con la verità uno può andare in tutto il mondo”. Il Baal Shem Tov ha spiegato: “Questo perchè sarà buttato fuori da un posto dopo l’altro”
Il Rebbe di Kotz domanda e risponde: “Dove può essere trovato Dio? Ovunque si lascia entrare il Santo Benedetto”. Benedico tutti noi di aprire i nostri cuori e fare spazio affinchè la Luce li illumini.

 Miriam Oryah


AMORE SOLARE



Il vero amore è il sentimento più nobile che può essere generato nell’uomo, ma anche la forza più potente in grado di spalancare le porte dell’anima e dei mondi invisibili.
L’amore è materia, come il calore, l’elettricità, la luce. Esso irradia potente e si riversa sulle persone amate, penetrandole con la sua forza, curando le ferite dell’anima e del corpo, stabilendo un legame di compassione e di fedeltà che neanche la morte può spezzare.
Amore è dunque un profondo stato di comprensività. E’ desiderio di penetrazione. E’ Cupido armato di arco e freccia, che scaglia il suo dardo verso il cuore dell’innamorato, perché la freccia penetra, trafigge e trapassa. Due essenze che si mescolano sino a non essere più riconoscibili nella loro individualità, un mistico profumo che irradia dall’anima degli amanti e li avvicina al mondo della verità.
L’amore per i sofferenti è la più alta espressione della carità. E’ l’amore che salva e guarisce, che offre il sacrificio di sé per il bene del proprio fratello. Amare il prossimo è compiere un’opera divina. L’amore dell’Iniziato è il profondo desiderio di unità con la propria anima, la fremente aspirazione a compenetrare il Pensiero Divino sino a riconoscersi nella medesima unità, che è eterna e senza limiti.
Quando il desiderio è impuro, inquinato dall’egoismo, l’amore è mentale, infima parodia del vero amore. Chi ama con la mente vive prigioniero nel circuito delle forme inconsce, dei fantasmi del desiderio insoddisfatto, della volubilità delle impressioni e dell’apparenza.
La sua anima è l’Eva della tradizione biblica, sensibile alla seduzione del mondo fenomenico (il Serpente), che tenta caparbiamente il Pensiero-Volontà (Adamo), offrendogli in dono il frutto dell’Albero proibito (percezione sensista), perchè si senta simile a Dio.
Maria è invece l’anima redenta dell’uomo che ha conquistato la santità e la saggezza, la Regina del vero amore, la Madre di tutti i miracoli e la feconda generatrice del Cristo interiore. E’ l’Iside Egizia, sposa e sorella di Osiride, suprema protettrice dell’amore magico e della rigenerazione spirituale.
Tuttavia, per divenire magico, l’amore dev’essere il frutto di una perfetta intesa tra le parti dell’uomo: il corpo fisico, il Corpo Lunare e il Corpo Mercuriale, uniti da una sola volontà diretta al bene e alla felicità di se stessi o della persona amata.
Tutte le forme di amore sono aspetti dell’unico vero amore, che coinvolge l’uomo sino a trasformarlo profondamente, straripando negli altri come un torrente di forza benefica e purificatrice.
Tratto da: Mario Krejis, Ermetismo e Alchimia, cap 15 pag 140
Ringraziamo l’amico Kore Kosmou per avercelo inviato
da Visione Alchemica