lunedì, settembre 28, 2009

L'ATTENZIONE
Se considerassimo la nostra vita con attenzione, ci accorgeremmo che è tutto in continuo
cambiamento e in movimento, con l'attenzione arriveremo a comprendere il significato della nostra esistenza.
La vita stessa discorre.........e non sta mai in silenzio a volte ci appare come un grido, altre un canto armonico.
Quando percepiamo il "grido"la causa è sempre il nostro modo di essere diamo alito alle nostre varie personalità, le quali si cibano e alimentano la nostra mente verso le energie inferiori, allontanandoci dalla nostra LUCE," e dall'Attenzione.

"La causa è il cuore colmo di sofferenza e infelicità, per cui non riesce a vedere altro.
Diventiamo sordi e viviamo solo rumore, il canto viene distrutto.....
L'attenzione ci porta a trasmutare il tutto....
Dovremmo imparare da ogni momento bello , da ogni momento che abbiamo vissuto, da ogni momento estatico: conservaro, amarlo e vivere sempre con loro.
Diventeremmo più sensibili, attireremmo felicità, l'amore accadrà più spesso, la meditazione arriverà più facilmente, la vita sarà una benedizione, la vita una festa ma........dobbiamo creare un CUORE felice.
L'attenzione, una profonda attenzione: l'essere assorti, presti attenzione a qualcosa, questa cresce come un seme..... ancor di più.
Se prestiamo attenzione alla nostra sofferenza ne incoraggiamo la crescita, se prestiamo attenzione alla nostra felicità, ne incoraggiamo lo sviluppo.
Diventiamo nemici di noi stessi, se siamo immersi nella sofferenza è perchè abbiamo dato attenzione a fenomeni sbagliati, dovremmo spostare la nostra attenzione anche a un solo ricordo di un momento di beatitudine,di estasi, questo basta........
Il seme crescerà e diventerà un albero maestoso, allora potremo riposare, respirare,danzare sotto il suo manto, rilassarci con lui, meditare con lui.
Se conserveremo nella memoria i nostri canti armonici, forse un giorno saremo in grado di sentire tutta la musica dell'universo.
E una volta che saremo in grado di vivere nella melodia , parleremo direttamente con DIO.

JOLIE

domenica, settembre 27, 2009

SILENZIO

Udire la voce del silenzio significa comprendere che l'unica vera guida viene dal cuore.
Quando vivo profondamente il silenzio arrivo a sentire, che la vera guida arriva dalla mia essenza più intima, il mio vero MAESTRO interiore il quale abbracciandomi, riesce a trasportarmi nella verità assoluta.
Il mio ATMAN

sabato, settembre 26, 2009

LA MIA ANIMA MI HA PARLATO

La mia anima mi ha esortato ad amare ciò che gli altri aborriscono e a essere amico di colui su cui gli altri riversano offese.
La mia anima mi ha rivelato che l'Amore si esalta non solo in colui che ama ma amche nell'amato.
Prima che la mia anima mi parlasse, l'Amore stava nel mio cuore come un filo sottile teso tra due pioli.
Ora l'Amore è divenuto un'aureola il cui inizio coincide con la fine e la cui fine coincide con l'inizio. Essa abbraccia ogni cosa che esiste e pian piano si allarga a includere tutto quello che sarà.

La mia anima mi ha insegnato a discernere la bellezza: della pelle, della forma, del colore. Mi ha esortato a meditare su cose che la gente considera brutte fino a quando non riuscissi a percepirne la malia e l'incanto.
Prima che la mia anima mi parlasse, la Bellezza mi appariva come una tremula fiamma tra colonne di fumo. Ora il fumo è svanito e altro non vedo che la fiamma.
La mia anima mi ha insegnato a udire voci che non sono articolate dalle labbra, dalla lingua, dalla laringe.
Prima che la mia anima mi parlasse, non udivo che chiasso e lamenti. Ora attendo ansiosamente il Silenzio, e odo i suoi cori che cantano gli inni del passato, e le melodie del firmamento che annunciano i segreti dell'Invisibile.
La mia anima mi ha insegnato a bere quel vino che non viene spremuto dal torchio, né si può sorbire da un calice che la mano possa impugnare o il labbro possa sfiorare.
Prima che la mia anima mi parlasse, la mia sete era simile a una tenue scintilla nascosta sotto le ceneri, e bastava un sorso d'acqua per estinguerla.
Ora la mia brama è divenuta il mio calice, il mio amore il mio vino, e la mia solitudine la mia ebrezza; ma in quella inestinguibile sete v'è eterna letizia.
La mia anima mi ha insegnato a toccare ciò che non ha corpo; la mia anima mi ha rivelato che tutto ciò che tocchiamo alimenta il nostro desiderio.
Ma ora le mie dita si sono tramutate in nebbia, che penetra nel visibile dell'universo e si mescola all'invisibile.
La mia anima mi ha esortato a odorare la fragranza che non sale dal mirto o dall'incenso. Prima che la mia anima mi parlasse, adoravo aspirare i profumi dei giardini, dei flaconi, degli incensieri.
Ora posso assorbire l'incenso che non viene bruciato in offerta o in sacrificio. E riempio il mio cuore di un profumo che nessuna mutevole brezza ha mai disperso nello spazio.
La mia anima mi ha insegnato a rispondere "Sono pronto" quando l'Ignoto e il Pericolo mi chiamano.
Prima che la mia anima mi parlasse, non rispondevo mai ad alcun grido che non fosse di persona conosciuta, e mai mi avventuravo su un sentiero che non fosse facile e piano.
Ora l'Ignoto è diventato un destriero che posso cavalcare per raggiungere l'Ignoto; e il piano si è tramutato in una scala sui gradini della quale mi arrampico fino alla vetta.
La mia anima mi ha esortato a non misurare il Tempo dicendo: "Quello era ieri e questo sarà domani".
Prima che la mia anima mi parlasse, immaginavo che il passato non potesse mai ritornare e il Futuro non potesse mai essere raggiunto.
Ora so che il momento presente contiene ogni tempo,e racchiude ogni cosa che possiamo attenderci,compiere,comprendere.
La mia anima mi ha parlato esortandomi a non limitare lo spaziodicendo:"Qii, la, e altrove".
Prima che la mia anima mi parlasse, sentivo che ovunque andassi era lontano da qualsiasi altro spazio.
Ora comprendo che, ovunque io sia, là sono contenuti tutti i luoghi; e la distanza che percorro abbraccia tutte le distanze.
la mia anima mi ha esortato a vegliare quando gli altri si abbandonano al sonno. E ad arrendermi al sonno quando gli altri sono desti.
Prima che la mia anima mi parlasse, dormendo non vedevo i loro sogni, né essi contemplavano la mia visione.
Ora non do vela al vascello dei miei sogni finchè essi non mi guardano, ed essi non si librano nel cielo della loro visione finchè io non esulo al saperli in libertà.

La mia anima mi ha ammonito: "Non inorgoglirti per la lode e non affliggerti per il biasimo" .
Prima che la mia anima mi parlasse, dubitavo che la mia opera fosse degna.
Ora comprendo che gli alberi germogliano in primavera e fruttificano in estate senza aspettarsi alcuna lode;si spogliano in autunno e restano nudi in inverno senza temere nessun biasimo.
La mia anima mi ha rivelato che non sono più del pigmeo e non sono meno del gigante.
Prima che la mia anima mi parlasse, dividevo gli uomini in due specie: il debole, che compativo, e il forte, che seguivo a a cui contrapponevo la mia sfida.
Ora ho imparato che io ero simile a entrambi e fatto degli stessi elementi. La mia origine è la loro origine, la mia coscienza, la mia idea è la loro idea, e il mio peregrinare è il loro perigrinare.
Se peccano, sono anch'io peccatore.Se agiscono bene, mi compiaccio della loro virtù. Se si elevano, mi elevo con loro: se sono pigri, condivido la loro accidia.

La mia anima mi ha detto: "La lanterna che porti non è tua, e la canzone che canti non è stata composta nel tuo cuore, poiché anche se porti la luce non sei la luce, e anche se sei un liuto ben accordato non sei un suonatore di liuto".

La mia anima mi ha parlato, fratello, e mi ha insegnato molte cose. E anche la tua te ne ha insegnate. Perché tu e io siamo uno solo, e tra noi non vi è disaccordo, tranne che io mi ostino a dichiarare ciò che ho nel profondo, mentre tu con uguale insistenza lo tieni segreto. Eppure c'è una sorta di virtù nel tuo riserbo.

Kahlil Gibran