domenica, febbraio 16, 2014

Temple of Silence - Deuter

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IL NUMERO 3

3GIULLARE


Numero 3

Il Tre, per i Celti è considerato il numero perfetto, triplice manifestazione del Dio Unico, Forza, Saggezza e Amore. La Triade o Hung, come viene riconosciuta in Cina, rappresenta il Cielo, la Terra e l’Uomo. La Trinità, nel dogma Cristiano, è l’idea di un Dio “uno e trino” Padre, Figlio e Spirito Santo.
Lo Gnosticismo Cristiano tramanda che Dio come l’Uno, la Monade, il Primo Eone che emanò in principio due Eoni, il maschio Caen = Potere e la femmina Ankhana = Verità, Amore, da cui successivamente furono emanate in successione ulteriori coppie di Eoni. L’ultima di queste coppie è costituita da Cristo e Sophia. Dio dunque è Padre e Madre al tempo stesso, poiché in Dio vi è l’origine di entrambi i Principi, il Maschile e il Femminile.
La terza lettera dell’alfabeto ebraico è Ghimel. La sua funzione è la Rotazione. La Vita, l’Universo, è dinamismo, evoluzione. Questa funzione mette in movimento tutte le energie e potenzialità che sono in Alef e in Beth. Quando ci sentiamo nei nostri sogni e ci muoviamo nella vita di tutti i giorni a partire dai sogni, dai progetti, dalle immagini belle e regali che stanno nel nostro cuore, le energie della mente e del corpo si mettono in “movimento” sono attivate, spinte dalla passione, dall’entusiasmo che anima il nostro spirito. Ghimel è “Rotazione”, mette in movimento rotatorio, perciò sciolto, privo di attriti.
Il terzo segno dei tarocchi è l’Imperatrice simbolo della forza creativa della natura. Rappresenta una donna forte, calda, consapevole del suo potere, capace di portare energia e guarigione. Come madre, lei dona la vita e la protegge. Come Dea dell’Amore, è un’amante calda e appassionata. Ogni tipo di progetto creativo verrà stimolato e protetto dalla sua energia.
“Il numero Tre” possiede lo spirito, è il compendio dell’ Uno e del Due, è un numero completo, che si esprime con l’azione e la parola. Le sue caratteristiche sono la creatività, l’espressione di sé, dei propri potenzialità. Nel Tre si evidenzia la predisposizione all’arte, chi lavora nel teatro e nello spettacolo ha senz’altro dei tre nel profilo. L’estro e l’ingegno sono caratteristiche del giullare, qualsiasi attività in cui siano richiesti buon gusto, talento ed espressività, si addicono a questo poliedrico personaggio, capace di inventarsi la vita istante per istante. La comunicazione è anche una sua qualità, è maestro dell’uso della parola che può esprimere in attività di pubbliche relazioni, o come abile venditore. Ha buon gusto innato eè perciò portato per il settori della moda, design o pubblicità, e anche tutte quelle attività a contatto col pubblico, naturalmente non ama i lavori ripetitivi. Per la simpatia e il buonumore che sa trasmettere agli altri è considerato un’amicizia preziosa, in compagnia è facilmente al centro dell’attenzione, con la sua socievolezza ed estroversione.
L’archetipo del Tre è il Giullare
I tre livelli del Giullare
Al primo livello il Giullare si esprime in una personalità giocosa e superficiale, motivata soprattutto dal principio del piacere. Siamo in presenza del tipico estroverso, catturato dall’esperienza e dal mondo dei sensi. Il soggetto è carente per quel che riguarda la coscienza di sé e il suo sviluppo spirituale.
Al secondo livello l’individuo affina la sua percezione della realtà, e apprende ad esprimere se stesso nel mondo. La creatività è il tema centrale di questo stadio, che tramite una presa di coscienza, proietta il soggetto nella traiettoria del suo destino.
Al terzo livello il Giullare acquisisce il dono della conoscenza. Come nel mito di Ermes, che ottiene da Apollo il caduceo d’oro, l’individuo si risveglia nella sua funzione di “messaggero degli dei”. Questo ruolo gli consente di farsi strumento di guarigione, ritrovando la sua natura di guida spirituale.
3LOSTRANIEROOMBRA
L’Ombra del Giullare: lo Straniero
Questo Archetipo rappresenta il lato ombra del Giullare, la sfida è riconoscere in se stessi quest’ombra con le sue caratteristiche ed integrarla riportando l’equilibrio. Per trovare il suo posto nel mondo “lo straniero” diventa un abile trasformista e assume la maschera sociale che meglio si adegua alla necessità del momento. Per piacere agli altri egli si identifica con le esigenze del suo prossimo, rischiando tuttavia di allontanarsi dal suo vero Io. Il timore principale del soggetto è di scoprirsi, ed entrare in contatto col suo vuoto interiore e per evitare ciò crea ostacoli per non lasciarsi andare. Tende ad influenzare con energie dispersive la concentrazione per restare in superficie, nel momento in cui si avvicina al suo nucleo problematico cambia obiettivo e direzione.
Il rimedio come per l’Uno è riconoscere l’ombra nel “qui e ora”, l’essere presenti a se stessi dona la capacità e la forza di andare nel profondo e comprendersi. Serve costanza e perseveranza ma coltivando questo atteggiamento la persona sarà presente nel momento in cui si verifica la fuga dalle sensazioni e dalla sofferenza interiore e riuscirà a prendere contatto amorevole con la parte da guarire.
Armoniche dell’alfabeto
Esiste una corrente di pensiero che associa ad ognuna delle ventun lettere dell’alfabeto italiano la corrispondente lamina degli arcani maggiori dei tarocchi, in questo modo la A risulta legata al Bagatto, la B alla Papessa e così via, incentrando il significato delle lettere su questa corrispondenza.

C è l’equivalente numerico di 3.

Dotati d’intelligenza creativa. Indice di rapida comprensione dei concetti appresi, facoltà di sintesi e buona memoria, curiosità e molta cerebralità che è propizia per la vita intellettuale. Aderenza alla realtà, nervosismo ma con ricca vitalità, impulso attivo, orgoglio e ambizione. Possibilità di raggiungere l’equilibrio interiore. Paziente e pieno di riguardi nei confronti del prossimo è anche un tenace lavoratore. Ama le cose semplici, ha un’intelligenza viva e costruttiva e sa coniugare la conquista di risultati concreti con l’anelito alla spiritualità. Le lettere C, K, X, hanno come significato occulto la CREATIVITA’, per cui sono particolarmente favorevoli agli artisti.

Testi di Visione Alchemica e tratti da:
La Danza degli archetipi di Francesca Salvadori
I segreti dei numeri di Guido RossettiFonte per le lettere: www.digilander.libero.it/studio.acquario/onomanzi

IL NUMERO 2

2FANCIULLO

Numero 2
Il numero Due deriva dalla divisione dell’unità ed è il simbolo della separazione, perché da un punto di vista sacro, l’unità è per essenza una e unica. Il Due, come dìade, è l’espressione della dualità. In una visione dualistica del mondo si ha la separazione del principio materiale dal principio spirituale, e il numero Due è l’incarnazione degli opposti: maschile /femminile, giorno/notte, terra/cielo, ecc. Essendo un principio duale, indica sia il contrasto, la polarità, sia il tentativo di conciliazione.

La seconda lettera dell’alfabeto ebraico è Beth che ha funzione di Contenitore. L’Universo contiene tutte le risorse, le energie, le possibilità, le ricchezze che Alef, il Tutto, è, in modo ancora non manifesto e consapevole. Beth contiene la Luce (tutto ciò che esiste) e le Tenebre (tutto ciò che ancora non è realtà, ma può diventarlo). In Bet prendiamo coscienza che ogni nostro desiderio, sogno, progetto è buono e, se noi ci crediamo profondamente, può realizzarsi. Bet è in noi “atteggiamento”, porta sempre aperta, modalità, in cui costantemente avvertiamo e ci diciamo che “tutto è possibile”, qualsiasi emozione, pensiero e sogno è realizzabile. Perché, per il solo fatto che noi desideriamo una realtà, essa per corrispondenza, esiste già fuori di noi.


Il secondo segno dei tarocchi è la Papessa (o Sacerdotessa) simbolo della conoscenza segreta e la dualità tra l’universo materiale e l’universo spirituale, rappresenta la forza dell’intuizione e della conoscenza occulta. Il suo potere deriva dalla luna e dall’acqua, la sua saggezza le permette di vedere le cose nascoste e prevedere il futuro. La Papessa non agisce a livello materiale ma ad un livello più profondo della psiche. È calma e distaccata, sa aspettare il tempo giusto per agire, la sua purezza interiore le permette di non essere contaminata dalle emozioni negative.


Il numero Due” ha caratteristiche quali la sensibilità e la recettività, è amante della pace e dell’armonia così come ama le attenzioni ed essere protetto. Sa essere molto attento al suo prossimo e percepire, prevenendoli, i bisogni dell’altro. Il Due è rappresentato dal Fanciullo o Bambino e di questo Archetipo egli diffonde l’energia innocente con gli entusiasmi e la meraviglia tipici ma come un bimbo è altrettanto vulnerabile e può chiudersi se non è compreso o frainteso dalla malizia degli adulti, intesi in questo caso come persone meno percettive sensibili.
Il Fanciullo rappresenta l’essere che vive nella materia e che si affida con fiducia e giocosità alla vita, potrebbe essere il maestro della Legge di Creazione, così come lo è un bimbo in tenera età. Il suo compito nella vita è quello di trovare un equilibrio fra il dare e il ricevere. Il tatto e la gentilezza di cui è dotato, gli permettono di aiutare e di comprendere gli altri, infatti in ambito lavorativo è un collaboratore, affidabile e preciso con ottime qualità di analisi. Può essere anche un ottimo psicologo o lavorare nel settore del volontariato o come organizzatore. Il Fanciullo è un tradizionalista e il suo desiderio è avere una famiglia ed un rapporto di coppia stabile.


L’archetipo del Due è il Fanciullo:
I tre livelli del Fanciullo
Al primo livello il Fanciullo cerca di ricreare una dimensione psicologica anteriore all’età adulta e rifiuta di confrontarsi con la dura realtà della vita. Questa fase è caratterizzata dal bisogno di appartenere ad una persona, a un gruppo o ad una fede religiosa, che possano ricreare la fiducia incondizionata tipica dell’infanzia. E’ un periodo caratterizzato dalla dipendenza emotiva.
Al secondo livello il Fanciullo sperimenta la consapevolezza della sua individualità e si confronta col proprio bagaglio di tematiche rifiutate (la sua ombra). Questo passo è spesso conseguente ad un distacco dalla famiglia o dal partner e può rappresentare un momento particolarmente difficile per il soggetto. Paragonabile ad una “discesa agli inferi” permette all’individuo di maturare grazie all’esperienza.
Al terzo livello il Fanciullo ritrova l’innocenza originale avendo imparato attraverso l’esperienza a mediare fra la fede cieca e la totale diffidenza. L’equilibrio ritrovato consente al soggetto di vivere nella realtà, senza rinunciare ai propri sogni ed ideali.
2ORFANOOMBRA
L’Ombra del Fanciullo: l’Orfano
Questo Archetipo rappresenta il lato ombra del Fanciullo, la sfida è riconoscere in se stessi quest’ombra con le sue caratteristiche ed integrarla riportando l’equilibrio. L’Orfano ha in sé la paura di restare solo e perciò la sfida che deve affrontare è la dipendenza. Il suo bisogno è avere sicurezza dall’altro ecco perché il suo desiderio primario è appartenere a qualcuno e il timore di trovarsi da solo ad affrontare la brutalità del mondo, può spingerlo a cercare inconsciamente una relazione che sostituisca la figura materna sia esso uomo o donna. Nel rapporto di coppia può palesare il suo bisogno, oppure essere di sostegno per cercare approvazione e sostegno, sintomo di risarcimento affettivo che è venuto a mancare negli anni dell’infanzia.
Il rimedio è trovare in se stesso quella capacità perduta di avere fiducia in se stesso e nella vita con tutta la forza dell’esuberanza che ancora esiste ma che deve essere riportata a galla. Metaforicamente l’Orfano dovrà di nuovo imparare a camminare con le proprie gambe riscoprendo la meraviglia nel cammino della vita e l’equilibrio perduto ma che può essere ritrovato.
Armoniche dell’alfabeto
Esiste una corrente di pensiero che associa ad ognuna delle ventun lettere dell’alfabeto italiano la corrispondente lamina degli arcani maggiori dei tarocchi, in questo modo la A risulta legata al Bagatto, la B alla Papessa e così via, incentrando il significato delle lettere su questa corrispondenza.

B è l’equivalente numerico di 2.

Allergici a ciò che è oscuro. Rivela viva immaginazione, intuizione ma anche sensibilità, indulgenza per sé e verso gli altri. Inclina all’amore per il bello e della vita agiata, a coltivare di più i sentimenti che l’azione. È pieno di slancio, ma la generosità che gli sgorga istintiva dal cuore a volte rischia di metterlo nei guai. Dualismo e conflitti tra opposte tendenze, fatalismo e fortune alterne nel corso della vita. Fiducioso, ma non ingenuo, s’insospettisce quando una cosa non gli sembra chiara (non a caso il significato occulto della lettera B è MISTERO). In amore è in battaglia perenne. Troppa immaginazione e carattere instabile. Colore della lettera VIOLA

Testi di Visione Alchemica e tratti da:
La Danza degli archetipi di Francesca Salvadori
I segreti dei numeri di Guido Rossetti
Fonte per le lettere: www.digilander.libero.it/studio.acquario/onomanzi