martedì, luglio 02, 2013

Fiore di loto



"Esiste una legge cosmica che dice: >.
I politici,i preti di tutte le religioni,i giovani e le burocrazie hanno già creato fango a sufficienza;ora noi dobbiamo creare i fiori di loto.
Non devi annegare nel loro fango,ma gettare semi per i fiori di loto.
Il seme del fiore di loto è miracoloso:trasforma il fango nel fiore più bello che esista.In Oriente questo fiore è quasi venerato,per due ragioni.
Una è che sorge dal fango.La parola inglese human(umano),significa semplicemente mud(fango).
Il termine arabo admi significa semplicemente fango,perchè Dio ha creato gli esseri umani dal fango.Ma sussiste la possibilità di far crescere un fiore di loto:è un fiore maestoso e schiude i suoi petali solo quando sorge il sole,gli uccelli cominciano a cantare e tutto il cielo prende colore.Con la discesa dell'oscurità e il tramonto del sole,torna a chiudere i suoi petali.E' un amante della luce.
La seconda ragione è che i suoi petali e anche le sue foglie sono così vellutati che di notte le gocce di rugiada si raccolgono sui petali e sulle foglie.All' alba,quelle gocce brillano quasi come perle....anzi,sono molto più belle,perchè creano arcobaleni intorno a sè.Ma la cosa più meravigliosa è che,anche se stanno sui petali e sulle foglie,quelle gocce non li toccano;basta un alito di vento e cadono nell'acqua,senza lasciare tracce.
In Oriente il fiore di loto è diventato un simbolo,perchè l'Oriente sostiene che devi vivere nel mondo senza fartene toccare.Devi restare nel mondo,ma il mondo non deve restare in te.Devi attraversare il mondo senza che in te rimangano tracce,orme o graffi.Se nel momento della morte puoi dire che la tua consapevolezza è pura e innocente come lo era alla nascita,la tua vita è stata religiosa,spirituale.Per questo il fiore di loto è diventato un simbolo dello stile di vita spirituale:nasce dal fango,eppure non ne viene toccato.E' un simbolo della trasformazione.Il fango si trasforma nel fiore più meraviglioso e fragrante che il mondo conosca.Gautama il Buddha era così innamorato del fiore di loto che ideò l'espressione >"