giovedì, marzo 03, 2011

L'INCONSCIO


Con l'inconscio la natura ci ha fornito di un computer potentissimo, immensamente più potente di qualsiasi computer construito dall'uomo. Purtroppo però non esiste un libretto d'istruzioni e non riusciamo ad immaginare le sue potenzialità, quello che potrebbe fare per noi se sapessimo usarlo bene.
A differenza del computer, l'inconscio impara dalle esperienze e di conseguenza sviluppa nuovi programmi e modifica quelli esistenti, ma ha sempre bisogno di noi per essere indirizzato.
Sapere cosa fa l'inconscio e come lo fa ci permette veramente di usarlo a nostro vantaggio invece di essere noi in balìa dei suoi programmi.
Spesso succede che un tipo di programma ha funzionato molto bene in una determinata situazione del nostro passato, ma oggi, essendo cambiata la situazione, non è più utile. Tuttavia l'inconscio continua a proporlo finché non gli facciamo capire che è meglio sostituirlo con un programma più appropriato.
L'inconscio è quella parte della nostra mente che esegue in automatico tutti i processi mentali che possono essere eseguiti senza analizzare, ragionare e decidere, facoltà che sono riservate alla mente conscia. E' sempre al lavoro per soddisfare i nostri desideri ed eseguire gli ordini. Tuttavia spesso possono capitare delle incomprensioni se non sappiamo come impara e come dobbiamo dargli ordini.
L'inconscio si fa guidare dalle nostre emozioni. Attribuisce importanza alle cose secondo il nostro livello di coinvolgimento emotivo: poca importanza quando cisono poche emozioni, molta importanza quando ci sono forti emozioni.
Nelle sue azioni si muove alla ricerca di cose gradevoli o per allontanarci da emozioni sgradevoli. Perciò sono principalmente le nostre emozioni a guidare l'inconscio. Per fare questo associa ad ogni evento le emozioni che abbiamo sperimentato in quel momento. Quando ci ricordiamo dell'evento ecco che si presenta anche l'emozione, così come quando sperimentiamo l'emozione ci viene in mente il ricordo collegato. Tutto quello che succede lascia delle tracce nell'inconscio, tracce che sono tanto più profonde quanto più forte è l'emozione collegata. Con ogni ripetizione dell'evento le tracce diventano più profonde e perciò incanalano l'inconscio sempre di più a seguire quelle tracce e ad eseguire il relativo programma.
L'inconscio esegue sempre i nostri ordini e cerca di realizzare i nostri desideri, ma non distingue tra azioni utili e dannose. E' importante sapere in che modo recepisce quello che vogliamo da lui, altrimenti potrebbe eseguire programmi deleteri per noi e per gli altri.


PRENDE TUTTO ALLA LETTERA: quando diamo un ordine all'inconscio dobbiamo essere molto precisi e usare le parole adatte. "Sono uno stupido" è molto diverso da "Ho fatto una stupidaggine". Nel primo caso, dopo un certo numero di ripetizioni, l'inconscio crede che siamo stupidi e tiene innescata questa convinzione. (...)
"Non voglio più ascoltare Tizio" è negativo e invita l'inconscio a non udire Tizio, cosa non sempre di facile realizzazione; mentre "Voglio esser libero dall'influenza di Tizio" indirizza l'inconscio molto diversamente. (...)


NON RAGIONA: esegue gli ordini così come li percepisce senza ragionare su utilità, convenienza, effetti collaterali ed altro. Per questo l'inconscio può creare delle malattie al solo scopo dieseguire un ordine.
Se capisce che non vogliamo più fare un certo lavoro fa venire qualche disturbo che rende impossibile fare il lavoro. Il problema è che quasi sempre il disturbo è ben più sgradevole del lavoro che ci evita di fare.


PRENDE TUTTO SUL SERIO: non distingue fra uno scherzo ed un'informazione seria. Perciò è meglio evitare di scherzare su certe cose, non solo con noi stessi, ma anche con altre persone. Se uno si diverte a zoppicare l'inconscio potrebbe far venire una zoppìa davvero. Se qualcuno dice per scherzo: "Sei proprio scarso" l'inconscio lo prende sul serio. Se succede cento volte si considera ormai veramente "scarso", perciò attenzione a non usare questi scherzi nell'educazione dei bambini.
SEGUE LE EMOZIONI: l'inconscio segue le noste emozioni, i sentimenti, nonché le immagini, suoni, odori che questi evocano.
Se ripeti mille volte "Sono sicuro di farcela" ma dentro di te c'è la paura del fallimento, l'inconscio darà retta alla paura e realizzerà il fallimento.
E' molto più utile creare un'immagine in cui ti vedi nel momento in cui sei riuscito a fare la cosa.


Quando uno pensa "Non voglio ammalarmi" crea per forza un'immagine di malattia e l'inconscio potrebbe seguire quest'immagine e concretizzare la malattia. Meglio crearsi un'immagine di sé, con un sistema immunitario forte, ecc. per stimolare l'inconscio ad andare in quella direzione.
E' bene evitare tutte le negazioni come "non", così come tutti gli stimoli che indirizzano a scappare via da qualcosa.
Stimolare l'inconscio a muoversi verso una meta gradita è molto più potente che stimolarlo ad evitare qualcosa.

ESEMPIO: una persona ha l'impressione di non ricevere abbastanza attenzione dalle persone amate. Incontra una persona malata che riceve tantissima attenzione dalle persone amate. Incontra una persona malata che riceve tantissima attenzione e si immagina con grande emozione come sarebbe bello essere malata e ricevere tutta quella attenzione. Naturalmente si mette subito al lavoro per accontentare la persona e nel giro di poco la persona si ammala. Anche se il risultato finale è molto diverso dall'immaginazione che ha creato la situazione, l'inconscio non torna indietro, perché il suo obiettivo è solo quello di procurare attenzione tramite la malattia e in questo è riuscito. La sua attenzione è stata un pieno successo, ma gli effetti collaterali sono tremendi.

PROCESSI MOTORI: uno dei modi in cui impara l'inconscio è la ripetizione; questo serve per rendere automatiche tutte quelle azioni che eseguiamo di frequente. Vi ricordate la prima volta che avete guidato una macchina? Quanto era difficile pensare contemporaneamente a tutte le azioni da eseguire: frizione, acceleratore, freni, volante, specchietto, freccia...

Ma dopo un certo lasso di tempo tutto diventa automatico, l'inconscio fa tutto da solo e noi con la mente conscia possiamo fare altro.
L'inconscio non riesce a distinguere tra le informazioni che arrivano tramite i nostri sensi e quelli che generiamo direttamente dalla nostra immaginazione. Perciò fare una cosa realmente o immaginare di farla è la stessa cosa per l'inconscio.
Sfruttando questo fatto possiamo imparare e/o perfezionare un'attività facendola nella nostra immaginazione. Allenare l'inconscio con l'immaginazione richiede meno tempo che non fare le cose fisicamente e in più si può fare in qualunque posto. (...)
Possiamo usare la stessa tecnica per qualsiasi attività corporea: migliorare nello sport, nel suonare uno strumento, nell'eseguire lavori che richiedano buona manualità.
Funziona tanto più quanto riesci a riprodurre nella tua immaginazione tutte le sensazioni sensoriali che nella realtà sono coinvolte nell'attività. Questo vuol dire non solo vedere la mano che scrive, ma sentire anche il contatto della pelle con il foglio, il rumore che fa la penna sul foglio, l'odore dell'inchiostro, ecc.

L'IMPORTANZA DELLE EMOZIONI: di fronte ad un pericolo è richiesta una reazione immediata che può eseguire solo l'inconscio, la mente conscia ci metterebbe troppo tempo. In queste situazioni non abbiamo tante occasioni per imparare, perciò ci vuole un meccanismo che garantisce un apprendimento immediato. Mettiamo che abbiamo reagito alla prima aggressione con la fuga e che questa sia stata un successo. Grazie alla fortissima emozione di paura l'inconscio memorizza immediatamente il programma eseguito con successo (la fuga) e lo propone in automatico la volta successiva che ci troviamo di fronte ad un'aggressione.
L'incoscio continua ad eseguire il programma per sempre e indipendentemente dalle circostanze, a meno che circostanze molto particolari non facciano capire all'inconscio che non è sempre la situazione migliore.
Se da piccoli ci siamo trovati di fronte ad un cane che ci ha fatto tanta paura, l'inconscio ha imparato che è meglio stare lontano dai cani e propone la stessa paura e un irresistibile impulso di scappare ogni volta che vediamo un cane, anche se sappiamo che non ci farà niente.
I programmi indotti da una forte emozione generalmente vengono cambiati dall'inconscio solo con un'emozione diversa più forte o più gradevole e altrettanto efficace. Sfruttando questo fatto si possono cambiare e velocemente questi tipi di programmi dell'inconscio con esercizi di immaginazione che sono in grado di produrre una risposta adatta e più gradevole alla situazione che ha installato il programma non più desiderato.

ESERCIZIO: prova a scrivere con la mano meno abile alcune parole in stampatello. Difficile, no? Quanto ti ci vorrà per impararlo bene? Ora prova a farlo solo nella tua imaginazione. Vedi che i movimenti non sono fluidi neanche nell'immaginazione! Questo vuol dire che il problema non sta tanto nella tua mano, ma nel fatto che il tuo inconscio non ha imparato come muoverla. Prova sempre con la tua immaginazione a riscrivere le parole diverse volte. Noterai che ogni volta va un po' meglio fino a quando non hai raggiunto una certa fluidità nei movimenti.

Ora prendi la penna e prova nella realtà e vedi quanto hai migliorato! Naturalmente anche la tua mano ha bisogno di un po' di prassi, ma imparerà molto velocemente.

LE MALATTIE: spesso anche le malattie sono causate da programmi vecchi e inadeguati alla situazione attuale. Di frequente sono programmi installati dall'educazione ricevuta.
Pensiamo ad una bambina che è stata costantemente obbligata a tenere tutto in ordine con continui rimproveri. Il suo inconscio impara che un ordine non perfetto equivale ad essere privata dell'amore. Visto che a quell'età sentirsi amati è di primaria importanza l'inconscio decide che è utile fare di tutto per mantenere un perfetto ordine. (credenza)
Anche da persona adulta, anche quando i genitori saranno già morti, questa persona non farà altro che mettere in ordine ed esigere lo stesso ordine dagli altri, diventando insopportabile ai propri famigliari e a se stessa. Ad un certo punto la persona si stancherà di passare tutto il giorno a pulire senza ricevere nessun apprezzamento, ma non potrà farne a meno perchè l'inconscio lo esige. Quando il desiderio di non farlo più diventerà abbastanza forte, l'inconscio interverrà per realizzare il desiderio della donna di non dover più pulire. Siccome l'inconscio non è in grado di capire il motivo della mania di pulizia, non può intervenire sulla causa. Perciò deve trovare un'altra soluzione. Per esempio farsi venire l'artrite reumatoide che rende molto difficile l'uso delle braccia e delle mani. Probabilmente all'inizio non servirà tanto, perchè la persona continuerà i suoi lavori nonostante i dolori. Così l'inconscio aumenterà i disturbi finché la persona non riuscirà più a far nulla. Così finalmente potrà non fare le pulizie senza per questo sentirsi meno amata. Ma a che prezzo! Come si fa a risolvere una situazione di questo tipo? Sostituendo con alcune tecniche specifiche i vecchi programmi dell'incoscio con programmi più utili! Così la persona potrà sempre amare l'ordine, ma diventare libera di decidere fino a che punto valga la pena di impegnarsi a mantenerlo e di fare cose considerate più importanti.
Troverà cose più soddisfacenti da fare e non avrà più bisogno di litigare coi famigliari e nel giro di poco tempo sparirà l'artrite reumatoide. In questo percorso la persona può farsi aiutare anche dai Fiori di Bach o dal rimedio omeopatico personale.

FILTRI: visto che ogni semplice evento contiene molte più informazioni di quelle che riesce a gestire la mente conscia, abbiamo bisogno di filtri che selezionino poche infomazioni essenziali da portare alla persona. Questi filtri sono gestiti dall'inconscio che così aiuta la mente a non essere sopraffatta dalle informazioni.

I filtri sono tanti ed ogni persona usa una combinazione di filtri tutta personale. Questo è il motivo per cui se dieci persone vedono lo stesso evento e lo devono raccontare, sentiremo dieci versioni diverse di quello che è successo. La combinazione di filtri determina il modo in cui percepiamo il mondo.

ALCUNI FILTRI IMPORTANTI: sono descritti i due estremi di ogni filtro, tenete conto che normalmente ognuno ha una sua regolazione intermedia che può essere più da una parte o dall'altra.

Insieme-Dettaglio
determina se prestiamo attenzione all'insieme o ai dettagli.


Similitudine-Diversità
determina se in un confronto vediamo la similitudine o la diversità.


Presenza-Mancanza
determina se notiamo quello che c'è o quello che manca (il famoso bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto).


Introverso-Estroverso
decide se diamo più importanza al mondo esterno o al mondo interiore.


Teoria-Pratica
determina se uno si interessa più della teoria e del mondo delle idee o delle cose pratiche e della loro applicazione.


Fiducia-Diffidenza
determina quanta fiducia diamo agli altri e fino a che punto siamo diffidenti.


Azione-Riflessione

determina se reagiamo istintivamente o se prima riflettiamo.

Verso-Via da
è un filtro di motivazione molto importante, perchè determina se facciamo le cose per allontanarci da qualcosa o per andare verso qualcosa che desideriamo.


Programmazione- Spontaneità
determina se uno programma tutto o se preferisce la spontaneità.


Pensiero-Sentimento

determina se affrontiamo le cose e prendiamo le decisioni in modo razionale o se seguiamo i sentimenti.

Quasi tutti i filtri sono regolabili, cioè esistono infinite posizioni intermedie tra i due estremi di un filtro. (...)
Nessuna regolazione di filtro è migliore o peggiore,ma è più o meno adatta allo scopo specifico per cui viene utilizzata.
L'inconscio tende ad usare una regolazione che è stata particolarmente efficace in passato e la ripropone in tutte le occasioni.
Invece possiamo insegnare all'inconscio di regolare i filtri a seconda delle circostanze e di quello che vogliamo ottenere. Solo così riusciremo a ottenere il massimo vantaggio dai filtri.
Esistono filtri di percezione e di azione.
I primi servono a percepire il mondo esterno ed interiore, i secondi decidono in che modo reagire ai vari stimoli.

La comunicazione tra due persone che usano filtri diversi senza saperlo può portare a delle incomprensioni:

la "moglie DETTAGLIO" dice delusa al "marito INSIEME":
noti niente?
che dovrei notare?
ho degli orecchini nuovi!


La moglie DETTAGLIO pensa che il marito non la ami più perché non l'ha neanche guardata, altrimenti avrebbe notato gli orecchini nuovi. Invece il marito INSIEME aveva guardato a lei come persona e non capisce l'importanza degli orecchini di fronte alla bellezza della persona e pensa che sia solo il solito modo di rompere. Ecco l'importanza di conoscere i filtri e di rendere l'inconscio flessibile nella loro applicazione.

ARCHIVIAZIONE: l'inconscio ci aiuta a catalogare e riconoscere immediatamente l'importanza che abbiamo attribuito a

-eventi passati, presenti, futuri

-criteri decisionali

-valori

-credenze

Il modo in cui l'inconscio gestisce il passato, presente e futuro determina se siamo rivolti al passato, se viviamo solo nel momento o se siamo proiettati verso il futuro.
Se abbiamo fatto capire all'inconscio che non vogliamo più ricordarci di un evento spiacevole o traumatico del passato, esso lo tiene nascosto. Per fare questo l'inconscio consuma molta energia e in più questi eventi nascosti continuano a condizionare pesantemente la nostra vita e diventano così doppiamente pesanti
In questi casi è utile scavare i ricordi traumatici e trasformarli in una risorsa con l'aiuto di un esperto che guida la persona nella scoperta del trauma e della sua traformazione, un processo che richiede normalmente non più di un'ora.
Criteri, valori e convinzioni spesso hanno le origini nell'educazione e nell'esperienza dei primi anni di vita, ma oggi non necessariamente corrispondono alle nostre reali esigenze.
Questo crea conflitti interni che ci limitano e che possono anche essere la causa di malattie. Sempre con l'aiuto di un esperto possono essere individuati ed adeguati alle nostre reali esigenze.

RISOLUZIONE DI PROBLEMI: l'inconscio ci può aiutare anche nella risoluzione di problemi. L'inconscio ha memorizzato un'infinità di informazioni ed ha anche accesso, tramite i campi morfogenici, alle informazioni collettive; lavora giorno e notte e ha una capacità di elaborazione incredibile.
Perciò chi meglio di lui può trovare soluzioni ai nostri problemi?
Gli scienziati spesso usano,anche senza rendersi conto, questo strumento per trovare soluzioni. Ruminano il problema per giorni e mesi e poi una mattina si svegliano e hanno trovato la soluzione.
Per stimolare questo tipo di elaborazione da parte dell'inconscio dobbiamo porci delle domande molto precise e puntuali sul problema ed in particolare sugli aspetti dove manca la chiarezza, ripetere le domande tutte le sere prima di addormentarci e avere pazienza.
L'inconscio troverà la soluzione, che probabilmente arriverà in un momento inaspettato come un fulmine a ciel sereno.

CONCLUSIONE: è stato molto difficile concentrare un trattato sull'inconscio in poche pagine. Considerando che i più grandi esperti da Freud in poi hanno scritto un'infinità di libri sul tema, il presente articolo non può essere che un piccolo assaggio che intende proporre un punto di vista insolito, dirigere l'attenzione del lettore su alcuni aspetti importanti per la vita quotidiana e far capire che tutti abbiamo la possibilità di cambiare nel profondo.


by H. Bösch