sabato, dicembre 10, 2011

Natura umana e natura divina

Le due nature dell’essere umano
    "Una grande confusione regna nella mente delle persone. Per questo è necessario che prendano coscienza che in loro esistono due nature, una natura superiore che si manifesta in modo opposto rispetto a quella che si ha l'abitudine di chiamare "natura umana". Perché questa natura umana, non è in realtà che la loro natura inferiore, un' eredità del regno animale di cui portano le tracce dentro di sé. Nessuno è libero da questa eredità. La differenza tra gli esseri è che alcuni sentono il bisogno di dominare queste tendenze animali e altri no.
    Gli animali stanno bene come stanno. Poiché per loro il solo problema è la sopravvivenza, cioè nutrirsi, ripararsi, riprodursi, difendersi, è normale che si lascino condurre esclusivamente dai loro istinti. Non è la stessa cosa per gli esseri umani che hanno un'altra vocazione. E anche se devono ancora portarsi dietro la loro natura animale, non è questa la loro vera natura. La vera natura dell'uomo è la sua natura divina: essa è come una fiamma in lui, ed egli la deve conservare e nutrire. Infatti bisogna riconoscere che, mentre gli istinti sono pronti a manifestarsi senza che ci sia bisogno di incoraggiarli, la natura divina, invece, ha bisogno di essere protetta e sostenuta.
Voi siete dèi, C.S. I

    "Da migliaia di anni gli uomini cercano di studiare se stessi per comprendere i principi da cui sono costituiti e hanno immaginato numerosi metodi di divisione. Alcuni hanno adottato il 2 (il bene e il male, l’alto e il basso, lo spirito e la materia, il maschile e il femminile, il positivo e il negativo, il cielo e la terra). Altri hanno adottato il 3 (pensiero, sentimento e volontà, che corrisponde anche alla divisione cristiana: corpo, anima e spirito). Gli alchimisti dividono gli uomini in 4 secondo i 4 elementi. Gli astrologi lo dividono in 12 secondo le 12 costellazioni. Gli induisti e i teosofi lo dividono in 7: corpo fisico, eterico, astrale, mentale, causale, buddhico, atmico. I cabalisti lo dividono in 3, in 4, in 9 o in 10… Infine, per alcuni l’uomo è una unità indivisibile. Qualunque sia il punto di vista che si adotti sarà sempre veritiero, dipende solo da quale angolatura si osservano le cose."
    "Per semplificare la questione, diremo che l’essere umano è una unità perfetta, ma questa unità è polarizzata, cioè si manifesta in due direzioni, sotto due aspetti differenti. L’uomo è fatto di due nature: la natura inferiore (che chiameremo sé inferiore o personalità) e la natura superiore (che chiameremo sé superiore o individualità) che hanno le stesse facoltà di pensare, di sentire e di agire, ma in direzione contraria. Per prendere coscienza di questa differenza, ci si deve osservare. La maggioranza degli esseri umani mescolano tutto: per loro i pensieri e i sentimenti inferiori sono della stessa natura dei pensieri e dei sentimenti superiori; non sanno distinguere gli uni dagli altri. Per gli iniziati, invece, questa distinzione è assolutamente chiara. In realtà non si può trovare il limite assoluto che separa queste due nature, poiché l’una si fonde nell’altra (come i colori dello spettro che si distinguono molto precisamente da lontano ma di cui da vicino non si può distinguere la linea di separazione) ma che, nella vita normale, si distinguono benissimo l’una dall’altra."
L'Alchimia Spirituale, Vol 2, O.C.
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Manifestazioni delle due nature dell’essere umano
    "La personalità vuole mostrarsi ad ogni costo e per fare questo è pronta a impiegare tutti i mezzi, gradevoli o sgradevoli; si copre di colori chiassosi, di vestiti eccentrici e si fa notare per una risata grottesca, per gesti affettati. Vuol sempre mostrarsi per più di quel che è, come un pollo che gonfia le sue penne per apparire più grande. Ma essa è estremamente mutevole e passa da uno stato all’altro con incredibile facilità: prima allegra e poi triste, ottimista e poi scoraggiata, gentile e poi cattiva. Teme la fame, la povertà, la morte e fa calcoli inverosimili per assicurarsi il cibo e ogni sorta di possessi. Ma non può trattenere nulla perché è una voragine senza fondo nella quale tutto si perde. La personalità ha solo un movente: l’interesse, e per far ciò è capace di cambiare filosofia, religione, di opinione politica tanto rapidamente quanto lo richiedono le circostanze.
    L’individualità agisce totalmente al contrario della personalità. Non ha mai fretta di mostrare, non getta mai il fumo negli occhi, non grida per essere notata poiché è certa di essere scoperta quando sarà necessario. Per fare questo conta solo si suoi doni e sul suo lavoro. Essa porta in sé una convinzione stabile, incrollabile, una fede ed una speranza costanti e ferme. Non cambia, il suo punto di vista resta immobile.
Sfortunatamente gli esseri umani contano molto sulla loro personalità e quasi tutti cercano la libertà, la felicità e la luce dalla parte inferiore della loro natura. No, con la personalità si trova solo la debolezza nel piano fisico, la sofferenza nel piano astrale ed errori nel piano mentale. Questo è quello che la personalità può dare, a dispetto delle sue apparenze seducenti. Sembra come una bolla di sapone: la bolla vola, sgargiante, iridata, ma scoppia subito."
L'Alchimia Spirituale, Vol 2, O.C.

Mantenersi in contatto con la natura superiore


    "Quali che siano i vostri compiti quotidiani, cercate tutte le occasioni per entrare in contatto con il mondo dello spirito, il mondo divino, poiché è unicamente in quel mondo ˆ che portate tutti in voi stessi ˆ che potrete espandervi e trovare la pienezza. Solo le gioie sottili del mondo dello spirito sono durevoli; perché sciuparle attardandosi sempre troppo in basso nella materia? Quel mondo divino che portate in voi è la vostra natura superiore e avete tutte le possibilità di svilupparla, identificandovi con essa. E allora, a poco a poco, sentirete che anche nell'oscurità e nella tormenta, la luce e la pace sono costantemente con voi."