giovedì, febbraio 20, 2014

IL NUMERO 8

8SOVRANO

Numero 8
Il numero otto è fra i simboli più antichi: questo è il numero della rosa dei venti, ma anche della Torre dei Venti ateniese e, ancora, dei petali del loto e perciò, nella terminologia buddista, dei sentieri della Via.
Ecco perché abbiamo scelto la rosa dei venti come simbolo di Alchimia dei Talenti il blog dell’arte.
Universalmente considerato il numero dell’equilibrio cosmico, l’Otto è il simbolo dell’infinito, dove nulla finisce, ma c’è solo un continuo ciclo che non ha fine è il riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. L’infinito è di natura positiva quando si collega all’illimitato, nel senso di apertura alla trascendenza. Ma è di natura negativa quando l’infinito cade in un circolo vizioso di ciò che non ha fine. L’otto essendo la somma di 4+4, è un numero pragmatico, in quanto esalta la natura concreta e tangibile del numero quattro. Inoltre indica la legge, il rigore e la regola, sempre secondo il suo aspetto concreto.
Il numero 8 è presente in moltissime religioni.
Il numero 8 riveste nella cultura tibetana, come del resto nel mondo, una valenza favorevole.
Nel cristianesimo Gesù, nel sermone della montagna proclama le 8 beatitudini.
Secondo i miti cosmogonici egizi, Thot ha creato gli otto dei e fondato Khmun, chiamata più tardi Eliopoli, “la città degli Otto”.
Nella mitologia germano-scandinava, Sleipnir, il fantastico cavallo di Odino, ha otto zampe. In India, Durga, dea guerriera è rappresentata con 8 braccia.
Otto sono gli Avatar di Vishnu, otto gli immortali cinesi, otto i trigrammi dell’ I Ching.

L’ottagono richiama il significato simbolico del numero otto, collegato alla resurrezione, che ricorre spesso negli impianti occulti dei Templari. Esso corrisponde al ritmo perfetto dell’armonia e della felicità che derivano dalla riconquista del Paradiso. L’iniziato, dopo avere solcato i sette cieli corrispondenti ai sette pianeti, arriva alla meta (l’ottava), all’ambita rigenerazione, sintomo di un nuovo inizio, su di un piano di coscienza superiore. Ovviamente troviamo questo numero in numerose chiese cristiane soprattutto nella forma ottagonale delle fonti battesimali; e non solo, secondo i miti egizi, Thot ha creato gli otto dei e fondato Khmun, chiamata più tardi Eliopoli, “la città degli Otto”. Non possiamo dimenticare Federico II e la sua passione per l’Otto, tanto da costruire quel gioiello a pianta ottagonale che è Castel del Monte con i suoi segreti ancora sigillati.
L’ottava lettera dell’alfabeto ebraico è HET. La sua funzione è: Riparo
La vita sulla Terra, negli esseri, più diventa complessa, più si fa fragile e necessita di attenzioni e cure. Dalla roccia agli animali, all’uomo, ogni passaggio dell’evoluzione ha significato bellezza e tenerezza ma anche necessità di protezione.
Het, la funzione del riparo: la dinamica che la Vita ha elaborato per potersi dare insieme a complessità, bellezza, perfezione, anche compassione e amorevolezza. Het è sguardo amorevole sulla Vita e su gli esseri viventi, è sentirsi “mamma – papà”, è presa di coscienza della nostra responsabilità verso l’Universo. È maturare il senso del rispetto, della protezione, dell’esaltazione e celebrazione della grandezza e bellezza del mondo che va protetto, curato, preservato, goduto e lasciato ai nostri figli e a quanti vengono dopo di noi, intatto nelle sue risorse e migliorato. Het ci avverte che i nostri sentimenti, i nostri pensieri, i desideri vanno protetti e custoditi. Come una mamma tiene con sé protegge e nutre il suo piccolo, così emozioni, pensieri, sogni, vanno custoditi, alimentati e protetti perché, curati, coccolati, alimentati da tutte le nostre amorevoli attenzioni ed energie interiori, affinchè prendano forma e diventino capaci di creare la nostra realtà. Het, ci protegge nel nostro sentire: le emozioni possono travolgerci, inondarci e destabilizzarci… cogliamo la forza e, in questa consapevolezza, cresciamo, conosciamo chi siamo, impariamo la cura per noi stessi.
L’ottavo segno dei tarocchi è La Forza
Questo Arcano rappresenta due tipi di forza: quella bruta rappresentata dal Leone, e quella spirituale, simboleggiata dalla fanciulla. La forza spirituale riesce a domare quella materiale, dimostrando così di essere la più potente. La Forza insegna a dominare la nostra natura ‘animalesca’ attraverso l’autocontrollo, la pazienza, la dolcezza. Questa non è una forza aggressiva, che attacca ciò che si trova all’esterno, ma è piuttosto la forza d’animo che permette all’individuo di resistere alle tentazioni e domare i propri demoni interiori.
“Il numero Otto” rappresenta l’integrità e la completezza dell’età matura. E’ il numero che indica il pieno sviluppo delle risorse materiali e terrene. Come raddoppio del numero 4, l’otto associa alla volontà realizzatrice del Costruttore, le doti del leader, deciso a conseguire autorità e potere, desidera un lavoro autonomo, che gli consenta di esprimere la sua ambizione, i suoi talenti e la sua intraprendenza.
L’8 nel Destino conduce a sperimentare e comprendere le leggi che governano il mondo della materia, insegna ad osservare le esperienze cercando di essere il più obiettivi possibile nel giudicare se stessi. L’influenza dell’otto offre grandi possibilità ma porta anche grandi ostacoli che mettono alla prova la forza, ogni volta superata una difficoltà si potrà ritrovare il proprio “centro”. Queste prove porteranno a riconoscere in voi stessi una potente energia realizzatrice, che diventerà formidabile equilibrando il mentale razionale con l’intuito che nasce dallo spirito; questa è la missione della vostra vita perchè le esperienze di cui avrete fatto tesoro potrete trasmetterle ad altri grazie alla vostra generosità e saggezza. I principi per voi rivestono una grande importanza. Possedete una grande vitalità che insieme alla vostra concretezza vi permettono di realizzare il vostro desiderio di autonomia e potreste anche ricoprire importanti ruoli professionali.
L’archetipo dell’Otto è il Sovrano:
Al primo livello, il Sovrano è interessato soprattutto a far fruttare le proprie risorse. Motivato da standard di qualità assai elevati, egli desidera una posizione di prestigio e pur di ottenerla è disposto a impegnarsi duramente. In questo stadio, il lavoro si trasforma in un’opportunità, che permette all’individuo di esercitare le proprie doti di indipendenza e di leadership.
Al secondo livello, l’area di interessi del Sovrano si sposta dal personale al collettivo. L’individuo ora avverte l’esigenza di assumersi delle responsabilità, e utilizza le sue doti di leader e di organizzatore per gestire qualche attività socialmente utile.
Al terzo livello, l’individuo comprende che il vero potere consiste nel servizio, e desidera collaborare al risanamento del pianeta. In questa fase egli percepisce che lo spirito e la materia fanno parte di un’unica energia, e offre il suo contributo affinché la terra torni ad essere un paradiso.
8TIRANNOOMBRA
L’Ombra del Sovrano: il Tiranno
Questo Archetipo rappresenta il lato ombra del Sovrano, la sfida è incentrata sul bisogno del soggetto di gestire con efficacia la propria vita, senza tuttavia esercitare un eccessivo controllo che impedisce la manifestazione della sensibilità e delle emozioni. L’origine del problema è inerente all’educazione ricevuta nell’infanzia, dove l’individuo si è confrontato con modelli formativi che davano molta importanza al lato concreto dell’esistenza. Il Tiranno, presenta tutte le caratteristiche positive del Sovrano, quali l’autostima, l’efficienza e l’autorevolezza, ma portate all’estremo, per cui talvolta possono manifestarsi in modo esagerato ed in altre situazioni risultare assenti. Un’altra caratteristica dell’ombra è l’eccessiva razionalità, il soggetto è staccato dal livello emozionale e non permette alla sua sensibilità di manifestarsi all’esterno, egli vive con la paura dell’umiliazione che lo spinge a far parte di un mondo privilegiato, questo può nascondere una bassa autostima che viene compensata facendo sfoggio di esteriorità, circondandosi di oggetti e persone che suscitano negli altri invidia o ammirazione. Lo stesso atteggiamento può essere riscontrato in chi ha dovuto costruirsi dal nulla, con il solo ausilio delle proprie forze. In questo caso il soggetto rivendica una superiorità acquisita, che lo riscatta da un passato di sofferenza e di privazioni.
Armoniche dell’alfabeto
Esiste una corrente di pensiero che associa ad ognuna delle ventuno lettere dell’alfabeto italiano la corrispondente lamina degli arcani maggiori dei tarocchi, in questo modo la A risulta legata al Bagatto, la B alla Papessa e così via, incentrando il significato delle lettere su questa corrispondenza.
H è l’equivalente numerico dell’8
Conferisce qualità d’introspezione, di riflessione, incita alla prudenza e al raccoglimento. È poco propizia per la vita di relazione, diffidenza verso gli altri e se stesso, gli obbiettivi sono raggiunti in solitudine e da solo. È amante della vita ritirata e sobria, tende a vivere in un mondo tutto suo, che non comunica con l’esterno, spesso dedicandosi a dei studi particolari. Vita lunga ma poca fortuna in amore. Questo gli può far conseguire la saggezza segreta cui anela a patto che faccia buon uso della PRUDENZA significato occulto della lettera H). Lettera è propizia per religiosi e medici. Colore della lettera BLU

Testi di Visione Alchemica e tratti da:
La Danza degli archetipi di Francesca Salvadori
I segreti dei numeri di Guido RossettiFonti: www.digilander.libero.it/studio.acquario/onomanzi
www.disabilinelcorpoabilinelcuore.blogspot.com

IL NUMERO 7

7SAGGIO
Numero 7
Le lettere dell’alchemico V I T R I O L sono 7: Visita, Interiora, Terrae, Rectificando, Invenies, Occultam, Lapidem: visita l’interno della terra (il proprio intimo, la Psiche) e rettificando scoprirai la pietra nascosta (e indagando troverai la tua intima essenza o Vera Volontà). Il numero 7 rappresenta il tutto, poiché il 7 è il numero della creazione. Ogni cosa esiste, sia essa appartenente al genere umano, un oggetto, un animale o una pianta, contiene nella sua unità, due opposti, non vi è cosa che non abbia il suo opposto. La legge della dualità è la legge che domina l’universo condizionando la nostra esistenza.
Il numero Sette esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e dinamico. Considerato fin dall’antichità un simbolo magico e religioso della perfezione, gli antichi riconobbero nel Sette il valore identico della monade in quanto increato, poiché non prodotto di alcun numero contenuto tra 1 e 10. Dai Pitagorici fu considerato simbolo di santità. Secondo questa scuola il 7 era “amitor” (senza madre) in quanto non era un prodotto fattoriale ma generato solo dall’unità. Veniva considerato “Veicolo di Vita” in quanto formato dal quattro (azione, materia, femminile) più il tre (spirito, sapienza, maschile). Pitagora, che è stato lo studioso per eccellenza ed il promulgatore della scienza dei numeri applicata anche alla numerologia, sceglieva i suoi discepoli tra quelli che avevano il 7 nel loro profilo numerologico, in quanto persone riservate ed introspettive, con un forte intuito e una predisposizione al misticismo, questi adepti erano i prediletti di Pitagora.
Platone definiva il 7 anima mundi.
Presso gli Egizi simboleggiava la vita. Il numero sette rappresenta il perfezionamento della natura umana allorché essa congiunge in sé il ternario divino con il quaternario terrestre. Essendo formato dall’unione della triade con la tetrade, esso indica la pienezza di quanto è perfetto, partecipando alla duplice natura fisica e spirituale, umana e divina. É il centro invisibile, spirito ed anima di ogni cosa. Il Sette è il numero della piramide in quanto formata dal triangolo(3) su quadrato(4).
La settima lettera dell’alfabeto ebraico è ZAIN. La sua funzione è: Eternità.
Noi, nella concretezza di questa vita sulla Terra, per un momento, abbiamo dimenticato la nostra più grande e vasta esistenza nel Tutto, ora… stiamo ricordando. Zain ci permette di ritrovare, continuamente, questa consapevolezza. Questo archetipo ci immette nell’istante, nell’attimo, in cui la Vita “È”.
È nell’istante che la Vita crea, nell’istante in cui noi raggiungiamo la consapevolezza di chi siamo nel profondo di noi stessi e facciamo esperienza della nostra Anima. Zain ci permette di ritrovare, continuamente, questa consapevolezza di chi siamo nel profondo di noi stessi e facciamo esperienza della nostra Anima. Meditando con Zain si apre in noi un portale, Zain è la torre Zed che ci fa entrare in stati di coscienza e di realtà che sono dentro ai linguaggi che già usiamo, con i quali già esplicitiamo tante parti di noi. Zain ci apre ai mondi tra i mondi, alle dimensioni parallele, secanti, tangenti che già viviamo, ci fa percepire che mentre siamo qui, in quello che ci sembra un mondo limitato, contemporaneamente viaggiamo nel cosmo, in attrazioni, orbite planetarie e stellari, ossia dentro la natura, dentro l’essere degli esseri.
Il settimo segno dei tarocchi è il Carro
Questo Arcano rappresenta la Vittoria che si può ottenere grazie all’autodisciplina, allo sforzo sostenuto, all’impegno costante e all’azione energica. È il tempo per agire con rapidità e decisione. Questa carta insegna a perseguire gli obiettivi con determinazione e piena fiducia se stessi. Il viaggio che il Carro compie rappresenta il percorso da un punto A (la condizione attuale) a un punto B (l’obiettivo). Questo è il tempo di iniziare il viaggio e realizzare i sogni.
“Il numero Sette” è il numero perfetto, è l’espressione privilegiata della mediazione tra umano e divino. Un tempo i fanciulli nati col destino 7, venivano iniziati ai misteri esoterici dell’alchimia e della conoscenza antica, questo grazie alle doti di attenta e profonda analisi, concentrazione e introspezione.
Il 7 nel Destino predispone ad un percorso di conoscenza di se stessi e del mondo che vi circonda, stimolando gli interrogativi per tutto ciò che non è evidente. Il percorso può condurre alla ricerca della verità, oltre le apparenze del mondo materiale.
Il sette dona ottime capacità intuitive che dovrebbero essere risvegliate se non sono già attive. Il desiderio di avere momenti di solitudine è un’altra componente del Sette, per potere meditare e ascoltarsi nel profondo o solo per stare da soli. E’ comunque consigliato praticare un cammino di conoscenza e regolarmente una tecnica di meditazione per non sprecare i talenti che dona questo numero L’altra capacità di rilievo è la predisposizione allo studio ed il perfezionismo utile a rendervi esperti nel settore in cui vi applicherete. Il numero 7 rappresenta sia la scienza che il misticismo, perciò il sette può rappresentare sia l’intellettuale erudito che il veggente. In entrambi i casi, c’è una predisposizione a privilegiare l’intelletto, per cui la persona può scegliere il settore tecnico, nella ricerca di laboratorio, nella farmaceutica o nella programmazione di computer; se prevale il lato “metafisico” o umanistico, possiamo avere il veggente, l’astrologo, lo psicologo o il medico. Anche la carriera di musicista si addice al Sette. Ovviamente queste sono indicazioni puramente illustrative, perché per un analisi dettagliata, occorre vedere il quadro numerologico con gli altri aspetti nel suo insieme.
L’archetipo del Sette è il Saggio:
I tre livelli del Saggio
Al primo livello il Saggio è un cercatore spirituale. Nel celebre romanzo di Hermann Hesse, “Narciso e Boccadoro”, il protagonista incarna un misticismo lirico, ancora immaturo nella sua presunzione di escludere dalla sua ricerca il potere vivificante dell’amore.
Al secondo livello l’individuo cade dalla torre d’avorio delle sue certezze, e apprende attraverso la via dell’umiltà, a onorare in egual modo i differenti sentieri, che attraverso il loro soggettivo percorso conducono all’unità.
Al terzo livello il Saggio scopre che non esiste una verità assoluta, se non al livello dell’Assoluto. Solo nella trascendenza si risolve l’eterno paradosso del relativo in relazione al tutto. Come afferma la Bhagavad Gita: “l’illuminato è tale da vedere con lo stesso occhio un brahmino di sapienza e modestia dotato, una vacca, un elefante, un cane e un uomo che non appartiene a casta alcuna.
7SOLITARIOOMBRA
L’Ombra del Saggio: il Solitario
Questo Archetipo rappresenta il lato ombra del Saggio, questa sfida è incentrata sulla necessità della persona di ritrovare la fiducia e vivere le proprie emozioni, senza tuttavia cadere nel versante opposto dell’ingenuità. L’archetipo del Solitario, attiva nell’individuo la tendenza al perfezionismo, che gli rende difficile accettare i limiti delle persone che lo circondano. E’ assillato dal desiderio di perfezione, ogni cosa viene riferita ad un modello ideale, e dopo l’entusiasmo iniziale subentra in seguito l’amarezza della delusione. Il “Solitario” tende a prendere le distanze dal mondo e a proteggersi dalla delusione con la corazza del dubbio e del cinismo. Sovente l’aria di superiorità mostrata da questi soggetti nasconde un animo nobile e generoso che privilegia il sentiero del dogmatismo per evitare la sofferenza. Nel momento in cui il “Solitario” supera le censure della mente razionale e accetta la sua natura di Saggio, diventa l’iniziato, colui che più di ogni altro può scandagliare i misteri dell’esistenza. Un esempio può essere quello dello scettico razionale che può diventare un sensitivo o interessarsi improvvisamente all’occulto o all’esoterismo.
Armoniche dell’alfabeto
Esiste una corrente di pensiero che associa ad ognuna delle ventuno lettere dell’alfabeto italiano la corrispondente lamina degli arcani maggiori dei tarocchi, in questo modo la A risulta legata al Bagatto, la B alla Papessa e così via, incentrando il significato delle lettere su questa corrispondenza.
G è l’equivalente numerico del 7
Coraggioso e ambizioso, pieno di progetti, sempre alla ricerca di affermazioni. È un dominatore per natura e ha la marcata tendenza a voler pianificare la vita di tutti. Perseveranza e costanza nell’agire, forza morale e fisica, ispirazioni, protezioni provvidenziali, ansietà, tormenti e angosce. Si può vincere come perdere. Carattere impulsivo e vita movimentata. Deve seguire il suggerimento del significato occulto delle lettere G e J, cioè EQUILIBRIO, da cui scaturisce la vera forza di ogni riuscita. Colore della lettera VERDE.

Testi di Visione Alchemica e tratti da:
La Danza degli archetipi di Francesca Salvadori
I segreti dei numeri di Guido RossettiFonte per le lettere: www.digilander.libero.it/studio.acquario/onomanzi

SVELARE CIO' CHE E' NASCOSTO (da destra a sinistra Mem Yud Kaf)


Meditazione:


Attingo dalle verità universali.


 La Luce del Creatore splende su di me e 


sono in grado di vedere cosa veramente 


sta succedendo.


 Le mie capacità di osservazione sono 


rafforzate e mi connetto con la verità, con


 ciò che è stato nascosto finora.