giovedì, febbraio 20, 2014

IL NUMERO 7

7SAGGIO
Numero 7
Le lettere dell’alchemico V I T R I O L sono 7: Visita, Interiora, Terrae, Rectificando, Invenies, Occultam, Lapidem: visita l’interno della terra (il proprio intimo, la Psiche) e rettificando scoprirai la pietra nascosta (e indagando troverai la tua intima essenza o Vera Volontà). Il numero 7 rappresenta il tutto, poiché il 7 è il numero della creazione. Ogni cosa esiste, sia essa appartenente al genere umano, un oggetto, un animale o una pianta, contiene nella sua unità, due opposti, non vi è cosa che non abbia il suo opposto. La legge della dualità è la legge che domina l’universo condizionando la nostra esistenza.
Il numero Sette esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e dinamico. Considerato fin dall’antichità un simbolo magico e religioso della perfezione, gli antichi riconobbero nel Sette il valore identico della monade in quanto increato, poiché non prodotto di alcun numero contenuto tra 1 e 10. Dai Pitagorici fu considerato simbolo di santità. Secondo questa scuola il 7 era “amitor” (senza madre) in quanto non era un prodotto fattoriale ma generato solo dall’unità. Veniva considerato “Veicolo di Vita” in quanto formato dal quattro (azione, materia, femminile) più il tre (spirito, sapienza, maschile). Pitagora, che è stato lo studioso per eccellenza ed il promulgatore della scienza dei numeri applicata anche alla numerologia, sceglieva i suoi discepoli tra quelli che avevano il 7 nel loro profilo numerologico, in quanto persone riservate ed introspettive, con un forte intuito e una predisposizione al misticismo, questi adepti erano i prediletti di Pitagora.
Platone definiva il 7 anima mundi.
Presso gli Egizi simboleggiava la vita. Il numero sette rappresenta il perfezionamento della natura umana allorché essa congiunge in sé il ternario divino con il quaternario terrestre. Essendo formato dall’unione della triade con la tetrade, esso indica la pienezza di quanto è perfetto, partecipando alla duplice natura fisica e spirituale, umana e divina. É il centro invisibile, spirito ed anima di ogni cosa. Il Sette è il numero della piramide in quanto formata dal triangolo(3) su quadrato(4).
La settima lettera dell’alfabeto ebraico è ZAIN. La sua funzione è: Eternità.
Noi, nella concretezza di questa vita sulla Terra, per un momento, abbiamo dimenticato la nostra più grande e vasta esistenza nel Tutto, ora… stiamo ricordando. Zain ci permette di ritrovare, continuamente, questa consapevolezza. Questo archetipo ci immette nell’istante, nell’attimo, in cui la Vita “È”.
È nell’istante che la Vita crea, nell’istante in cui noi raggiungiamo la consapevolezza di chi siamo nel profondo di noi stessi e facciamo esperienza della nostra Anima. Zain ci permette di ritrovare, continuamente, questa consapevolezza di chi siamo nel profondo di noi stessi e facciamo esperienza della nostra Anima. Meditando con Zain si apre in noi un portale, Zain è la torre Zed che ci fa entrare in stati di coscienza e di realtà che sono dentro ai linguaggi che già usiamo, con i quali già esplicitiamo tante parti di noi. Zain ci apre ai mondi tra i mondi, alle dimensioni parallele, secanti, tangenti che già viviamo, ci fa percepire che mentre siamo qui, in quello che ci sembra un mondo limitato, contemporaneamente viaggiamo nel cosmo, in attrazioni, orbite planetarie e stellari, ossia dentro la natura, dentro l’essere degli esseri.
Il settimo segno dei tarocchi è il Carro
Questo Arcano rappresenta la Vittoria che si può ottenere grazie all’autodisciplina, allo sforzo sostenuto, all’impegno costante e all’azione energica. È il tempo per agire con rapidità e decisione. Questa carta insegna a perseguire gli obiettivi con determinazione e piena fiducia se stessi. Il viaggio che il Carro compie rappresenta il percorso da un punto A (la condizione attuale) a un punto B (l’obiettivo). Questo è il tempo di iniziare il viaggio e realizzare i sogni.
“Il numero Sette” è il numero perfetto, è l’espressione privilegiata della mediazione tra umano e divino. Un tempo i fanciulli nati col destino 7, venivano iniziati ai misteri esoterici dell’alchimia e della conoscenza antica, questo grazie alle doti di attenta e profonda analisi, concentrazione e introspezione.
Il 7 nel Destino predispone ad un percorso di conoscenza di se stessi e del mondo che vi circonda, stimolando gli interrogativi per tutto ciò che non è evidente. Il percorso può condurre alla ricerca della verità, oltre le apparenze del mondo materiale.
Il sette dona ottime capacità intuitive che dovrebbero essere risvegliate se non sono già attive. Il desiderio di avere momenti di solitudine è un’altra componente del Sette, per potere meditare e ascoltarsi nel profondo o solo per stare da soli. E’ comunque consigliato praticare un cammino di conoscenza e regolarmente una tecnica di meditazione per non sprecare i talenti che dona questo numero L’altra capacità di rilievo è la predisposizione allo studio ed il perfezionismo utile a rendervi esperti nel settore in cui vi applicherete. Il numero 7 rappresenta sia la scienza che il misticismo, perciò il sette può rappresentare sia l’intellettuale erudito che il veggente. In entrambi i casi, c’è una predisposizione a privilegiare l’intelletto, per cui la persona può scegliere il settore tecnico, nella ricerca di laboratorio, nella farmaceutica o nella programmazione di computer; se prevale il lato “metafisico” o umanistico, possiamo avere il veggente, l’astrologo, lo psicologo o il medico. Anche la carriera di musicista si addice al Sette. Ovviamente queste sono indicazioni puramente illustrative, perché per un analisi dettagliata, occorre vedere il quadro numerologico con gli altri aspetti nel suo insieme.
L’archetipo del Sette è il Saggio:
I tre livelli del Saggio
Al primo livello il Saggio è un cercatore spirituale. Nel celebre romanzo di Hermann Hesse, “Narciso e Boccadoro”, il protagonista incarna un misticismo lirico, ancora immaturo nella sua presunzione di escludere dalla sua ricerca il potere vivificante dell’amore.
Al secondo livello l’individuo cade dalla torre d’avorio delle sue certezze, e apprende attraverso la via dell’umiltà, a onorare in egual modo i differenti sentieri, che attraverso il loro soggettivo percorso conducono all’unità.
Al terzo livello il Saggio scopre che non esiste una verità assoluta, se non al livello dell’Assoluto. Solo nella trascendenza si risolve l’eterno paradosso del relativo in relazione al tutto. Come afferma la Bhagavad Gita: “l’illuminato è tale da vedere con lo stesso occhio un brahmino di sapienza e modestia dotato, una vacca, un elefante, un cane e un uomo che non appartiene a casta alcuna.
7SOLITARIOOMBRA
L’Ombra del Saggio: il Solitario
Questo Archetipo rappresenta il lato ombra del Saggio, questa sfida è incentrata sulla necessità della persona di ritrovare la fiducia e vivere le proprie emozioni, senza tuttavia cadere nel versante opposto dell’ingenuità. L’archetipo del Solitario, attiva nell’individuo la tendenza al perfezionismo, che gli rende difficile accettare i limiti delle persone che lo circondano. E’ assillato dal desiderio di perfezione, ogni cosa viene riferita ad un modello ideale, e dopo l’entusiasmo iniziale subentra in seguito l’amarezza della delusione. Il “Solitario” tende a prendere le distanze dal mondo e a proteggersi dalla delusione con la corazza del dubbio e del cinismo. Sovente l’aria di superiorità mostrata da questi soggetti nasconde un animo nobile e generoso che privilegia il sentiero del dogmatismo per evitare la sofferenza. Nel momento in cui il “Solitario” supera le censure della mente razionale e accetta la sua natura di Saggio, diventa l’iniziato, colui che più di ogni altro può scandagliare i misteri dell’esistenza. Un esempio può essere quello dello scettico razionale che può diventare un sensitivo o interessarsi improvvisamente all’occulto o all’esoterismo.
Armoniche dell’alfabeto
Esiste una corrente di pensiero che associa ad ognuna delle ventuno lettere dell’alfabeto italiano la corrispondente lamina degli arcani maggiori dei tarocchi, in questo modo la A risulta legata al Bagatto, la B alla Papessa e così via, incentrando il significato delle lettere su questa corrispondenza.
G è l’equivalente numerico del 7
Coraggioso e ambizioso, pieno di progetti, sempre alla ricerca di affermazioni. È un dominatore per natura e ha la marcata tendenza a voler pianificare la vita di tutti. Perseveranza e costanza nell’agire, forza morale e fisica, ispirazioni, protezioni provvidenziali, ansietà, tormenti e angosce. Si può vincere come perdere. Carattere impulsivo e vita movimentata. Deve seguire il suggerimento del significato occulto delle lettere G e J, cioè EQUILIBRIO, da cui scaturisce la vera forza di ogni riuscita. Colore della lettera VERDE.

Testi di Visione Alchemica e tratti da:
La Danza degli archetipi di Francesca Salvadori
I segreti dei numeri di Guido RossettiFonte per le lettere: www.digilander.libero.it/studio.acquario/onomanzi

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