martedì, marzo 29, 2011

Meditare l'Acqua

acqua

Nuove ricerche sull’acqua

Alcune persone hanno avuto il merito di portare alla coscienza collettiva valori modificati e aggiuntivi rispetto alle proprietà dell’acqua. La scienza ha sondato con gli strumenti suoi propri, ogni angolo di ciò che poteva misurare. Dovevano ancora arrivare conoscenze di tipo differente, in grado di stimolare la scienza a nuove aperture, ma capaci altrettanto di fare a meno di questa strada per raggiungere la coscienza degli uomini.

Cito due persone, che sicuramente non saranno le uniche al mondo, ma delle quali possiedo alcune informazioni.

A Masaru Emoto va riconosciuto il merito di aver mostrato a tutti gli esseri umani sensibili, che l’acqua modifica la sua struttura a seconda dell’ambiente in cui è inserita.

L’acqua di fonte si rivela cristallina, tendente alla simmetria.

L’acqua inquinata porta con sé il messaggio dell’inquinamento: disgregazione, assenza di forme armoniche.

L’acqua attraversata da intenzioni d’amore, di gentilezza e di grazia si mostra in tutta la sua bellezza, affascinando gli occhi dello spettatore con incredibili risposte, tutte baciate dalla bellezza.

L’acqua cui sono giunti messaggi di odio, guerra, distruzione, mostra al suo interno, attraverso i cristalli, le stesse immagini a lei inviate: distruzione e assenza di bellezza.

Per approfondimenti, consulta il sito www.masaru-emoto.net e l’ articolo “Acqua” da me scritto.Acqua3

In sintesi, secondo gli esperimenti di Emoto, l’acqua riceve, mantiene e contiene informazioni che è in grado di assorbire da ciò che attraversa, dal mondo con cui entra in contatto. Per questo non vi è bisogno di un contatto diretto. Non serve mettere un dito nell’acqua, per comunicare con lei. Una bottiglia, riempita d’acqua, posta nell’ambiente in cui viviamo è in grado di modificare la struttura dei cristalli dell’acqua solo in base ai nostri pensieri. Questi esperimenti hanno mostrato che l’acqua sottoposta ad attenzioni piacevoli ritornava immagini di sé stessa piacevoli e simmetricaìhe. Viceversa l’acqua sottoposta ad attenzioni sgradevoli mostrava un aspetto sgradevole nella sua forma cristallina. In molti casi i cristalli non si formavano addirittura. Ma la cosa peggiore si è dimostrata l’indifferenza, rispetto ai sentimenti umani, il sentimento peggiore registrato dall’acqua è la mancanza di emozioni e di attenzione.

Come se l’acqua fosse uno specchio di noi stessi e a seconda di come cambiamo potesse ritornarci informazioni di bellezza e di grazia o al contrario di caos e disordine se non di distruzione.

Masaru Emoto ci ha donato la possibilità di prestare maggiore attenzione ai nostri atteggiamenti, ai nostri pensieri e alle nostre emozioni, così come ci ha fatto presente di come l’ambiente fisico in cui scorre l’acqua sia fondamentale per la sua salute e la sua possibilità di essere vitale. Ha infine mostrato come l’uomo sia in grado di influenzare positivamente, con le sue attenzioni emozionali e mentali anche un’acqua deteriorata.
Non si può non pensare al Rei Ki osservando l’opera di Emoto. Nel Rei Ki, metodo giapponese diffuso in tutto il mondo, si impara che l’uomo può farsi canale dell’energia cosmica, un’energia presente in tutto l’universo, in tutte le cose. L’uomo attraverso metodi specifici può dinamizzare e riequilibrare energeticamente altri esseri umani, cose, ambienti ecc. Il Rei Ki si propone come metodo di crescita personale necessaria per aiutare gli altri. La scoperta delle impressioni sui cristalli d’acqua è una attività Rei ki svolta attraverso il microscopio e altri strumenti ma ci racconta della stessa cosa: l’uomo crea la realtà in cui vive attraverso il suo modo di essere. La differenza è che Emoto lavora con l’acqua, sostanza principale del nostro corpo.

Vi è un altro uomo di cui voglio scrivere. Il suo nome è J. Ducatillon.
Joel Ducatillon, non è una persona piena di diplomi, non ha fatto studi accademici particolari. Ha semplicemente cercato per tutta la vita la risposta alla domanda: “Che cosa ci faccio qui?”
Questa ricerca è cominciata nel 1994, in seguito a tre sogni successivi.acqua_glass_01

Questo ha dato nascita a dei tubi di vetro chiamati ADN 850, codificati con dei suoni composti secondo dei giochi di numeri e calcoli diversi. Questo lavoro, è suo e fa parte delle conoscenze ad altri livelli del suo essere che sono disponibili ora a tutti.

Nel marzo 2006 l'acqua dinamizzata da lui è stata chiamata acqua diamante. Essa è moltiplicabile all'infinito ed è stata trasmessa a tutti gli uomini che lo hanno desiderato. Continua ancor oggi ad essere condivisa in diverse parti del mondo.

Ma che cosa è esattamente l’acqua diamante?

E’ frutto di una realizzazione di J. Ducattillon, ottenuta attraverso codici particolari capaci di dinamizzare e rendere più “viva” l’acqua. Da quando ha scoperto questo modo per dare nuove vibrazioni all’acqua, Ducatillon ha iniziato a distribuire questa “nuova acqua” a tutti coloro che la richiedono gratuitamente. Vedi: www.liberamenteservo.it

In sintesi, Ducatillon ha utilizzato una conoscenza sua propria per distribuire acqua con proprietà vibratorie migliori dell’acqua comune. Acqua capace di convertire altra acqua senza limite di quantità. Un’espansione di un nuovo ordine di coscienza attraverso l’acqua.

Il lavoro principale di Emoto è quello di sensibilizzare la gente sulle proprietà particolari dell’acqua.

Il lavoro di Ducatillon è quello di dare a tutti la possibilità di re-informare l’acqua, con della "nuova" acqua, così da renderla adatta alle persone che stanno velocemente integrando livelli di coscienza più ampi.

Parte seconda

Osservazioni sull’acqua umana

Dal momento del concepimento in poi, l’essere umano si forma e cresce in un ambiente liquido. La materia si forgia e si plasma nell’acqua. Così, come nell’alba della vita sulla Terra, le diverse specie, prima vissero per un lungo tempo, nei mari primordiali; così anche il mammifero uomo, si culla nel grembo di un'acqua primitiva per i primi nove mesi della sua vita.

Il neonato esce dall’acqua per emergere, all’aria e alla terra. Per nove mesi è stato nutrito dall’acqua, dai fluidi della madre, attraverso il cordone ombelicale. Per nove mesi ha respirato con la pancia, attraverso un tubo collegato a sua madre, alla sua pancia. L’addome, il luogo che culla la vita del figlio che si sta formando per la madre, è il medesimo luogo attraverso cui il figlio si nutre e percepisce la vita che continua ad entrare in lui attraverso sua madre.

L’ombelico è sicuramente: ” L’ombelico del mondo”.

Poi, il cucciolo d’uomo emerge con impeto nel mondo degli esseri emersi già prima di lui. In questo mondo l’acqua appare non più dominante, all’esterno, il suo posto l’ha preso l’aria che ora arriva non più attraverso la pancia ma dal naso e dalla bocca. Eppure è un’illusione perché nel mondo, sulla Terra, l’acqua è sempre l’elemento dominante. E’ dove cammina l’uomo che sembra ve ne sia poca e a volte…, troppo poca. Se invece ve ne è molta, allora sembra subito troppa ed induce calamità naturali e disagi di differenti generi. Insomma l’acqua rimane elemento determinante anche dopo il parto, per tutta la durata della vita. Lo è rispetto alla sua quantità e alla sua qualità.Feto

Intanto nel bambino da poco uscito dal ventre di sua madre, l’acqua è in quantità molto elevate, attorno al 75 – 80%. Crescendo, già dopo il primo anno di età, la percentuale d’acqua, scende di circa il 10-15% per rimanere costante durante l’età adulta. Infine con la vecchiaia la percentuale di acqua scende ancora fino ad arrivare a ca. il 55-50% del peso corporeo. Si potrebbe dire che la percentuale d’acqua all’interno di una persona ne identifica l’età. Quando la vita è in fermento e proiettata nel suo divenire, l’acqua corporea è molta, poi si stabilizza per un lungo periodo ed infine inizia a scendere in percentuale, tanto quanto scende l’aspettativa di vita.

L’acqua del corpo

Osserviamo ora, più da vicino, l’acqua all’interno del corpo: il 75% ca. dei muscoli e degli organi interni e il 10% del tessuto adiposo sono costituiti da acqua. Lo stesso scheletro è costituito per oltre il 30% da acqua. Il 66% del totale dell'acqua presente nel nostro organismo è localizzato all'interno delle cellule e ne determina il volume e il turgore. Il 6-7% è presente nel plasma, il 2% nella linfa e il 23-25% è acqua extracellulare, localizzata negli spazi esistenti tra le cellule.

Tutti noi assumiamo acqua dall’esterno attraverso l’apparato digerente, introducendola direttamente sotto forma di bevande e assorbendo quella contenuta nel cibo. D’altra parte il nostro organismo utilizza l’acqua come veicolo per pulire sé stesso. Così attraverso le urine, le feci, la sudorazione e la respirazione, eliminiamo continuamente acqua dal nostro corpo. Un adulto elimina ca. 1-1,3 litri al giorno di urina, 100-150 ml al giorno con le feci, 600-1000 ml/giorno con la respirazione e l’evaporazione cutanea. Oltre i 24° gradi C. fino a 31°C il valore si raddoppia e oltre questi limiti, per ogni 2°C di aumento il valore raddoppia ulteriormente rispetto alla evaporazione cutanea. Un altro fattore determinante è il regime di lavoro del corpo. I valori esposti sopra riguardano esseri umani non impegnati in sforzi particolari. Lo sport e l’attività fisica sono fattori fondamentali nell’influenza che mostrano rispetto alla regolazione dei liquidi nel nostro corpo.

Il sudore è il principale meccanismo attraverso il quale il nostro organismo mantiene l'equilibrio termico (l'evaporazione del sudore fa raffreddare la nostra cute e, conseguentemente, il resto del corpo); ne consegue che più ci scaldiamo per qualsiasi motivo, più utilizziamo il meccanismo del sudore per mantenere il nostro equilibrio interno. Così facendo però eliminiamo acqua che poi abbiamo la necessità di reintegrare bevendo e mangiando.

I dati riportati servono a far comprendere più a fondo quanto sia necessario trovare un equilibrio con l’elemento acqua non solo in termini fisiologici ma bensì a tutti i livelli.

Parte terza

La trasformazione umana dell’acqua

Ho introdotto l’articolo con l’esempio di due persone molto differenti tra loro per estrazione sociale, data di nascita, cultura, luogo in cui vivono, ecc. che hanno portato conoscenze ed effetti pratici a livello collettivo rispetto all’acqua. Ho continuato specificando meglio come l’acqua è presente nella struttura del corpo umano e nella sua fisiologia. Andiamo avanti..

Anch’io sono una di quelle persone, come J. Ducatillon e molti altri, che fin da poco più che bambino si è chiesto: “ Che cosa ci faccio qui?”. Questa domanda di fondo, unita alla seguente:" Chi sono io?" e a molte altre riflessioni, mi ha accompagnato fino ad ora fungendo da motore per la mia ricerca personale sulla vita. Ora posso rispondere molte cose a riguardo, nessuna definitiva come è giusto che sia per un viaggiatore che ancora ha molto da camminare. Rispetto all’acqua ad esempio, mi sorgono alcune riflessioni.

Se l’uomo è costituito da acqua per più del 60% del suo peso corporeo, allora tutto quello che Emoto attraverso i suoi lavori ha evidenziato per una certa quantità d’acqua, sarà ancora più importante assumerlo come importante evidenza per il contenitore d’acqua umano. I nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre azioni, sono tutte in grado di far reagire l’acqua contenuta nel nostro corpo. Insomma, quell’acqua siamo noi. Con tutte le nostre difficoltà, i nostri desideri, le nostre passioni, le nostre intenzioni. L’acqua che siamo si modifica continuamente attraverso il nostro modo di essere, di vivere. Gli esperimenti di Emoto dicono anche che l’uomo è capace di modificare l’acqua posta in un contenitore dinnanzi a lui con le sue intenzioni, pensieri, parole e con il suono più in generale. L’esistenza è vibrazione, se la vibrazione cessa, finisce la vita; tutto ciò che vibra influenza sé stesso e l’ambiente attorno a lui.

J. Ducatillon, con l’introduzione della sua ricerca sull’acqua ha prodotto altri risultati interessanti.

Ha evidenziato ancor più il rapporto tra dimensione fisica e metafisica dell’acqua e quindi dell’esistenza più in generale. Ha prodotto una tecnologia avanzata di dinamizzazione dell’acqua. In pratica ha introdotto una metodologia semplice, esportabile su larga scala, per purificare l’acqua. Va specificato che sul piano squisitamente materiale la purificazione dell’acqua con questa metodologia, ha un effetto poco valutabile se applicato ad acqua inquinata con sostanze chimiche importanti. La purificazione di cui si parla funziona bene applicata ad acqua già considerata soddisfacente per i parametri scientifici. Sia gli esperimenti di Emoto che ancor più quelli di Ducatillon si possono chiamare in termini scientifici:” ambiti di oggettività debole” e al contempo.” ambiti di soggettività forte”. Significa che hanno un impatto sul piano materiale ma questa influenza non è tale da essere esportabile oltre determinati valori. Questo tipo di evidenza, messa in luce da queste due persone, è però fondamentale come approccio verso la direzione della conoscenza degli accoppiamenti uomo- ambiente nelle loro differenti sfumature. Nella fisica delle particelle ed in particolare negli studi quantistici, è paradigma consolidato che osservatore e ambiente osservato formino un accoppiamento inscindibile ai fini del risultato. In altri termini colui che osserva, che sperimenta, solo per il fatto che sta osservando e sperimentando, influenza e apporta delle modifiche al campo di osservazione. In altri termini ancora, lo stato di coscienza dell’osservatore si accoppia con la coscienza dell’ambiente osservato e i due elementi, incontrandosi, danno luogo ad un terzo ambiente, coscienza risultante dell’accoppiamento dei due precedenti.acqua_01

Questo tipo di evidenza si applica molto bene alla materia nella sua forma di microstruttura. I macro elementi, le forme così come ci appaiono tutti i giorni, le auto, le case, gli animali e gli esseri umani più in generale, paiono essere ambienti da osservare relativamente indipendenti da chi li osserva. Perché dunque questa differenza? Perché nel mondo di tutti giorni ci appare ciò che più corrisponde al nostro stato di coscienza dominante. Questo è tarato per conservare biologicamente un' identità forte di noi stessi, che sottolinea ai nostri sensi biologici la nostra individualità rispetto al resto. I nostri organi di senso e le nostre corrispondenti elaborazioni cerebrali sono calibrate per permetterci di mantenere un forte senso di identità personale. Questo tipo di coscienza è molto importante per permetterci sempre di differenziarci dall’ambiente in cui viviamo. Si può chiamare anche cosapevolezza dell’essere, di esistere come essere unico al mondo."Io esisto in quanto sono altro da te". Questa piattaforma però limita la possibilità di entrare in contatto con il mondo in cui siamo immersi.

D’altra parte esiste in tutti noi la necessità di percepire ciò che ci accade attorno per agire o reagire di conseguenza. "Io esisto in quanto mi vedo riflesso negli altri e nelle cose del mondo" La relazione con gli oggetti, le persone, le piante e gli animali è necessaria quanto il nostro senso di individualità e di separazione da questi; il primo ci fa capire la nostra preziosa unicità, il secondo ci permette di condividere la nostra vita con molti esseri, donandoci il dono della com-passione e della con-divisione. L’equilibrio consiste nel poter avere più interrelazioni possibili con l’ambiente, arricchendo così e aumentando la propria identità personale. In questo modo questa – identità personale – crescerà in un continum con il resto, in dialogo costante con gli altri e sé stessa. Quello che pare un paradosso ad un’occhiata superficiale è in realtà una efficace modalità per poter essere coscienti di sé e di ciò che accade agli altri tramite le nostre azioni, ascoltando e riflettendo; integrando in noi le loro e le nostre reazioni.

Per questi motivi, se il processo di crescita personale non è armonizzato con l’esistenza “degli altri”, di ciò che ci circonda, il nostro sistema percettivo sarà anch’esso tarato per questo. Viceversa le persone la cui coscienza si situa ad un livello di comprensione maggiore, sono in grado sempre più di osservare la vita di tutti i giorni cononda-oceano gli occhi della fisica delle micro particelle. La percezione che siamo noi a creare la realtà in cui viviamo attraverso il nostro modo di essere diviene più forte. Si osservano gli oggetti considerati assolutamente indipendenti da noi con nuove percezioni, fino ad essere consapevoli che viviamo in un mondo vivo in ogni suo frammento ed in continua relazione con sé stesso in tutte le sue parti. La vibrazione di fondo dell’esistenza emerge alla nostra consapevolezza rendendoci più forti e più rilassati allo stesso tempo.

Un uomo di 80 kg di peso è costituito da almeno 50 – 55 Kg d’acqua. Vi immaginate quest’acqua cosa può fare?

Ducatillon ha trovato uno strumento per dinamizzare l’acqua attraverso la connessione a frequenze vibratorie più elevate. Un ottimo risultato ma…-

Vi potete immaginare se quello stesso essere umano di 55 kg d’acqua per 80 kg di peso potesse divenire egli stesso fonte di purificazione dell’acqua che esiste in lui?

Vi potete immaginare inoltre che forza possiede un essere capace di entrare in contatto cosciente con quei 55 kg d’acqua e di usarli per dinamizzare l’acqua degli altri esseri viventi?

Vi potete immaginare accadimenti del genere? Come potrebbe succedere?

La meditazione come rinascita

Uno degli strumenti più importanti per arrivare a questo è la meditazione. Meditando si entra in contatto con il proprio sé interiore, profondo. Questo contatto è il primo punto fondamentale per l’attivazione di determinati centri di energia capaci di dinamizzare, allineare, amplificare la coscienza umana.

Che cosa intendo per coscienza umana? L’essere umano esiste e vive grazie ad una emanazione primordiale della sua coscienza trascendente che chiamerò Coscienza. E’ questa Coscienza che si espande nelle diverse dimensioni dell’esistenza fino a divenire nuova vita. Così un piccolo corpicino prende forma e poi nasce su questa Terra. Poi cresce, cresce, divenendo adulto e poi vecchio; infine quella stessa coscienza torna nuovamente in dimensioni altre ed il corpo rimane in questa dimensione, accolto dalla terra, dall’acqua dall’aria e dal fuoco.chakra_arcobaleno

La coscienza dell’uomo in qualche modo rappresenta la Coscienza, ma ne è un riflesso spesso incompleto e distorto. La meditazione è una disciplina importante per un allacciamento rinvigorito e più forte tra coscienza e Coscienza. Ma non basta. Una volta collegate meglio, tra le due coscienze si instaura un flusso di informazioni più chiaro. La Coscienza chiede alla coscienza di allinearsi maggiormante ad essa. E’ necessario, per favorire l’allineamento, attivare i centri energetici presenti nel nostro essere per far sì che il processo di integrazione tra le due coscienze avvenga nel migliore dei modi.

Esistono meditazioni di diversi generi e spesso meditando ci sembra di raggiungere vette inesplorate ai più, per poi però precipitare in comportamenti peggiori di chi non medita mai. Crediamo che rincorrere la spiritualità sia la strada giusta, ma dimentichiamo molti pezzi in giro. Pezzi che prima o poi ci fanno ritornare a terra attratti dalla forza di gravità del nostro corpo. La Coscienza non ha in sé valori particolari, la Coscienza è tutti i valori assieme, armonizzati in un corpo che sa stare in piedi, camminare, nuotare ed anche volare verso le vette dello spirito; ma l’uno senza l’altro non esiste a meno di non crearci nuove illusioni – intrappolate nella bolla della nostra mente-. La materialità e la spiriutalità non hanno nessun senso vissute separatamente giacché l’una contiene sempre l’altra e viceversa. Quella che chiamiamo materia è il tempio dello spirito ultimo, la chiusura del cerchio, il luogo a cui si muore per rinascere all’interno di una stessa esistenza.

Meditare l’acqua

Parlando di materia torniamo all’acqua, alla sua capacità di fluire, di avvolgere tutto, di divenire motore al mutamento delle coscienze. Allora la meditazione non può non tenere conto di questo elemento principe per trasportare informazioni a tutto il pianeta, a tutto il cosmo. Allora colui che medita, in contatto con la propria Coscienza può permettere a questa di fluire in lui attraverso l’acqua di cui è costituito. Successivamente, colui che medita può utilizzare i 50 kg ca. dell’acqua purificata e dinamizzata del suo essere umano, per trasmettere questo cambiamento ad altri esseri umani, attraverso la meditazione e l’azione qualunqueacquario12. La Coscienza è Vita e come tale è un’onda di capacità infinite. Poter permettere che scorra in noi fino alla dimensione biologica, attraverso l’acqua è la chiave della rinascita delle persone. Il corpo fisico, emozionale, mentale, animico e spirituale si ritrovano ad essere uniti ed armonizzati per uno stesso intento: vivere una vita nel pieno delle proprie potenzialità. L’energia potenziale diviene energia cinetica, nell’acqua che dal bacino della nostra Coscienza si fa cascata, che, dopo un tuffo incredibile, labisce la materia di cui siamo fatti, incontrando l’aqua, quei 50 litri ca. e dotandola di una forza mai vista prima. Questo fiume nato dalla Coscienza e trasportato in questa dimensione dalla coscienza umana è simboleggiato bene dal segno dell’acquario. L’uomo saggio celeste che riversa l’acqua sulla Terra…..Ma guarda un po’, proprio adesso che siamo in transizione verso l’era dell’Acquario….proveniendo da quella dei Pesci. Come a dire che l’elemento acqua, da terrestre si fa cosmico. Lo sguardo si allarga e si approfondisce, la coscienza dell’uomo è spinta verso nuovi orizzonti....


www.andreaghedina.com

giovedì, marzo 24, 2011

EDGAR CAYCE: DIO L’ENERGIA CREATIVA O FORZA UNIVERSALE


D- E’ corretto pregare pensando a Dio come forza o energia impersonale, ovunque presente; oppure come mente intelligente in ascolto la quale è consapevole di ogni individuo sulla terra e che conosce intimamente i bisogni di ognuno e sa come affrontarli?

R- Entrambe le cose. Perché Egli è anche le energie nel finito che si muovono nella manifestazione materiale. Egli è anche l’Infinito, con la consapevolezza. E così, come metti in sintonia la tua stessa coscienza, la tua consapevolezza, lo sviluppo della presenza dentro di te testimonia della presenza fuori di te. 1158-14
Ogni individuo è, in realtà, quella manifestazione della concezione dell’individuo della forza che lo incita dal suo intimo, sia essa chiamata Dio, Natura, Forze Universali, poteri naturali o che altro. 900-234
La vita è creativa ed è la manifestazione di quell’energia, quell’unità che non potrà mai essere completamente percepita o scoperta nella materialità — eppure è la base di tutte le forze e influenze motivanti nelle esperienze di un individuo. 2012-1

Perché l’anima fu fatta nell’immagine del Creatore, per essere una compagna con quella influenza che è costruttiva, che è creativa. E nella materialità … essa porta con se quel senso naturale di “Come lo fate al più piccolo dei vostri fratelli, dei vostri simili, lo fate al vostro Dio, la vostra fonte di potere, la vostra fonte di nutrimento” (Matteo 25:40). 1232-1
E quando vengono date le vibrazioni elettriche, sappi che la Vita stessa –senza dubbio — è la Forza Creativa o Dio, però le sue manifestazioni nell’uomo sono elettriche — o vibratorie.

Sappi allora che la forza in natura che viene chiamata elettrica o elettricità è quella stessa forza che venerate come Creativa o Dio in azione. 1299-1
Elettricità o vibrazione è quella stessa energia, la stessa forza che chiamate Dio. Non che Dio sia una luce elettrica o una macchina elettrica, ma vibrazione che è creativa è della stessa energia della vita stessa. 2828-4
Ogni energia è elettrica nella sua attività in una forma manifesta. 735-1

Ogni potenza, ogni forza è una manifestazione di ciò che viene chiamato la coscienza di Dio. 601-11
La vita come un tutt’uno è una cosa continua; che emana da potenza, energia, coscienza di Dio, sempre. 1472-1
Dio cerca che tutto sia tutt’uno con Lui. E siccome tutte le cose furono fatte da Lui, quello che è l’influenza creativa in ogni erba, ogni minerale, ogni verdura, ogni attività individuale è quella stessa forza che chiamate Dio — e cerca espressione! Proprio come quando Dio disse: “Che la luce sia fatta,” e la luce fu. Perché, questa è legge; questo è amore. 294-202

E Oh che tutti si rendessero conto … che quello che siamo – in ogni data esperienza o tempo – è il risultato combinato di ciò che abbiamo fatto con gli ideali che abbiamo stabilito! …
L’anima di ogni individuo è quindi una porzione del Tutto, con il diritto di nascita delle Forze Creative di diventare co-creatrice con il Padre, collaboratrice di Lui. Quando quel diritto di nascita viene quindi manifestato, risulta la crescita. Se viene reso egoista, il risultato deve essere un rallentamento …

Troviamo, come dato dall’inizio, che ognuno può raggiungere ciò per il quale si è impegnato e si impegna, a seconda della coscienza dell’immanenza delle Forze Creative nell’intimo.
Perché Egli ha promesso di incontrare e di essere con quelli che chiamano e che obbediscono ai Suoi ordini e che mantengono i Suoi comandamenti.
E se Egli viene e dimora con te, quali sarebbero le limitazioni? Non ce ne sono, dal punto di vista spirituale. Ed è lo spirito – nel sé, nelle Forze Creative – che darà e dà le direzione.1549-1 F.55

Come si è compreso, quello che è mentale nasce da quelle capacità innate e manifeste nell’espressione della vita stessa – come nel fatto che ogni fase della vita è l’immagine del Creatore o ha la capacità dentro di sé di creare per proprio conto; così la capacità di creare il proprio ambiente, se l’attività per tale (capacità) resta fedele al modello dell’ideale che l’entità ha scelto. Così conviene ad ogni anima – nella sua realizzazione, nella sua consapevolezza, nella sua ricerca – conoscere l’Autore del suo ideale, spiritualmente, mentalmente, materialmente.
Lo spirituale è la vita, il mentale è il costruttore, il materiale è il risultato di quello che è stato costruito attraverso i propositi seguiti dall’entità individuale.
Quindi l’entità si trova co-creatrice col divino che viene manifestato nel sé. Così, se la scelta porta l’entità all’esaltazione del sé, diventa come un nulla alla fine. Se la scelta è che il sé debba essere usato in qualsiasi maniera – come nei talenti, gli attributi, le associazioni con i propri simili – per glorificare la Forza Creativa, allora il corpo, la mente, trova quella pace, quell’armonia, quello scopo per cui scelse di entrare in un’esperienza materiale.

Quindi si potrebbe dire facilmente all’entità: “Va’ a applicare quel principio nella tua pratica quotidiana.” 622-6 M.35
… come corpuscolo nel corpo di Dio hai il libero arbitrio – e sei così co-creatore con Dio . . . L’esperienza di un’entità individuale deve essere finita prima che l’entità possa o essere cancellata o entrare nella piena fratellanza con le capacità superiori, o le applicazioni maggiori del sé nel creare o terminare ciò che ha iniziato . . .

Ogni comparsa [sulla terra] è come un’opportunità. L’opportunità è dovuta alla grazia di Dio. Il fatto stesso di essere consapevole di te stesso è la certezza del fatto che il Dio-Padre si preoccupa di te – ora, oggi . . .
Perché ogni anima entra con una missione. E proprio come Gesù, il grande missionario, noi abbiamo tutti una missione da compiere. Stiamo lavorando con Lui [continuamente], o solo ogni tanto? . . . Perché Egli non dimentica. Perché Egli è sempre lo stesso, ieri, oggi, domani. 3003-1 F.61

D- E’ corretto pregare pensando a Dio come forza o energia impersonale, ovunque presente; oppure come mente intelligente in ascolto la quale è consapevole di ogni individuo sulla terra e che conosce intimamente i bisogni di ognuno e sa come affrontarli?

R- Entrambe le cose. Perché Egli è anche le energie nel finito che si muovono nella manifestazione materiale. Egli è anche l’Infinito, con la consapevolezza. E così, come metti in sintonia la tua stessa coscienza, la tua consapevolezza, lo sviluppo della presenza dentro di te testimonia della presenza fuori di te. 1158-14

Ogni individuo è, in realtà, quella manifestazione della concezione dell’individuo della forza che lo incita dal suo intimo, sia essa chiamata Dio, Natura, Forze Universali, poteri naturali o che altro. 900-234
La vita è creativa ed è la manifestazione di quell’energia, quell’unità che non potrà mai essere completamente percepita o scoperta nella materialità — eppure è la base di tutte le forze e influenze motivanti nelle esperienze di un individuo. 2012-1

Perché l’anima fu fatta nell’immagine del Creatore, per essere una compagna con quella influenza che è costruttiva, che è creativa. E nella materialità … essa porta con se quel senso naturale di “Come lo fate al più piccolo dei vostri fratelli, dei vostri simili, lo fate al vostro Dio, la vostra fonte di potere, la vostra fonte di nutrimento” (Matteo 25:40). 1232-1
E quando vengono date le vibrazioni elettriche, sappi che la Vita stessa –senza dubbio — è la Forza Creativa o Dio, però le sue manifestazioni nell’uomo sono elettriche — o vibratorie.

Sappi allora che la forza in natura che viene chiamata elettrica o elettricità è quella stessa forza che venerate come Creativa o Dio in azione. 1299-1
Elettricità o vibrazione è quella stessa energia, la stessa forza che chiamate Dio. Non che Dio sia una luce elettrica o una macchina elettrica, ma vibrazione che è creativa è della stessa energia della vita stessa. 2828-4
Ogni energia è elettrica nella sua attività in una forma manifesta. 735-1
Ogni potenza, ogni forza è una manifestazione di ciò che viene chiamato la coscienza di Dio. 601-11


La vita come un tutt’uno è una cosa continua; che emana da potenza, energia, coscienza di Dio, sempre. 1472-1
Dio cerca che tutto sia tutt’uno con Lui. E siccome tutte le cose furono fatte da Lui, quello che è l’influenza creativa in ogni erba, ogni minerale, ogni verdura, ogni attività individuale è quella stessa forza che chiamate Dio — e cerca espressione! Proprio come quando Dio disse: “Che la luce sia fatta,” e la luce fu. Perché, questa è legge; questo è amore. 294-202


E Oh che tutti si rendessero conto … che quello che siamo – in ogni data esperienza o tempo – è il risultato combinato di ciò che abbiamo fatto con gli ideali che abbiamo stabilito! …L’anima di ogni individuo è quindi una porzione del Tutto, con il diritto di nascita delle Forze Creative di diventare co-creatrice con il Padre, collaboratrice di Lui. Quando quel diritto di nascita viene quindi manifestato, risulta la crescita. Se viene reso egoista, il risultato deve essere un rallentamento …Troviamo, come dato dall’inizio, che ognuno può raggiungere ciò per il quale si è impegnato e si impegna, a seconda della coscienza dell’immanenza delle Forze Creative nell’intimo.Perché Egli ha promesso di incontrare e di essere con quelli che chiamano e che obbediscono ai Suoi ordini e che mantengono i Suoi comandamenti.

E se Egli viene e dimora con te, quali sarebbero le limitazioni? Non ce ne sono, dal punto di vista spirituale. Ed è lo spirito – nel sé, nelle Forze Creative – che darà e dà le direzione.1549-1 F.55
Come si è compreso, quello che è mentale nasce da quelle capacità innate e manifeste nell’espressione della vita stessa – come nel fatto che ogni fase della vita è l’immagine del Creatore o ha la capacità dentro di sé di creare per proprio conto; così la capacità di creare il proprio ambiente, se l’attività per tale (capacità) resta fedele al modello dell’ideale che l’entità ha scelto. Così conviene ad ogni anima – nella sua realizzazione, nella sua consapevolezza, nella sua ricerca – conoscere l’Autore del suo ideale, spiritualmente, mentalmente, materialmente.

Lo spirituale è la vita, il mentale è il costruttore, il materiale è il risultato di quello che è stato costruito attraverso i propositi seguiti dall’entità individuale.Quindi l’entità si trova co-creatrice col divino che viene manifestato nel sé. Così, se la scelta porta l’entità all’esaltazione del sé, diventa come un nulla alla fine. Se la scelta è che il sé debba essere usato in qualsiasi maniera – come nei talenti, gli attributi, le associazioni con i propri simili – per glorificare la Forza Creativa, allora il corpo, la mente, trova quella pace, quell’armonia, quello scopo per cui scelse di entrare in un’esperienza materiale.Quindi si potrebbe dire facilmente all’entità: “Va’ a applicare quel principio nella tua pratica quotidiana.” 622-6 M.35


… come corpuscolo nel corpo di Dio hai il libero arbitrio – e sei così co-creatore con Dio . . . L’esperienza di un’entità individuale deve essere finita prima che l’entità possa o essere cancellata o entrare nella piena fratellanza con le capacità superiori, o le applicazioni maggiori del sé nel creare o terminare ciò che ha iniziato . . .Ogni comparsa [sulla terra] è come un’opportunità. L’opportunità è dovuta alla grazia di Dio. Il fatto stesso di essere consapevole di te stesso è la certezza del fatto che il Dio-Padre si preoccupa di te – ora, oggi . . .Perché ogni anima entra con una missione. E proprio come Gesù, il grande missionario, noi abbiamo tutti una missione da compiere. Stiamo lavorando con Lui [continuamente], o solo ogni tanto? . . . Perché Egli non dimentica. Perché Egli è sempre lo stesso, ieri, oggi, domani. 3003-1 F.61

DIO E’ IL PRINCIPIO ATTIVO DELLA VITA

Che cosa allora è la vita? Dio; nella potenza; nel potere, nella consapevolezza della forza necessaria per affrontare ogni problema giorno per giorno. 3161-1

Sappi che le forze viventi del tuo Dio sono attive! 1257-1

La forza vibratoria è il principio attivo dal quale tutto irradia. 195-54

Le Forze Spirituali sono la Vita, il principio riproduttivo, l’anima il principio dello sviluppo …Il principio attivo è lo spirito. 900-17

La vita è, in tutte le sue manifestazioni in ogni forza animata, la Forza Creativa in azione; ed è l’amore dell’espressione — o esprime quella vita; la verità diventa un risultato dell’amore della vita espresso. Perché questi sono soltanto nomi — finché non vengano sperimentati nella coscienza di ogni anima. 262-46

Quello della forza vibratoria vitale nella vibrazione elettrica è della vibrazione elettrica più bassa, quello che determina la costruzione di forze o principi attivi con quello che è della vibrazione conosciuta più alta in un corpo umano. 2155-1

La vita nella sua manifestazione è vibrazione. L’elettricità è vibrazione. 1861-16

E che cosa è la vita? Dio manifestato sul piano materiale. Poiché è ancora in Lui che viviamo e ci muoviamo e abbiamo la nostra esistenza (Atti 17:28). Così la vita come manifestazione materiale è l’espressione di quella Forza o Energia Universale che chiamiamo Dio. 3590-1

La Vita è reale, la Vita è sincera, la Vita è eterna. Poiché la vita è la manifestazione di quello che viene venerato, quello che viene ricercato da ogni anima; Dio, nel movimento, nella manifestazione! 1300-1

La verità è vita, la vita è luce; ed Egli è luce, Egli è la Forza Creativa nella tua esperienza. 412-9

Perché l’uomo è carne, come l’uomo è di origine Divina. E la mente dell’uomo, benché possa — attraverso potature, addestramenti, guide in quella direzione per secoli e secoli — diventare alquanto purificata, soltanto quella parte della mente che è divina può sapere, sa, che la Vita è la manifestazione di Dio in movimento. 1298-1

Egli è una forza sempre attiva…che portò in essere le Pleiadi o mise gli anelli di Orione (Giobbe 38:31) o le acque delle profondità che vengono gettate sulla terra, o porta il respiro nella vita di tutte le Sue creature e provvede all’unione con quelle Forze Creative che determina i canti delle sfere — il Signore è il Suo nome. 262-23

In ogni atomo, in ogni corpuscolo c’è la vita. La vita è quello che venerate come Dio.2968-1

Che cosa è la vita? DIO!–in azione con il tuo prossimo! 793-2

DIO E’ LEGGE E AMORE

Che cosa è la Verità? Legge. Che cosa è la Legge? Amore. Che cosa è Amore? Dio. Che cosa è Dio? Legge e Amore. Questi sono come il ciclo stesso della verità. 3574-2

D- Qual è la legge dell’amore?

R- Dare. Come viene dato in questa ingiunzione, “Ama il tuo Vicino come Te stesso” … Ama il Signore tuo Dio con tutto il Cuore, con tutta l’Anima e con tutti il Corpo.” In questa, come in molte, vediamo sul piano fisico o terreno o materiale le manifestazioni della legge, senza la legge stessa… Quella E’ La Legge Dell’Amore. Dare nell’azione, senza la forza sentita, espressa, manifestata, mostrata, desiderata o ricompensa da quello che è stato dato. Non che la legge dell’amore abolisca le altre leggi, ma rende La Legge Della Ricompensa, La Legge Della Fede, La Legge Del Divino, Con La Legge Delle Forze Terrene, se vi piace, di effetto, non imperfette, ma di effetto.

Così abbiamo Amore è Legge, Legge E’ Amore. Dio E’ Amore, Amore E’ Dio … Ora, se noi come individui, sul piano terreno, abbiamo tutte le altre forze elementari che contribuiscono a migliorare la vita, e non abbiamo l’amore, siamo come niente — niente. 3744-4

Dio è Amore. L’influenza o forza che motiva la vita di ogni anima è l’amore. Ma può essere amore del sé, di fama, di fortuna, di gloria, di bellezza o di indulgenza verso se stesso, aumento del sé. 1579-1

Che cosa è Amore Divino? Che il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo può dirigerti, ti dirige, ti dirigerà, in ogni pensiero, in ogni atto. 262-104

L’Amore Divino, quindi; come fu manifestato in Gesù di Nazareth deve essere la regola — sì, l’asta di misurazione– la verga con cui dovete giudicare i vostri motivi, i vostri impulsi, le vostre associazioni. 1497-1

La Prima Causa, il Primo Principio, Amore. Poiché Dio così tanto amava il mondo che ha dato Suo proprio Figlio affinché tu, come individuo, potessi avere accesso al Padre. 4083-1

Non come Mosè dipinse un Dio dell’ira; non come Davide dipinse un Dio che avrebbe combattuto i vostri nemici; ma come il Cristo — (che L’ha presentato come) il Padre dell’amore, della pietà, della giustizia. 262-100

Ogni bene, ogni speranza, ogni pietà, ogni scopo del divino proviene dall’Amore stesso; che Egli vorrebbe avere l’uomo nella sua prima condizione, sapendo di essere uno con Lui eppure individuale, capace di agire su quelle influenze, quelle influenze indirette, che fanno conoscere la gioia dell’amore — che la legge è amore, l’amore è la legge per tutti, quando si esprime. 1157-1

Dio è Amore; perciò occupa uno spazio, un posto, una condizione, ed è la Forza che permea ogni attività. 5749-4

COLUI CHE COMPRENDE LA NATURA CAMMINA VICINO A DIO

Colui che comprende la natura cammina vicino a Dio. 1904-2

Tutta la natura sta emanando lo Spirito della Creazione, e chi sintonizza il sé nella mente o nelle forze mentali con gli esseri di emanazione, ottiene conoscenza in un modo inestimabile che si addice all’anima, alla personalità, all’essere dell’individuo. 345-2

Ascolta gli uccelli. Osserva il rossore delle rose. Ascolta la vita che si sveglia nell’albero. Questi servono il loro Fattore. Attraverso che cosa? Quella forza psichica che è la Vita stessa… Impara, Oh Uomo, da quello che hai intorno. 364-10


Non pensare che la lumaca o la libellula, quando striscia dalla sua bava, non glorifichi il suo Fattore. E quando sale con le sue ali di tessuto finissimo, colma quel posto al quale — nel suo campo di attività — è stata designata; nel suo campo, il suo modo di esternare il suo amore come manifestato dal Creatore nel mondo materializzato. 254-68

Va’ dalla formica, fannullone — comprendi i suoi modi e sii saggio! …Esse scelgono con l’istinto. Tu impara con l’applicazione della scelta. 1965-1

(Nel Giardino di Eden) il frutto, le foglie, gli alberi avevano il loro significato spirituale nella vita delle persone. 5373-1

DIO LA PRIMA CAUSA IL PRIMO MOVIMENTO E’ UNO

Oh, che tutti gli uomini sapessero : ”Sappiate, Oh voi figli degli uomini, il Signore vostro Dio è Uno.” Ogni spirito, ogni manifestazione di Vita è Uno, e una manifestazione in questa, quella o l’altra sfera o campo o spazio di sviluppo verso la conoscenza, la comprensione, la concezione di quell’Uno — Lui — Io Sono — Geova –Yah — Tutto Uno! 262-32

La base, allora: “Sappi, Oh Israele, (Sappi, Oh Popolo) il Signore tuo Dio è Uno” (Marco 12:29).

Da questa premessa ragioneremmo che: nella manifestazione di ogni potere, forza, moto, vibrazione ciò che spinge, ciò che limita, è nella sua essenza di Una Forza, Una fonte, nella sua forma elementare. Per quanto riguarda cosa che è stato fatto o compiuto da o attraverso l’attività di entità che sono state delegate come forze nell’attività, è un’altra storia. Le domande presentate al presente riguardano quindi quell’Unica Fonte o l’Unica Forza.


Dio, la Prima Causa, il Primo Principio, il Primo Movimento, E’! Quello è l’inizio. Quello è, era, sarà sempre.

Ciò che segue da quelle fonti, forze, attività che sono in accordo con la Forza Creativa o Prima causa — le Sue leggi, quindi — è essere tutt’uno con la fonte o uguale a eppure separato da quella Prima Causa.

Quando allora può l’uomo — come un elemento, un’entità, un essere separato manifestato nella vita e nella forma materiale — essere consapevole o cosciente del movimento di quella Prima Causa nel suo proprio ambiente?

Oppure, prendendo l’uomo nella sua posizione o coscienza attuale, come o quando può essere consapevole di quella Prima Causa che si muove nel suo regno di coscienza?

Al principio ci fu la forza di attrazione e la forza che respinse. Perciò nella sua coscienza l’uomo diventa consapevole di ciò che è conosciuto come la forma atomica o cellulare di movimento intorno alla quale tutto diventa attività indistinta. E questa è la forma più bassa (come lo direbbe l’uomo) che è nelle forze attive nella sua esperienza. Eppure questo movimento stesso che divide le forze in influenza atomica è la Prima Causa o la manifestazione di ciò chiamato Dio sul piano materiale. Quindi, come unisce forze positive-negative nella loro attività, sia di un elemento o regno o di un altro, si ingrandisce nella sua forza o fonti per tutto l’universo.


Perciò troviamo mondi, soli, stelle, nebulose e interi sistemi solari che si muovono da una prima causa. Quando questa prima causa viene nell’esperienza dell’uomo nel regno attuale, egli diventa confuso, in quanto sembra avere un’influenza su questa forza o potere nel dirigerla. Certamente! Molto però nel modo del riflesso di luce in uno specchio. Poiché è soltanto forza riflessa che l’uomo può avere su quelle forze che si mostrano nelle attività, in qualsiasi campo l’uomo possa fare ricerche al momento — sia in quello delle nebulose, dei gas o gli elementi che si sono riuniti nella loro attività in quello che l’uomo ha scelto di chiamare tempo o spazio. E diventa, nel suo stesso movimento, quello su cui la Prima Causa riflette in un’esistenza o conoscenza finita.


Perciò, come l’uomo si applica — o usa ciò di cui diventa cosciente nel campo dell’attività, e dà o presta fede (come si direbbe) nella coscienza dell’uomo nella sfera e nel campo corretto, egli diventa consapevole di quella unione di forze con l’infinito con la forza finita. Perciò, nei frutti di ciò — come viene dato spesso, come i frutti dello spirito — l’uomo diventa consapevole di come tutte le forze della materia penetrano o compenetrano in modo infinito le attività, o quello che è una manifestazione del regno dell’infinito nel finito — e il finito diventa cosciente di questo…

Così inizia la vita sulla terra in tutta la sua forza. Il movimento dell’infinito sul negativo del finito nel materiale, o per diventare forza manifestata. 262-52

Il Signore tuo Dio è UNO. Vorremmo che tutte le anime potessero, volessero comprendere quella grande frase, — la quale è stata, è, la forza motivante in tutti quelli che cercano. Non in tutti quelli che incitano, ma in tutti quelli che cercano di vivere, che cercano di manifestarsi, che cercano di dare espressione della forza e del potere di Dio. 2067-1


L’uomo è sempre in quella posizione di essere un canale, un emissario per quello che venera come suo dio. Possa quel dio sempre essere il Signore, Dio delle Milizie — il Suo nome è UNO. 442-1

Sappi in te stesso che tutto quello che è successo, tutto quello che può succedere nella tua esperienza sulla terra è un’opportunità perché tu possa sapere che il Signore tuo Dio è un Signore. 3581-1

La prima lezione per sei mesi dovrebbe essere UNO–Uno-Uno–Uno; Unità di Dio, unità della relazione dell’uomo, unità di forza, unità di tempo, unità di proposito, unità in ogni sforzo–Unità–Unità. 900-429


Nella Prima Causa o Principio tutto è Perfetto. 900-10

Lo spirito dei numeri è come uno, dal quale ogni rapporto deve o essere misurato; poiché in principio ci fu la Parola, e la Parola era Dio. La stessa era una in principio, e tutto quello che fu fatto proveniva dalla Parola. La stessa era in mezzo agli uomini, e gli uomini non lo sapevano– perché erano acciecati dalla luce, soltanto quelli che sceglievano di farsi tutt’uno col tutto ricevono l’influenza introspettiva nelle loro fasi materiali…Nel tuo sé soltanto poco può essere raggiunto, ma nell’unità del tutto ogni cosa può essere ottenuta, ogni cosa può essere ottenuta. 1716-1

Come nei numeri uno costruisce sull’altro (come delle unità) e tutti sono formazioni o divisioni o multipli o unità di uno, così l’universo e le espressioni di ogni tipi nello stesso sono manifestazioni dell’Una Forza, Un Potere, Uno Spirito, Un’Energia conosciuta come o chiamata Forza Universale, Energia Creativa o Dio. 1462-1

La Vita o la manifestazione di ciò che è in movimento sta ricevendo i suoi impulsi da una prima causa.

Qual è la prima causa?

Quello che ha portato, sta portando in essere ogni vita; o animazione o forza o potere o movimento o coscienza, rispetto al piano materiale, mentale spirituale rispettivamente.

Perciò è la forza chiamata Signore, Dio, Geova, Yah, Ohum (Om?), Abba e così via. Perciò l’attività che si vede in ogni elemento sul piano materiale è una manifestazione di quella prima causa. Una Forza… Perché il movimento stesso (per rendere applicabile un’altra legge) attira intorno al nucleo le forze positive e negative come per rendere visibile da una sfera o regno ad un altra quella forza o potere… Il negativo è l’errore, il positivo è il giusto — il bene. 254-67

Poiché sappi, la lezione più grande che il mondo abbia mai conosciuta e potrà mai imparare è “Sappiate, Oh popoli, il Signore tuo Dio è Uno—Uno.”

Questo è il tuo messaggio, questo è il tuo scopo. Proclama e semina quel seme di unità di proposito che si può trovare nell’intimo. E quella è la tua missione in queste esperienze. 1770-2

Dapprima la continuità della vita. Non c’è il tempo; il tempo è uno; non c’è lo spazio; lo spazio è uno; non c’è la forza; la forza è una. 4341-1

Nessun uomo, nessuna materia fisica, ha mai visto Dio in nessun momento; soltanto le manifestazioni di Lui. 707-1


Sappi che l’Energia Creativa chiamata Dio può essere tanto personale quanto un individuo lo permetterà; perché lo Spirito è nell’immagine delle Forze Creative e cerca la manifestazione. Può assumere quella personalità, quell’attività personale che l’individuo stesso permetterà; perché noi siamo dei cooperatori, dei co-creatori con quell’Energia che chiamiamo Dio, quell’Energia che chiamiamo Forze Universali. Mentre questo può sembrare il Tutto, se comprendiamo che “Il Signore tuo Dio è UNO” (Marco 12:29) e che ogni potere, ogni forza emana da quell’Unica Fonte, arriveremo a comprendere noi stessi e le nostre capacità. Conosci il tuo Sé! Sii vero con il Sé e non sarai falso con nessuno! 391-4

La forza vivente o Energia Creativa (è) conosciuta come i guardiani, o Dio, nell’influenza universale.708-1

Fonte: http://www.edgarcayce.it

lunedì, marzo 21, 2011


Credere è una bella cosa, ma mettere in atto le cose in cui si crede è una prova di forza. Sono molti coloro che parlano come il fragore del mare, ma la loro vita è poco profonda e stagnante come una putrida palude. Sono molti coloro che levano il capo al di sopra delle cime delle montagne, ma il loro spirito rimane addormentato nell’oscurità delle caverne.

Kahlil Gibran


sabato, marzo 19, 2011

Salto vibrazionale - 2012



Gesù disse loro: "Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata". Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli
si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: "Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo".
“Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. Frattanto questo vangelo del Regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.


Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati.
Mt 24,1-31

Il pianeta Terra sta attraversando un particolare momento evolutivo. È solo un piccolo pianeta fra milioni di altri, ma si trova al termine di un ciclo evolutivo e sta per effettuare un balzo quantico, un salto vibrazionale. La Terra è un sistema energetico che sta per entrare in una vibrazione superiore corrispondente a un nuovo livello di consapevolezza, e ciò consente a tutto il Sistema Solare - l'organismo più grande di cui noi siamo un importante centro energetico - di raggiungere un nuovo equilibrio e compiere un passo nell'evoluzione della Sua coscienza.

Come tutto nell'Universo, anche il nostro pianeta è costituito di vibrazioni energetiche. Anche un essere umano è un sistema energetico con una sua particolare frequenza vibratoria, la quale ciclicamente compie dei "balzi". I "balzi" più grandi sono quelli che consentono alla coscienza di ampliarsi in maniera più evidente, e nell'Esoterismo sono conosciute come « iniziazioni ».

Si avrà l'impressione che il tempo scorra più velocemente man mano che ci si avvicina al culmine del processo: un giorno di 24 ore apparirà come un giorno della durata di circa 16 ore o meno.
Questo "Passaggio delle Ere" è stato predetto da antiche popolazioni. Nel passato ci sono stati molti passaggi fondamentali come quello che stiamo per vivere, incluso quello che avviene ogni 26.000 anni circa, cioè al termine del movimento di Precessione dell'Equinozio.
Non si parla di “fine del mondo”, neanche i Maya ne hanno mai parlato, ma solo della fine di un’espressione della coscienza, per passare all’espressione superiore: un’iniziazione.

La dualità - il diabolos, il cosìddetto male - accompagna senza sosta la creazione perché ne è una componente fondamentale: attraverso il male si realizza la consapevolezza del bene. Esso però, desiderando una propria autonomia, uno svincolo dal limitante ruolo di "strumento del bene", ha deciso di intervenire in modo massiccio sulla Terra, la cui frequenza vibratoria è prossima a effettuare un balzo quantico - e pertanto attraversa una fase di instabilità - allo scopo di frenare la corsa evolutiva di quanti più individui gli è possibile. Questo tentativo di frenare crea attrito, ma l'attrito a sua volta incrementa la consapevolezza.

Quindi, nel tentativo di frenarci, gli “esseri della dualità” da una parte raggiungono il loro scopo facendo cadere in una situazione di ristagno chi non è ancora pronto per un cambio di coscienza, dall'altro però accelerano il passaggio a un livello superiore di quelle anime che sono già pronte per compierlo. Più la situazione è difficile, più essa diventa per alcuni un'occasione evolutiva e per altri un'occasione di “perdizione”.

Fare in modo che gran parte dell'umanità non passi su un nuovo livello di consapevolezza rappresenta per loro un progetto di importanza vitale, in quanto la loro stessa esistenza dipende dal riuscire a tenere in vita un ambiente dove le creature non cercano più l'Unità, ma rimangono in un sonno ipnotico in cui si sentono soddisfatte della separazione, della dualità, emettendo emozioni basse (rabbia, odio, paura, senso di inadeguatezza, gelosia...) che fungono da cibo energetico per queste entità.

Dal punto di vista della coscienza cosmica si tratta di un istante di smarrimento, una breve decelerazione nell'infinita corsa del fiume della Vita, un circoscritto tentativo senza alcuna speranza... e il problema in sé non sussiste. Ma dal punto di vista della coscienza umana e della sua sfera temporale siamo di fronte alla possibilità che miliardi di anime - quelle più giovani e quindi non ancora pronte al balzo quantico - rimangano intrappolate nell'illusione duale e debbano subire milioni di anni di « perdizione », cioè di ritardo evolutivo.

Quei servi che il padrone al suo ritorno non troverà svegli potrebbero andare incontro a qualche guaio. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!
Mc 13, 33-37

Detto in altre parole, gli uomini che al momento del balzo quantico terrestre non avranno ancora compiuto un ben preciso mutamento nella propria frequenza vibratoria - che non si saranno sufficientemente IDENTIFICATI CON LA PROPRIA ANIMA - non riusciranno a seguire il pianeta quando questo assumerà la sua nuova frequenza vibratoria. Essi non saranno in sintonia con lo stato di coscienza della Nuova Terra e rimarranno allora ancorati all'attuale sfera materiale in balia delle “forze della dualità“, perché si troveranno in sintonia proprio con queste ultime.

Le frequenze di chi sarà ancora polarizzato nella coscienza della personalità, cioè nel suo ego separativo, non entreranno in simpatia con le frequenze più elevate del pianeta. Avverrà un naturale processo fisico di selezione, e non certo una scelta divina fondata su principi morali di giusto/sbagliato bene/male.

Stiamo parlando di una lunga fase di schiavitù dell'anima a vantaggio di forze involutive per noi inimmaginabili, che mirano allo sfruttamento totale della nostra energia animica. Noi non rivestiamo per loro il benché minimo valore in quanto esseri viventi in evoluzione; per loro siamo solo energia da intrappolare e utilizzare.
Si veda a proposito il film "Matrix" dei fratelli Wachowski, oppure le opere di Corrado Malanga .

Non potranno impedire l'inevitabile mutamento di frequenza vibratoria del pianeta dovuto all'entrata in una Nuova Età dell’Oro, ma possono operare per "catturare" e tenere assoggettate quante più anime possono e far sì che quando una parte dell'umanità si sposterà su un'altra frequenza, la maggior parte resti invece sulla frequenza attuale, sotto il loro dominio, magari su altri mondi, ad assicurare loro il nutrimento.

Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata.
Lc 17,26-35

Il testo di questo post è tratto dal mio libro La Porta del Mago dove l'argomento viene esposto in maniera approfondita.

Un altro testo dove approfondisco l’argomento del salto vibrazionale - in particolare dal punto di vista dell'accelerazione temporale - è La sconfitta di Cronos .

Salvatore Brizzi

NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)



lunedì, marzo 07, 2011

AGAPE


« Poiché è donando che si riceve. »

(San Francesco, Preghiera semplice)





Àgape o agàpe significa amore fraterno, disinteressato. È stato usato in ambito ebraico e poi da altri autori medievali, soprattutto neoplatonici, per esprimere l'amore verso un coniuge, la famiglia, o una particolare attività, a differenza della philia, sentimento di amicizia di carattere generalmente non sessuale, e in contrasto con eros, l'attrazione carnale.

Non è quindi solo un sentimento, ma anche una virtù, uno stato spirituale, un dono di Dio, una grazia. Viene tradotta con carità.



Nel cristianesimo



L'agape per i cristiani delle origini era il banchetto comunitario, la comunione, e più in generale il legame attuato nel riunirsi in una comunità umana unita dall' amore fraterno. Indica amore spirituale, come superamento dell’eros che è l'amore di attrazione tra uomo e donna. Nella prima enciclica di Benedetto XVI viene trattato in particolare proprio il tema dell'evoluzione dall'amore puramente corporeo tipico del mondo greco (eros) verso l'amore più completo del messaggio cristiano (appunto àgape). Mentre in Platone l'eros è un amore di tipo ascensivo, animato dalla bramosia di possedere l'oggetto amato, vissuto come esigenza di completamento e bisogno di appropriarsi di ciò che a noi manca, l’agape è la risposta di Dio a un tale desiderio, e consiste nella scoperta apparentemente paradossale che solo nel dono di sé l’eros può approdare alla meta tanto anelata, giungendo a infinita e totale soddisfazione.

Eros e Ágape

I due modi complementari di intendere l'amore:

  • Eros, come desiderio di possesso, di inglobare l'altro nell'io;
  • Ágape, come dono disinteressato, andando oltre se stessi.

Nella Bibbia e, in particolare nel Nuovo Testamento, la parola è usata infatti non in contrapposizione con l'amore "umano", ma come completamento e sublimazione dello stesso. L'Agape è infatti per i cristiani il vertice più alto dell'amore, il punto in cui la filosofia culmina nella religione, quando dopo aver percorso l'ascesi filosofica ha inizio il cammino inverso, per rendere partecipi gli altri uomini della Verità appena raggiunta. L’Agape è quindi l'amore gratuito, di colui che dona tutto sé stesso all'altro o agli altri senza prevedere o pretendere nulla in cambio, ed è perciò incondizionato e assoluto.

Da Wikipedia





Aprire il cuore ......non è completamente facile...ma farlo vibrare di continuo con un'alta frequenza,ci induce ad essere ricettivi ed aperti a ricevere i messaggi di DIO.....

E' in quel momento che ci vengono in aiuto gli ANGELI che LUI ci manda, solo allora inizieremo a sconfiggere i demoni della nostra personalità che appena rallentiamo il "battito" arrivano e ci offuscano....confondendo la nostra anima...ma... la nostra personalità "sopravvive" dentro noi, l'anima VIVE e non muore mai e fa si che il fuoco dell'amore sia sempre acceso....riconducendoci di nuovo "dalla mente al CUORE", le nostre emozioni vengono trasformate in in emozioni SUPERIORI facendoci vedere il VERO con la giusta interpretazione,anche se ciò che sembrava "male"(emozioni negative) diventa materiale utile nell'unirci e creare uno stretto contatto con la nostra ANIMA che ci conduce sempre più alla luce, quella vera, facendoci pulsare il CUORE per ciò che AMIAMO e per ciò che trasmuteremo per giungere a DIO.

Anche ciò che scrivo è AMORE....e nella consapevolezza di queste mie parole, ho la comprensione che per giungere a tutto ciò mi aspetta un lungo lavoro che mi permetterà di rinnovare radicalmente la mia coscienza, e per far ciò necessito di una quantità notevole di energia che mi produrrò giorno per giorno dai miei pensieri, quelli buoni, dall'attenzione e dalla costante presenza del mio essere,con l'intenzione che la mia vita terrena non sia altro che AGAPE

jolie