La
terza tappa riguarda la ricerca del maggior numero possibile di metodi
efficaci per il risveglio spirituale. Tale ricerca, seppur piena di
aspirazione, è solitamente febbrile e caotica e può condurre verso una
pratica spirituale disordinata dove l’aspirante mescola innumerevoli
pratiche, terapie, letture, arti marziali ecc. non sempre valide.
Alcuni aspiranti si stabilizzano erroneamente in questo stadio di
semi-dotto limitato, credendo di aver trovato “la Via” e sprofondando a
tutti gli effetti in una stagnazione; altri però riescono a scovare una
via spirituale autentica e la possibilità di seguitare il percorso di
crescita intrapreso.
QUARTA TAPPA
La
quarta tappa consiste nell’abbracciare con maggiore coscienza e
aspirazione una via spirituale autentica. In questo stadio l’aspirante
si confronta con le difficoltà che impediscono la vera conoscenza e
impara a superarle. Le tecniche e le metodologie che gli vengono messe a
disposizione variano in base alla via scelta e alle sue
caratteristiche, e possono modificarsi a seguito della sua crescita
spirituale. Questa tappa si prolunga e si mantiene viva anche nelle
tappe che seguono.
QUINTA TAPPA
La quinta tappa riguarda la stabilizzazione emozionale e la pace
interiore. Questo processo consiste nella diminuzione dell’agitazione
mentale, conquistata grazie alla dissoluzione degli ostacoli che si
interpongono nel nostro cammino. Mantenere costante tale condizione di
pace profonda è assolutamente necessario per immergersi nelle tappe che
seguiranno. Tale stadio è solitamente accompagnato dalla comprensione
profonda della natura reale e di quella mentale. In questa tappa si
amplifica considerevolmente la capacità di amare.
SESTA TAPPA
La sesta tappa consiste nel raggiungimento della non dualità. Fin qui
l’essere ha potuto assaporare numerose esperienze spirituali come la
percezione di vibrazioni energetiche, la visione interiore di luci,
colori, forme, l’audizione interiore di suoni, manifestazioni
parapsicologiche e persino la rievocazione di vite precedenti. Grazie
alla guida del maestro spirituale l’essere arriverà a comprendere (sia
mentalmente che nel vissuto interiore) che tutti questi fenomeni sono
illusori come i sogni e come in generale l’intero universo fisico.
Infatti in tutte queste esperienze esiste ancora l’illusione della
separazione tra il soggetto e l’oggetto. La dissoluzione di tale
illusione condurrà l’essere a vissuti superiori.
Dallo stadio iniziale di non conoscenza dualistica si passa alla vera
Conoscenza Divina non duale.
LA SETTIMA TAPPA
La Settima e ultima tappa riguarda la liberazione spirituale. A
differenza della tappa precedente in cui lo stato ultimo era percepito
come alcune folgorazioni illuminanti, ora la presenza e la fusione con
Dio sono instaurate definitivamente e costantemente. La dualità è ora
completamente superata e l’essere scopre meravigliato che l’amore puro e
la Conoscenza ultima pervadono il suo corpo senza però limitarsi ad
esso. L’adepto realizza che lo stato che vive è lo stato primordiale,
rimasto nascosto nel suo essere fino ad allora a causa dell’ignoranza.
da:AmoYoga.it
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