mercoledì, novembre 10, 2010

Rito di protezione e connessione con la Terra e il Cielo

Prima di iniziare la pratica lava il tuo corpo con acqua non troppo calda, meglio se fresca, massaggiando le gambe, il ventre e le braccia. Indossa abiti idonei, adatti all'attività fisica e che non stringano il corpo in alcun punto: riserva questi abiti a questa o simili attività, poiché nella pratica andranno caricandosi di quella specifica qualità energetica. Una buona purificazione sia del corpo che del nostro campo energetico (l'aura) può essere fatta tramite l'incenso, "avvolgendosi" nel suo fumo, o meglio bruciando su della carbonella erbe preparate appositamente: foglie di salvia, di cedro, di rosmarino, di pino, fiori di lavanda. Questi aromi agiranno non solo su di te, ma anche sull'ambiente nel quale stai per iniziare il tuo piccolo rito di trasformazione, purificandolo e chiamando i buoni spiriti ad assisterti.
Offri loro questo fumo sacro come dono propiziatorio, e inchinati nelle quattro direzioni per comprendere che lo Spirito aleggia ovunque. Fai tutto questo non come un compito da svolgere meccanicamente, ma ricerca in ogni gesto un contatto sensibile con il mondo dello Spirito. In questo modo hai creato uno spazio sacro, cioè protetto, e non dovrai preoccuparti di eventuali entità o energie negative: in realtà i veri nemici in questa via sono soprattutto interni. Ora per consolidare il tuo spazio sacro segli un punto dell'ambiente o del luogo in cui ti trovi, nel quale ti senti particolarmente a tuo agio, dal quale ti senti attirato.
Per raggiungere questo risultato guardati dapprima attorno con la vista un pò sfocata e, cercando di non pensare a nulla di preciso, cammina qua e là a caso. Quando hai trovato un punto in cui ti senti particolarmente a tuo agio, fermati e apri le gambe. Rivolgi i piedi leggermente verso l'interno; poi piega un pò le ginocchia e mentalmente scendi giù lungo il tuo corpo verso le ginocchia e i piedi, facendo aderire bene la pianta dei piedi al terreno e rivolgendo verso terra anche le palme delle mani. Tieni la parte superiore del corpo ben dritta. Chiudi gli occhi. Se ti trovi in una stanza, o comunque in un luogo al chiuso, immagina di essere all'aperto, con il piedi nudi in contatto con la Terra. Attorno a te prati, boschi, montagne lontane, cieli azzurri e le forze della natura.
Traccia con l'immaginazione per terra un cerchio attorno a te. Tu sei al centro. Questo cerchio racchiude il tuo SPAZIO SACRO, quella parte del pianeta Terra che ti appartiene e ti sostiene, ti nutre con tutte le sue energie. Respirando profondamente spingi con forza i tuoi piedi dentro la Terra e fai sì che da essi partano radici sempre più lunghe, che penetrano profondamente per prendere gli elementi e i nutrimenti che poi in forma di linfa risalgono lungo le tue gambe penetrando nel corpo.
Nessuno può entrare ora in questo tuo Spazio Sacro se tu non vuoi; sarà ammesso solo chi viene con un atteggiamento di amore e rispetto verso di te. Senti ora la tua solidità, la solidità del tuo corpo, che è come il tronco di un albero ben connesso con la Terra. Tu ti ergi come un albero solido, una forte quercia tra il Popolo degli Uomini in Piedi. Alza le tue braccia verso l'altro senza raddrizzare le ginocchia e, mentre continui a sentire la connessione con la Terra, trasformale in rami e foglie per prendere anche le energie del Cielo, del sole, dell'aria, delle nuvole, del tuono e della tempesta. Infine respira profondamente, ed espirando porta le mani sul petto, e rilassati. Quello che hai appena eseguito è un rito di protezione e allo stesso tempo una pratica di connessione con le energie della Terra e del Cielo, che poi si uniscono al cuore.
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Nell'eseguire questa pratica cerca di sentire se le tue gambe ti trasmettono un senso di solidità e di fermezza, e se i piedi aderiscono bene alla terra trasmettendoti un piacevole senso di connessione. Se questo non è, vuol dire che il tuo rapporto col femminile, con la madre, con la Terra deve essere rivisto e sviluppato in modo da poter ricevere forza e nutrimento. Forse hai delle difficoltà a "stare sulle tue gambe", o rifiuti dei compiti troppo pratici, o tendi a stare con la testa tra le nuvole. In ogni caso ti sarà utile imparare a riportare le tue energie fisiche e mentali verso il basso. Nel caso in cui, all'opposto, ti sia riuscito difficile tenere le braccia rivolte verso l'alto, o in cui tu non abbia percepito nulla di positivo provenire dal Cielo, è il rapporto con il padre, con lo spirito, che deve essere sviluppato. Forse ti rimane difficile stare dentro le regole e le strutture, o nutri diffidenza verso ciò che non è perfettamente visibile e misurabile: ti senti rassicurato da tutto ciò che è materiale, solido, e diffidi delle percezioni del mondo sottile. Il rito della Terra e del Cielo ti permette di comprendere molte cose sul tuo rapporto passato e attuale con le tue figure primarie di relazione, la madre e il padre, e nel contempo di agire su queste relazioni tramite il tuo corpo, i suoi flussi energetici e le sue posture.


Fonte: Iniziazione allo sciamanesimo di M. Dina

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